CORVAIA, Giuseppe Nicola
Michele Borghese
Nato a Calascibetta (Enna) il 12 febbr. 1785 da don Matteo Gesualdo primo barone di Buonriposo e da donna Carmela Romano (Calascibetta, Chiesa Madre, Registro [...] della Albergheria, solo e da tutti dimenticato. Le spoglie, dopo le modeste esequie ricevute nella chiesa mandamentale di S. Nicolò dei Tartari (Registro dei morti, ad annum), vennero inumate nella Chiesa del convento di S. Maria del Gesù.
Il C. va ...
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DOLFIN, Giovanni
Gigliola Bianchini
Nacque a Venezia, secondo fonti cronachistiche coeve, intorno al 1303 da Benedetto (Benetto, Bello, Bellerio, Bellerino), figlio di Enrico (Rigo), fondatore del ramo [...] il cancellier grande Benintendi. Recavano in dono "un grifalco e due falconi"che erano stati donati al doge dal re dei Tartari.
Il trattato di pace del 18 febbr. 1358 con Ludovico d'Ungheria determinò un mutamento repentino del titolo ducale. Da "Dux ...
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legge
Anche nella concezione dantesca, la l. assume il valore di ‛ principio normativo ' dell'ordine universale, dell'ordinamento civile ed ecclesiastico e del comportamento dei singoli. L'unica definizione [...] fede religiosa. Così in Cv II VIII 9 questo [che in noi vi sia una parte spirituale] vuole ciascuna legge, Giudei, Saracini, Tartari; IV XV 5 E questo [che gli uomini abbiano due diverse origini, una nobile e una vile] è falsissimo appo lo Filosofo ...
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LIPPOMANO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito del patrizio Giovanni di Girolamo e di Chiara Gussoni di Andrea, nacque a Venezia il 13 apr. 1538.
Dopo il fallimento del banco dell'omonimo nonno del [...] momento che l'Impero ottomano era allora impegnato in fronti lontani dal Mediterraneo, contro i Persiani e i Tartari.
Quello che però poteva costituire il coronamento di una prestigiosa carriera, doveva tramutarsi invece nella disgrazia del Lippomano ...
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‛IRĀQ (A. T., 91-92)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Mario SALFI
Giuseppe FURLANI
Giuseppe CARACI
Il nome al-‛Irāq (in arabo sempre con l'articolo al-), arabizzamento del medio persiano o pahlavī ērāk "persiano", [...] ; tuttavia il prestigio morale del califfato e lo splendore di Baghdād, soprattutto culturale, si mantennero fino all'invasione dei Tartari, che avvenne alla metà del secolo XIII.
Da questo tempo in poi l'‛Irāq è dominato da dinastie discendenti dal ...
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. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] nord-occidentale e trovò inatteso aiuto nel re barbaro Kaniṣka o Kaneski, che aveva esteso fino a Mathurā l'impero dei tartari Kuṣāṇa. Per la seconda volta il buddhismo godé la protezione di un potente monarca, che non lesinò favori agli scismatici ...
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. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] islamizzati da essi, all'India musulmana (lingua urdū o hindustānī) e ai Turchi, e dai Turchi esso passò a Tartari, Armeni, Slavi della Bosnia-Erzegovina, soppiantando gli alfabeti nazionali (i quali furono peraltro conservati dai Cristiani di quelle ...
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MONGOLIA (A. T., 97-98)
Paul PELLIOT
Michele GORTANI
Lino BERTAGNOLLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI -Marcello MUCCIOLI
È una vasta regione dell'Asia centrale (in cin. Mêng-ku), compresa fra i Saiani [...] W. von Rubruck, ivi 1925; Fr. Risch, Wilhelm von Rubruck, ivi 1934; G. Soranzo, Il papato, l'Europa cristiana e i Tartari, Milano 1930.
Storia: J. J. M. De Groot, Die Hunnen der vorchristlichen Zeit, Berlino e Lipsia 1921; P. K. Kozlov, Comptes ...
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MISSIONE (dal lat. missio "invio, spedizione")
Edoardo GOULET
Luigi GIAMBENE
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Nicola TURCHI
Questo termine, che in latino è usato soprattutto nel linguaggio giuridico (missio in bona, missio in possessionem) [...] i domenicani ne approfittarono alacremente, per disseminare da ogni parte i loro apostoli, i quali penetrarono fino al fondo della Tartaria; una cristianità viene fondata a Pechino, e Giovanni da Monte Corvino ne è il primo vescovo.
Il quarto periodo ...
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SIN-KIANG (cin. "la nuova frontiera"; A. T., 97-98)
Mario SALFI
Marcello MUCCIOLI
Giovanni VACCA
Vasta regione dell'Asia Centrale, annessa nel 1759 alla Cina, che la eresse a provincia col nome attuale [...] di P. Pelliot, A. Stein, Sylvain Lévi, A. Grünwedel, von Lecoq, ecc.; G. Soranzo, Il papato, l'Europa cristiana ed i Tartari, Milano 1930, che illustra il periodo dalla metà del sec. XIII alla metà del sec. XIV. Per la storia contemporanea, si vedano ...
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tartarico2
tartàrico2 agg. [der. di tartaro2] (pl. m. -ci). – In chimica, di sostanza o reazione che ha rapporto con il tartaro che si forma nelle botti: fermentazione tartarica. In partic., acido t., di formula HOOC−(CHOH)2−COOH, idrossiacido...