Si chiama argentatura il processo non meccanico che permette di applicare uno straterello d'argento su di un'altra sostanza. Esso è ben distinto dall'applicazione, per mezzo di adesivi, di lamine o foglie [...] (8%) con cianuro alcalino, oltre ad una forte proporzione (40%) di bianco di Spagna; contengono per lo più anche cremor tartaro e talora qualche sale ammoniacale o ammoniaca; queste aggiunte migliorano l'aspetto e l'aderenza dell'argento. I bagni per ...
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. Fu tra il sec. IX e il XIII emporio famoso e capitale dello stato dei Bulgari, rimasti in questa loro più antica patria, mentre l'altro ramo s'inoltrava verso l'odierna Bulgaria. Oggi della città non [...] nome di "Casani" sembra essere stato applicato nel sec. XII a Bolgary stessa). In seguito, quando nel sec. XVI il khanato tartaro si sottomise a Mosca, Nišni-Novgorod, con la sua fiera, divenne la vera erede di Bolgary.
Bibl.: Ibn Ḥawqal, al Masālik ...
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Forme di questo genere per il loro andamento e la loro localizzazione andavano prima confuse con la tubercolosi polmonare. Il Castellani, avendone osservato nel 1904-5 a Ceylon due casi tipici, individuò [...] suggerirono rimedî che risultano veramente efficaci, come lo ioduro di potassio e meglio ancora gli olî iodati, il tartaro emetico e soprattutto il salvarsan, il neosalvarsan ed altri congeneri preparati arsenobenzolici.
Bibl.: A. Castellani, Broncho ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] I, Roma 1970, pp. 291 s.; A. Vallone, D. C., in Encicl. dantesca, II, Roma 1970, pp. 120 s.; A. Tartaro, Delusione e moralismo del C., in A. Tartaro, Il manifesto di Guittone e altri studi fra Due e Quattrocento, Roma 1974, pp. 103-109; S. Raveggi-M ...
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FORCELLINI, Marco (Marco Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Fratello minore del più noto Egidio, nacque a Campo, frazione di Alano di Piave (oggi Belluno, allora Marca trevigiana), il 25 apr. 1712, da [...] "ad pias causas"; 1816 (=7618): Zibaldone di scritture amministrative di M. F., cc. 93-119, 737-748 (Consorzio del fiume Tartaro, dazi, tabacchi); Novelle letterarie di Firenze, I (1740), coll. 641 s. (sul vol. I delle Opere di Sperone Speroni); N ...
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FERRARI (De Ferrariis, de Ferraris Ferrarius, Ronusi de Ferrariis), Giovanni Francesco (Gianfrancesco, Francesco)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Cuneo nel 1609 (Arch. Rom. Soc. Iesu, Iap. Sin. 134, f. [...] , Incrementa Sinicae Ecclesiae a Tartaris oppugnatae, Viennae 1673, pp. 39, 51, 83, 85, 418-434, passim;F. De Rougemont, Historia Tartaro Sinica nova, Lovanii 1673, pp. 7-128 s.; Hsi-ch'ao ting-an (Memoriali presentati [da F. Verbiest] all'imperatore ...
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CECCOLI, Marino
Pasquale Stoppelli
Nacque a Perugia, quasi sicuramente tra l'ultimo decennio del sec. XIII e i primissimi del XIV, dato che i suoi scritti alludono a eventi occorsi tra il 1320 e il [...] suo tempo, Lecce 1966, pp. 95-125; Rimatori del Trecento, a cura di G. Corsi, Torino 1969, pp. 710-716; A. Tartaro, Diffusione e persistenza della cultura poetica toscana, in Letter. Italiana. Storia e testi, diretta da C. Muscetta, II, 1, Bari 1971 ...
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BENTIVOGLIO, Enzo
Tiziano Ascari
Nacque da Comelio e da Isabella Bendidio, probabilmente a Ferrara, intorno al 1575. Nulla sappiamo della sua prima giovinezza e dei suoi studi, ma dovette certo ricevere [...] aveva in feudo il marchesato di Gualtieri, il B. si offrì di bonificare le valli e i terreni ferraresi tra il Po e il Tartaro sino ai confini veronesi e mantovani. Con un breve del 17 febbr. 1609 papa Paolo V gli concesse di procedere a tale bonifica ...
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TIFONE ( o tifeo) (Τυϕωεύς, Τυϕώς, Τυϕάων, Τυϕών; Typhoeus, Typhon)
G. Uggeri
Démone primordiale della tempesta, personificazione delle forze naturali della terra e soprattutto del vulcanismo e dei [...] manda fiamme, o nella grotta Concia, o εἰν ᾿Αρίμοις, o nella costa cumana, o nell'isola di Pitecussa, o nel Tartaro. Sepolto sotto terra, provoca terremoti ed eruzioni. La lotta ha varianti notevoli in Nonnos (Dionysiaka, i-ii): T. ruba il fulmine ...
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Cocito
Emilio Bigi
. Nome (If XIV 119, XXXI 123, XXXIII 156, XXXIV 52) del quarto e ultimo dei fiumi dell'Inferno dantesco, sede e insieme strumento di pena dei traditori compresi nel nono cerchio. [...] riguarda il primo punto è probabile che D. abbia tenuto presente, come opina il Parodi, qualcuna delle antiche etimologie di ‛ Tartaro ', come quella, citata dal Parodi stesso, di Lattanzio Placido (Ad Achill. I 134): " ἂπὸ τοῦ ταρταρίζειν, id est a ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...