Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] (1993), Dal Petrarca al Seicento, in Serianni & Trifone 1993-1994, vol. 1° (I luoghi della codificazione), pp. 611-678.
Tartaro, Achille (1984), La prosa narrativa antica, in Asor Rosa 1982-1987, vol. 3º/2 (Le forme del testo. La prosa), pp ...
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BUGLIO, Ludovico (in cinese, Li Lei-ssu e Tsai-k'o)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Mineo (Catania) nel gennaio 1606, forse il 26, da Mario, barone di Burgio, Bifara e Favarotta e da Antonia Gravina Isfar [...] . 387-397; J.-B. Du Halde, Description géographique,historique,chronologique,politique et physique de l'Empire de la Chine et de la Tartarie chinoise, III, Paris 1735, p. 269; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 4, Brescia 1763, p. 2280; L ...
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castello [plur. anche castella]
Angelo Adami
Domenico Consoli
Il termine, nel suo significato proprio, ricorre una sola volta in prosa (CV III X 8 è simigliante a l'opera di quello savio guerrero che [...] luminosa dell'Eliso (" largior hic campos aether et lumine vestit / purpureo ", vv. 640-641) e immaginato il Tartaro chiuso entro mura circondate da un fiume (" moenia lata videt triplici circumdata muro, / quae rapidus flammis ambit torrentibus ...
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PALAZZO, da
Gian Maria Varanini
PALAZZO, da. – Cospicua famiglia dell’aristocrazia veronese di età comunale, discendente da Gandolfo, conte di Piacenza e poi di Verona in età ottoniana (Bougard, 1999).
I [...] due rami dei da Palazzo furono coinvolti nella spartizione, con le comunità rurali, delle grandi estensioni boschive tra i fiumi Tartaro e Menago, nella bassa pianura (nei territori di Insula Comitum e di Cerea); non molto più avanti nel tempo (1220 ...
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FRANCESCO III Gonzaga, duca di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del duca Federico II e di Margherita Paleologo, nasce a Mantova il 10 marzo 1533. Felice il padre s'affretta a comunicarlo al papa e all'imperatore, [...] adolescente, ecco che, se non altro, sottoscrive il trattato, del 15 marzo 1548, con Venezia, relativo alle acque del Tartaro motivo di controversia tra Mantovani e Veronesi e che, se non altro, impersona il Ducato nelle cerimonie e nelle occasioni ...
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Minosse (Minòs; Minoi)
Giorgio Padoan
Mitico re di Creta, famoso per la sua giustizia e per aver dato leggi al suo popolo.
D. usa la forma ‛ Minòs ' (per l'accentazione ossitona dei nomi non latini v. [...] / conciliumque vocat vitasque et crimina discit "; cfr. Theb. IV 530), mentre Radamanto, fratello di M., è giudice del Tartaro (Aen. VI 566-567 " Cnosius haec Rhadamanthus habet durissima regna / castigatque auditque dolos subigitque fateri ").
D. ha ...
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Presto (Prete Gianni)
Francesco Vagni
Il nome del leggendario personaggio (anche Pretejanni; Prestre Jehan, Prête Jean, Prête-Jean in Francia) compare con tutte le caratteristiche del calco dal francese, [...] Pian del Carpine lo individua in un principe indiano vincitore di Genghiz-Khan; Marco Polo lo identifica con un principe tartaro ucciso da Genghiz-Khan. Leggiamo ne Il Milione (LVI): " Cinghys Cane vinse la battaglia, e fuvvi morto lo preste Giovanni ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] la caduta dei Mongoli e l'instaurazione dei Ming (1368-70), la Cina diventa rigidamente xenofoba, e, con l'islamizzazione dei tartari occidentali, l'islamismo più fanatico si stende di nuovo a chiudere tutte le vie di terra. I viaggi di Europei nell ...
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. Il Lago d'Averno (A. T., 27-28-29), di natura craterica, si trova in Campania, nei Campi Flegrei. a circa 2 m. sul livello del mare. Ha forma press'a poco ovale e occupa una superficie di kmq. 0,55 (massima [...] , e di lì Ulisse era sceso agl'Inferi secondo la omerica νέχυια, e di lì pure era passato Enea per visitare il Tartaro, guidato dalla Sibilla cumana, custode del sacro bosco (Strab., V, 243; Verg., Aen., III, 441 e segg., VI, 42 segg.; Ovid., Metam ...
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Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] quanto la scena staziana è ideata come sfondo alla figura di Minosse giudice infernale e in occasione del precipitare di Anfiarao nel Tartaro che, come vedremo, è episodio tenuto presente da Dante.
Per If XVI 22-26 Qual sogliono i campion far nudi e ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...