DOMENICO da Prato
Paolo Viti
Mancano precise testimonianze sull'anno di nascita, la quale tuttavia dovette avvenire intorno al 1389, come appare dalla dichiarazione catastale autografa prodotta da D. [...] -309, 412-413; A. Lanza, Polemiche e beffe letterarie nella Firenze del primo Quattrocento, Roma 1971, pp. 66-76; A. Tartaro, La letteratura volgare in Toscana, in Letteratura italiana (Laterza). Storia e testi. Il Quattrocento, III, 1, Bari 1971, pp ...
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DEL BENE, Sennuccio
Pasquale Stoppelli
Nacque a Firenze da Benuccio di Senno del Bene tra il 1270 e il 1275.
L'anno della nascita, che non è noto, si riesce ad approssimare tenendo conto che nel libro [...] Croce, Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1946, pp. 112 ss.; N. Sapegno, Il Trecento, Milano 1955, pp. 56 ss.; A. Tartaro, Diffusione e persistenza..., in Letteratura ital., Storia e testi, a cura di C. Muscetta, II, 1, pp. 434-42. Per i rapporti ...
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DAVANZATI, Chiaro
Pasquale Stoppelli
Visse a Firenze nella seconda metà del sec. XIII, ma di lui restano sconosciuti sia l'anno della nascita sia quello della morte. Né la tradizione del suo nutrito [...] Dichtung im alten Florenz, Zürich 1918, pp. 142-56; C. Mascetta Caracci, La Poesia Politica di C. D., Napoli 1925; A. Tartaro. Guittone e i rimatori siculo-toscani, in Storia della letter. ital., a cura di E. Cecchi-N. Sapegno, I, Milano 1965, pp ...
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LINGUISTICA (fr. linguistique; sp. linguística; ted. Sprachwissenschaft; ingl. comparative philology, linguistic science)
Carlo Tagliavini
La linguistica o glottologia è la scienza che ha per oggetto [...] , con parecchie propagines. Delle "matrici" quattro erano maggiori (latino, greco, germanico, slavo) e sette minori (albanese, tartaro, ungherese, finnico col lappone, irlandese, cimrico o britannico col brettone e basco), ma per lui queste undici ...
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PROTOZOI (lat. scient. Protozoa Goldfuss, 1820; fr. Protozoaires; ted. Protozoen, Urthiere Oken, 1805; ingl. Protozoa)
Pasquale Pasquini
Denominazione introdotta dal Goldfuss, ma usata nel 1845, in senso [...] soggetti affetti da diarrea, nel qual caso questi Flagellati possono presentarsi in grandissimo numero; o inquilini nel tartaro dei denti, nella cavità boccale (T. elongata). Molto interessanti infine, sempre fra i Flagellati intestinali, le Giardie ...
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Poeta inglese nato il 22 gennaio 1788 a Londra, morto il 19 aprile 1824 a Missolungi. Discendeva da un ramo di antica famiglia normanna (de Buron) stabilitosi a Newstead, nella contea di Nottingham, nel [...] il soggiorno di Don Juan alla corte di Caterina di Russia (canto IX: qui il Byron è in parte obbligato al Poema tartaro del Casti), che fornisce il supremo esempio di quella Keckheit che il Goethe ammirava nel poema. Gli ultimi canti trattano delle ...
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La falsificazione in archeologia
Licia Vlad Borrelli
Isabella Damiani
Filippo Salviati
Giovanna Antongini
Tito Spini
Claude-François Baudez
Guido Devoto
I falsi archeologici
di Licia Vlad Borrelli
Per [...] il J.-J. Barthélemy; egli utilizzava una tecnica mista, a fresco, a tempera e ad encausto, cospargeva poi la pittura di tartaro e la riscaldava, finché la superficie non aveva acquistato un colore rossastro. Alla stessa epoca risale probabilmente la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Alchimia, iatrochimica e arti del fuoco
Antonio Clericuzio
L’incerto statuto dell’alchimia
Con alchimia si indica un insieme di pratiche tra loro molto differenti, quali la trasmutazione dei metalli, [...] , di fronte al fallimento dei farmaci tradizionali, numerosi medici italiani cominciano a far ricorso a farmaci paracelsiani, come il tartaro, il mercurio, il vetriolo (solfato di ferro) e l’antimonio. Dagli anni Trenta del Seicento i rimedi chimici ...
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POLO, Marco
Giuseppe Gullino
POLO, Marco. – Nacque a Venezia nel 1254.
Suo padre, Nicolò di Andrea, del quale non si conosce la data di nascita, esercitò per lungo tempo la mercatura a Costantinopoli, [...] non mancavano che poche ore alla fine, nominò commissari la moglie e le figlie, dispose di molti lasciti pii, liberò lo schiavo tartaro Pietro, lasciò eredi le figlie e dispose di essere sepolto nel monastero di S. Lorenzo. La tomba e i suoi resti ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] pozzi e gallerie, costruire case operaie, erigere fabbriche per la fusione del ferro e del rame e per il cremor di tartaro, investendovi circa 8.500 scudi, ma incontrando difficoltà insuperabili nella stessa scarsità del giacimento. Il F. era anche ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...