gromma
Vincenzo Valente
In Pd XII 114 è la muffa dov'era la gromma. In senso proprio g. è il " tartaro " o " gruma ", sedimento del vino che s'incrosta nelle botti ed è ritenuto prova della buona qualità [...] del contenuto.
Uguccione da Pisa nelle sue Derivationes spiega: " Gruma est crusta, quae fit in lateribus dolii propter vinum ". Benvenuto specifica: " Gromma est solida, sapida, odoripera et bona, ita ...
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IMPERIALE o Imperiali
Vito Antonio Vitale
Nome in origine non di famiglia ma di Albergo (v.). Tra i consorziati, più importanti i Tartaro, ricordati dal 1157, che ebbero soldati e diplomatici notevoli [...] gl'Inglesi, e Gavino che promulgò i primi statuti di Gazzaria. Secondo alcuni storici, venuto Enrico VII a Genova nel 1311, i Tartaro per adulazione si chiamarono I., ma il nome collettivo si trova anche prima, almeno dal 1308. Certo la famiglia fu e ...
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(gr. ̓Ιαπετός)
Mitologia
Uno dei Titani, figlio di Urano e di Gea, sposo dell’oceanina Climene e padre di Atlante, Menezio, Prometeo, Epimeteo. Con gli altri Titani fu fatto precipitare da Zeus nel Tartaro.
Astronomia
Satellite [...] di Saturno (il 3° in ordine di grandezza) scoperto da G.D. Cassini nel 1671. Ha un diametro di 1435 km e una massa di ∼2∙1021 kg. Il semiasse maggiore dell’orbita misura 3.561.000 km, il periodo di rivoluzione ...
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giganti
Giorgio Padoan
Figli di Gea, nati dal sangue di Urano (per vari mitografi dal sangue dei titani), i g. furono generati per vendicare i titani rinchiusi da Zeus nel Tartaro. Mostri dalla forma [...] III 7-8, Mn II VII 10 e IX 11); Tizio, che tentò di violentare Latona e fu fulminato da Apollo (secondo i poeti classici, nel Tartaro un avvoltoio gli dilanierebbe il fegato per l'eternità: cfr. Aen. VI 595-600; Met. IV 457 e X 43; Theb. IV 538; il ...
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Nato nel 1301, ucciso il 29 ottobre 1339. Con regolare investitura da parte del khan tartaro Uzbek, succedeva nel 1325-1326 al fratello Demetrio nella dignità di granduca, cui spettava il possesso della [...] e dalle intempestive ritorsioni dell'avversario. Il 15 agosto 1327 avveniva a Tver il massacro di un corpo d'occupazione tartaro e del suo condottiero Ciol-khan, cugino di Uzbek: sinistro episodio, che destò profonda impressione, come si può dedurre ...
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Scrittore russo, nato nel 1878 in una piccola città della Russia Meridionale, da madre polacca e padre russo. Nelle sue vene, come egli stesso diceva, scorreva sangue tartaro, francese e georgiano. Dopo [...] la rivoluzione bolscevica lasciò la Russia e visse parecchi anni a Varsavia dove si diede al giornalismo e morì nel 1926.
La sua attività letteraria cominciò molto presto, ma l'attenzione del pubblico ...
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D. era figlio del gran principe Ivan Ivanovič, al quale successe a Mosca nel 1359. Dopo tre anni, nel 1362, per gli sforzi del metropolita Aleksej e degli esperti boiari moscoviti, egli ottenne dal khān [...] lotta sia coi suoi rivali, i principi di Tver e di Rjazan′, sia con la Lituania, sia, specialmente, con i Tartari. Sotto D. il giogo tartaro, che pesava sulla Russia da quasi un secolo e mezzo, cominciò a vacillare. Nel 1377 e nel 1378 i Russi s ...
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Città della Repubblica sovietica della Crimea, detta dai Tartari Goeslev. È situata sulla costa occidentale della Crimea a circa 65 km. da Simferopoli. Venne fondata da Mitridate VI Eupatore; fu a lungo [...] golfo, presso l'entrata di una laguna interna amplissima, o lago Sasyk, è ricinta di mura sormontate da torri; il quartiere tartaro presenta vie strette, tortuose, con un grande bazar; il quartiere russo è sorto verso il mare. Al tempo del dominio ...
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Piccola città tartara della Crimea (9500 ab.), distante 32 chilometri da Simferopoli. Dal sec. XV, dopo l'anno 1454, Bachčisaraj divenne la capitale del regno tartaro, sostituendo l'antica capitale Eski [...] Qrym. Il vanto di Bachčisarai è costituito dal suo palazzo e dai sepolcri dei khān, costruiti nel sec. XVI dal khān Menglī Ghirāy in mezzo a magnifici giardini, ai quali la città deve il nome (turco Baghčé ...
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Nato verso il 1551 (la data precisa è ignota), regnò dal 1° settembre 1598 fino alla morte (13 aprile 1605). Discendeva dal capo tartaro Četa, trasferitosi in Russia nel 1329 sotto Ivan Kalita. B. passò [...] riconquistò così le terre perdute da Ivan il Terribile, tra cui Jam e Ivangorod. Due volte dovette opporsi alle incursioni dei Tartari di Crimea. Nel 1591 morì il principe ereditario Dimitrij, che con la madre, fin dall'inizio del regno di Fedor, era ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...