Città dell'Ungheria e sua antica fortezza, sulla destra del Danubio, presso gli ultimi contrafforti dei monti Pilis, che il fiume incide per aprirsi il varco verso la pianura ungherese, 156 m. s. m., sede [...] , culturale, economica e commerciale del regno. La fortezza, di cui la città era munita, sebbene non fosse stata occupata dai Tartari nel 1242, ebbe molto a soffrire per le guerre interne. Nel sec. XV la città raggiunse un grande sviluppo. Dal 1542 ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] egli è colui "qui del monde [...] voloit iestre par force sire", e il grande traditore della cristianità, contro la quale chiama i tartari e muove i beduini (ibid., pp. 819-820); al punto che salvo l'eresia, che manca, non c'è praticamente accusa che ...
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Pubblicistica
Claudia Villa
La tradizione aristocratica e dinastica, che già nel XII sec. aveva dimostrato di saper presentare considerevoli episodi di autocelebrazione, costruendosi un'immagine affidata [...] Gog e Magog ‒ isolate e contenute dal Macedone ‒ suscitati dai più recenti timori prodotti dalla politica espansionistica dei tartari.
Interpreti e suggeritori del progetto sotteso a questa pubblicistica imperiale sono i grandi laici della Curia che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Originari del subcontinente indiano, gli zingari arrivano in Europa intorno all’anno [...] grandi opere di disboscamento e messa a coltura di quelle ampie regioni spopolate, nei secoli precedenti, dalle incursioni dei Tartari.
La diaspora
Dal 1417 inizia poi quella che potremmo definire la vera diaspora degli zingari nel cuore dell’Europa ...
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POGLIETTI (Poglieti, Polietti, Pollietti, Boglietti), Alessandro
Marko Deisinger
POGLIETTI (Poglieti, Polietti, Pollietti, Boglietti), Alessandro (Alexander de). – Incerta l’origine del musicista, documentato [...] con la novella sposa Eleonora Maddalena Teresa del Palatinato-Neoburgo (musica perduta).
Nel luglio 1683 Poglietti fu ucciso dai «tartari» durante l’assedio di Vienna; la famiglia fu catturata dai turchi; in cattività la moglie venne venduta per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Popolazione, produzione e consumo, cresciuti in modo ininterrotto fra XI e XIII secolo, invertono [...] dell’Impero mongolo moltiplica i contatti fra le vaste regioni asiatiche e fra queste e l’Europa. Nel 1347, i Tartari che assediano la colonia genovese di Caffa catapultano al suo interno i cadaveri di alcuni appestati; gli scampati all’assedio ...
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Asia, storia della
Massimo L. Salvadori
Il continente madre di grandi civiltà
Nessun continente ha visto svilupparsi nel proprio seno tante importanti civiltà come quello asiatico e nessun altro ha [...] e all'Africa settentrionale. Nei secoli 13°-15° gran parte dell'Asia venne sconvolta dalle conquiste dei Mongoli e dei Tartari, guidati da Gengis Khan e da Tamerlano, che formarono immensi imperi.
La penetrazione degli Europei tra 16° e 19° secolo ...
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DEMORA, Luigia
Alessandra Ascarelli
Non conosciamo l'anno esatto della nascita che si presume possa essere collocata intorno al 1772, in quanto nel 1792 avvenne il suo debutto scaligero. Il luogo di [...] le scene del teatro La Pergola di Firenze nella primavera del 1799 in due balli di G. Gentili, Timugin Gran Kan dei Tartari ed Ilmatrimonio per furberia, la D. ricomparve solo nel 1807 al teatro Regio di Torino, in Alceste e ne Ilgiudice del proprio ...
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CARPENÉ, Antonio
Sergio Cella
Nacque il 17 ag. 1838 a Brugnera di Sacile (Udine), figlio di Bernardo e Daria Zuliani. Passò l'infanzia a Belluno e nel 1846 seguì il padre, amministratore dei De Manzoni, [...] , di glucosio, di glicerina, per trovare la quantità di minerali presenti nelle acque, e inoltre studiò la composizione dei tartari, l'impiego dell'alluminio in enologia e l'analisi delle urine dei diabetici. Il C. inventò numerosi strumenti d'uso ...
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Nome d'arte di Vittorio Maturi, attore cinematografico statunitense, nato a Louis-ville (Kentucky) il 29 gennaio 1913 e morto a Rancho Santa Fe (California) il 4 agosto 1999. Figlio di un italiano originario [...] -mitologico: Annibale (1959) di Carlo Ludovico Bragaglia e Edgar G. Ulmer, nel ruolo del leggendario condottiero, e I tartari (1961) di Ferdinando Baldi, accanto a Orson Welles. Riuscì quindi a sorprendere i critici per il furore autoderisorio con ...
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tartarico2
tartàrico2 agg. [der. di tartaro2] (pl. m. -ci). – In chimica, di sostanza o reazione che ha rapporto con il tartaro che si forma nelle botti: fermentazione tartarica. In partic., acido t., di formula HOOC−(CHOH)2−COOH, idrossiacido...