DOMENICO di Benintendi di Guidone (Domenico da Firenze)
Alda Guarnaschelli
Non si hanno notizie sull'origine e sulla formazione di questo ingegnere, benché alcuni studiosi (Fasolo, 1927) lo dicano nato [...] egli aveva compiuto viaggi per dirigere lavori in varie parti dei ducato: sempre nel 1391 fece scavare un fossato tra Adige e Tartaro (Sandri [1938], 1969, p. 407); nel 1392-93 forni la sua opera al trasporto di materiali da costruzione per il duomo ...
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CATTANEO (Della Volta), Andreolo
Giovanna Petti Balbi
Figlio di Andreolo della Volta, nato a Genova attorno alla metà del sec. XIII, portò il nome del padre, ma fu tra i primi ad adottare il nuovo cognome [...] l'intervento a fianco dei Genovesi, nel 1329 l'imperatore puntò su Focea. Qui il governo era stato affidato ad Arrigo Tartaro dal C. il quale si era recato a Genova per affari. Nonostante che la guarnigione contasse 52 cavalieri e 400 fanti ...
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Ade
Massimo Di Marco
Il dio dei morti e l'aldilà degli antichi Greci
L'Ade non era, nella concezione classica, il luogo in cui i giusti ricevono il premio delle loro virtù e i malvagi sono condannati [...] vivere nell'Ade una stessa condizione. Già Omero tuttavia conosce un abisso al di sotto degli stessi Inferi, il Tartaro, in cui alcune figure del mito subiscono duri supplizi a causa di colpe particolarmente gravi: Sisifo, costretto a spingere ...
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BEVILACQUA, Ercole
Angela Codazzi
La famiglia dei Bevilacqua, originaria del Modenese, si trasferì a Mantova ai primi del Quattrocento. Il B. nacque nella seconda metà dei sec. XVII da Giuseppe, creato [...] territorio viadanese"). è allegata alla terza parte dell'opera una grande "carta idrostatica delli fiumi Mincio, Molinella, Tartaro e Tione". Tutte queste carte sono preziosi documenti relativi alla situazione idrografica nel sec. XVIII di una zona ...
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Veneto Regione dell’Italia nord-orientale (18.399 km2 con 4.879.133 ab. nel 2020, ripartiti in 568 comuni; densità 266 ab./km2) compresa fra le Alpi Carniche a N, il Trentino-Alto Adige e il Lago di Garda [...] , hanno origine nella zona prealpina (Piave, Brenta, Agno-Guà ecc.) o nella fascia delle risorgive (Sile, Tartaro, Bacchiglione). Appartiene alla regione la sezione orientale del Lago di Garda, con esclusione dell’estremità settentrionale; nel ...
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PANE (fr. pain; sp. pan; ted. Brot; ingl. bread)
Carlo RODANO
Mario ORLANDI
Alberto BALDINI
Prodotto alimentare, ottenuto dalla cottura di una pasta lievitata composta di farina, acqua, sale e lievito.
Cenno [...] in seguito a proposta del Whiting, ripresa poi dal Liebig. Nel 1850 comparvero sul mercato le polveri a base di acido tartarico e nel 1856 Horsford propose quelle a base di fosfato. Nello stesso anno Dauglish studiò e presentò il tipo di pane detto ...
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SPAGIRICA, MEDICINA
Pietro Capparoni
. Il termine spagirica fu introdotto da Paracelso, che con esso intese quell'arte che insegnava "purum ab impuro segregare, ut reiectis fecibus, virtus remanens [...] un vino purgativo; che P. Seignette trovò il Sal polycrestum; che Adriano Mynsicht nel 1631 per il primo descrisse il tartaro emetico; che il segreto della polvere dei carmelitani (kermes minerale) fu pagato a gran prezzo da Luigi XIV; che venne ...
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Di poco maggiore d'età ad Aristarco di Samotracia, emerge con lui e per più rispetti, di fronte a lui, tra i dotti della prima metà del sec. II a. C., fiorendo egli sotto Eumene II (197-159 a. C.), il [...] una controversia speciale con Aristarco (Gell., XIV, 6,3). E Omero avrebbe conosciuto le notti polari: di qui il buio del Tartaro, che C. sotto l'influsso stoico identifica con la zona artica, e la lezione Κερβερίων che poneva in luogo di Κιμμερίων ...
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Scrittore russo, nato a Kazan' il 20 agosto 1932. Figlio di Evgenija Ginzburg (1906-1977, autrice di Krutoj maršrut [trad. it. Viaggio nella vertigine, 1979]) e di un dirigente comunista, arrestati entrambi [...] la madre patria, amata e odiata, rimpianta e temuta, conversando in locali alla moda in una lingua ibrida russo-tartaro-inglese che rappresenta l'estremo sviluppo dello slang caro allo scrittore.
Privato nel 1980 della cittadinanza sovietica, A. vive ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] di Verona, come Bonferraro, a rafforzare la già posseduta linea Mantova, Nogara, Cerea, Trevenzuolo e Ronco d'Ostiglia, fra Po, Tione e Tartaro (diploma di Enrico III per il monastero di S. Zeno, 11 nov. 1055; per le località cfr. Mor, Verona..., pp ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...