peccato
Emanuela Prinzivalli
La violazione delle norme divine
Il termine peccato, rispetto ad altre parole di significato analogo – quali colpa, delitto, trasgressione, errore –, ha un’accezione religiosa [...] nella capacità dell’uomo di convertirsi dal peccato all’amore verso Dio e il prossimo.
Le lettere di Paolo di Tarso sono influenzate dal racconto contenuto nel libro biblico della Genesi a proposito del peccato di Adamo, che trasgredisce con Eva ...
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Valla, Lorenzo
Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due [...] dialettica e sofistica, per celebrare il primato della fede, nella scorta dell’insegnamento di Paolo di Tarso. Il bersaglio è Aristotele e la teologia scolastica aristotelica, soprattutto il tomismo. Sulla linea della polemica antiaristotelica ...
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Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] forze portategli da Parmenione, attraverso la Paflagonia e la Cappadocia, discese in Cilicia e giunse, senza incontrare resistenza, a Tarso dove si ammalò gravemente e fu per morire. Nei pressi, alle porte siriache, Dario aveva frattanto preparato la ...
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Nome di numerosi santi e beati, fra i quali:
1. Benedetto di Albenga, santo. - Benedettino (n. forse presso Taggia nel sec. 9º), visse dapprima da eremita nell'isola Gallinara e fu poi vescovo di Albenga. [...] 628 circa - m. Wearmouth, od. Sunderland, 690); monaco a Lérins, inviato da papa Vitaliano in Inghilterra con Teodoro di Tarso, arcivescovo di Canterbury, e l'abate Adriano, al quale B. cedette la direzione del monastero di S. Pietro, affidatogli da ...
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Filosofia. - Con il termine di attualismo o idealismo attuale s'indica la concezione di Giovanni Gentile (v.), il cui principio fondamentale è nel nuovo concetto di atto o di atto puro (G. Gentile, Riforma [...] (Gesù e le origini del cristianesimo, Messina 1913; Prolegomeni alla storia dell'età apostolica, Messina 1921; Paolo di Tarso apostolo delle genti, Messina 1922; Gesù il Nazoreo, Venezia 1928); U. Spirito (Il pragmatismo nella filosofia contemporanea ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] ), il tutto racchiuso da una cinta di mura che includeva anche il porto; al di là delle mura si estendevano ampie necropoli. Tarso, ancora più a est, sul fiume Cidno, era stata un centro seleucide (Seleucia sul Cidno). Come Soli, anch'essa era stata ...
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SENATO (Σύγαλητος, Senatus)
G. Forni
Personificazione del S. romano che assume due diversi aspetti nel mondo occidentale e in quello orientale, dovuti al genere della parola, maschile nell'uno, femminile [...] ?); con figura della Boulè (?) seduta, in chitone e peplo, nell'atto di lasciar cadere ciottoli in una urna votiva (Tarso di Cilicia, Antiochia di Siria); con figura della Boulè stante in chitone e peplo ed affrontata alla Gerusia (Tiberiopolis in ...
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Purgatorio
Maria Pia Ciccarese
Il terzo regno dell’aldilà
Il termine purgatorio deriva dal latino purgatorius, cioè «purificatore», aggettivo che viene riferito a vari sostantivi come luogo, fuoco, [...] ’idolatria commesso da alcuni soldati caduti in battaglia; o nella Prima lettera ai Corinzi (3, 11-15) dove Paolo di Tarso assicura a ciascuno nell’altra vita una ricompensa in relazione alle sue opere, aggiungendo che la salvezza sarà ottenuta «come ...
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squama anatomia e medicina In anatomia descrittiva, formazione ossea laminare (s. dell’occipitale, del temporale).
In dermatologia, lesione della pelle, dovuta a un’alterazione delle cellule cornee. La [...] , somiglianti nella struttura più a quelle dei Testudinati e dei Coccodrilli che a quelle degli Squamati, rivestono uniformemente i tarso-metatarsi e le dita dei piedi della maggioranza degli Uccelli, mentre fra i Mammiferi, solo fra gli Sdentati ...
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GIORGIO da Trebisonda
Remigio Sabbadini
Umanista. Volle esser detto Trapezuntius, sebbene fosse cretese. Nato nel 1395, fu chiamato a Venezia da Francesco Barbaro, forse sin dal 1412; nel 1416 era all'università [...] sproporzioni, costituisce un vero trattato generale, desunto in massima parte da Aristotele, Dionigi d'Alicarnasso, Ermogene di Tarso; notevoli soprattutto i capitoli sulla compositio, sulla poetica e la storiografia.
Bibl.: G. Castellani, in Nuovo ...
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tarso
s. m. [dal gr. ταρσός «graticcio a raggiera di vimini»; per estens., «disposizione delle dita, palma del piede» e «disposizione delle ciglia; palpebra»]. – 1. In anatomia umana e comparata, nome di due diverse formazioni: a. Parte dello...
tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...