QUIRINI, Giovanni
Matteo Quintiliani
QUIRINI, Giovanni. – Probabilmente identificabile con «Ser Zanino Quirino quondam Karuli» (Padoan, 1993, p. 248), nacque a Venezia prima del 1295 e verosimilmente [...] . Branca - G. Padoan, Firenze 1966, pp. 129-142; Rimatori del Trecento, a cura di G. Corsi, Torino 1969, pp. 40-57; A. Tartaro, Forme poetiche del Trecento, Bari 1971, pp. 15-17; G. Folena, Q., G., in Enciclopedia dantesca, IV, Roma 1973, pp. 811-814 ...
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Vedi TIVOLI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TIVOLI (v. vol. vii, p. 887)
C. F. Giuliani
L'origine della città è ricostruibile secondo i parametri ormai noti per molti centri laziali: essa è dovuta ad una [...] la Porta Esquilina. Un'altra via si staccava dal Clivus Tiburtinus a valle del santuario e attraverso le vie del Tartaro, degli Orti e del Colle entrava nell'abitato per Porta Maggiore.
Tra i maggiori monumenti posti fuori dell'antico perimetro ...
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DELLA VOLPE, Giovambattista
Laura Ronchi De Michelis
Nato a Vicenza in data imprecisata da famiglia cittadina che aveva dato "huomini eccellenti nella scientia della ragion civile et nella disciplina [...] senza nulla aver concluso; quanto poi alla auspicata lega contro gli infedeli Ivan III, preoccupato soprattutto dai problemi tartaro e lituano, non dimostrò alcun interesse né alla rivendicazione dell'eredità bizantina né ad una guerra contro la ...
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DANTE da Maiano
Pasquale Stoppelli
Nacque presumibilmente poco prima della metà del XIII secolo. Oltre al nome della località di cui era originario, Maiano appunto, un borgo del circondario fiorentino, [...] amore", ibid., XXV (1918), pp. 78-85;S. Santangelo, D. Alighieri e D. da M., ibid., XXVII (1920), pp. 61-75; A.Tartaro, Guittone e i rimatori siculotoscani, in Storia d. letteratura ital.,diretta da E. Cecchi-N. Sapegno, I, Milano 1965, pp. 423 s.; A ...
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GALLO Pisano (Galletto)
Elisabetta Putini
Nacque forse a Pisa nella prima metà del sec. XIII. Dante lo ricorda nel De vulgari eloquentia (I, XIII, 1) - insieme con Bonagiunta Orbicciani da Lucca, Mino [...] del Duecento, Verona 1960, I, pp. 283 ss.; II, p. 826 n.; G. Bertoni, Il Duecento, Milano 1973, p. 149; A. Tartaro, Guittone e i rimatori siculo-toscani, in Storia della letteratura italiana (Garzanti), I, Le origini e il Duecento, Milano 1987, pp ...
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MAIOLICA (fr. majolique; sp. barro esmaltado; ted. Majolika; ingl. maiolica)
Eugenia GARULLI
Gaetano BALLARDINI
Ernst KUHNEL
Alfred SALMONY
Gaetano BALLARDINI
È il nome (storicamente inesatto, [...] carbonato di potassa e di soda e cloruro di sodio immessi nel composto, secondo gli antichi didascalici, sotto forma di grumo o tartaro di botte e di sale da cucina) mescolati e cotti in apposito luogo della fornace (o in fornello idoneo).
Il calcino ...
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Protostoria
Anna Maria Bietti Sestieri
Il termine protostoria indica tradizionalmente il periodo intermedio fra preistoria e storia, documentato da fonti antiche. I modelli utilizzati per lo studio [...] , La Quercia di Lazise, La Maraschina, Peschiera); in pianura compaiono abitati con argine e fossato, come Castello del Tartaro (Verona) e Fabbrica dei Soci (Mantova); quest'ultimo sito, esplorato sistematicamente negli ultimi anni, ha fornito dati ...
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SAMOIEDI (Samojedi)
Carlo TAGLIAVINI
Renato BIASUTTI
Popolazione dell'Asia e dell'Europa settentrionale, che forma un ramo della grande famiglia dei popoli uraloaltaici e si considera particolarmente [...] (abbr. Jen.), parlato fra il territorio dei Samoiedi Juraki e Tavgij; 5. kamassino (Kam.), molto corrotto dall'influsso tartaro. A questi cinque gruppi di dialetti tuttora parlati, bisogna aggiungerne altri tre estinti e precisamente: 6. koibal (v ...
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IVAN IV, detto il Terribile, granduca di Mosca e zar di tutta la Russia
Giorgio Vernadskij
Figlio del granduca Vasilij III, nato il 25 agosto 1530, morto il 28 marzo 1584. La sua personalità segnò un'impronta [...] tracciò i limiti fra l'opricnina e la zemščina (amministrazione territoriale). A capo di quest'ultima fu posto uno zarevic tartaro battezzato Simeone Bekbulatovič, col titolo di zar di tutta la Russia. I. si riserbò il titolo di granduca moscovita, e ...
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Il governo russo zarista aveva posto sotto l'autorità d'un unico governatore tutta la regione del Caucaso, considerandola così quale un'unità geografica distinta. I suoi confini erano a nord la depressione [...] di Astrachan. Con la caduta dell'Orda d'Oro e l'occupazione di Astrachan (1554), i Russi presero il posto dei Tartari e occuparono la parte orientale del Caucaso settentrionale fino al fiume Terek.
Alla fine del sec. XVI, la Georgia, cercando di ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...