Logico, matematico e filosofo di origine polacca (Varsavia 1901 - San Francisco 1983), naturalizzato statunitense. Considerato uno dei massimi esponenti della Scuola logica polacca, fu autore di fondamentali studi sulla semantica dei linguaggi formali, precisando i concetti di verità e di conseguenza logica e delimitandone il valore assoluto. Si occupò anche di teoria degli insiemi, topologia, algebra, ...
Leggi Tutto
verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] enunciati ha indotto W.V.O. Quine a trarre la conclusione abbastanza radicale che, quali che fossero le intenzioni di Tarski, una definizione come quella tarskiana mette in evidenza come nel concetto di v. (e nella corrispondenza) non vi sia alcun ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo polacco (Serpuchov, Mosca, 1886 - Varsavia 1939), dal 1919 prof. di filosofia della matematica all'univ. di Varsavia. Allievo di K. Twardowski, fu (con A. Tarski e J. Łukasiewicz) tra [...] i maggiori esponenti della Scuola logica polacca. Cercò di ovviare alle difficoltà della fondazione insiemistica della matematica proponendo una originale soluzione per il paradosso di Russell, fondata ...
Leggi Tutto
semantica
Silvio Bozzi
Studio delle proprietà delle teorie e dei linguaggi formali che, nella logica matematica, riguardano i rapporti tra espressioni linguistiche e loro interpretazioni. In questo [...] possa porre come metateoria di tutte le teorie formalizzate. Come provato da Tarski nel 1935, la metateoria semantica di una teoria T deve essere più forti. Fatto importante, lo schema di Tarski si può estendere a universi più generali considerando ...
Leggi Tutto
Filosofo statunitense (Springfield 1917 - Berkeley, California, 2003), fu prof. di filosofia nelle univ. di Stanford, di Princeton e di California. Influenzato da W. V. Quine, si occupò di problemi semantici, [...] segnalandosi per una teoria del significato fondata sulla teoria della verità di A. Tarski. Di grande rilievo e influenza sono stati inoltre i suoi studî sull'interpretazione filosofica e la spiegazione dell'azione umana, in cui sostenne un ...
Leggi Tutto
. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] and philosophy of science. Proceedings of the 1960 international congress, a cura di E. Nagel, P. Suppes, A. Tarski, Stanford 1962; E. Casari, Questioni di filosofia della matematica, Milano 1964; A. Pasquinelli, Nuovi principî di epistemologia, ivi ...
Leggi Tutto
semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] e filosofia del linguaggio
Il termine s. entra nel dibattito filosofico negli anni 1930, in particolare con l’opera di A. Tarski e C. Morris. Quest’ultimo (Foundations of the theory of signs, 1938), aveva distinto le tre discipline, sintattica, s. e ...
Leggi Tutto
In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] quella dei campi) e la teoria generale delle teorie elementari.
A partire dal 1950, specialmente a Berkeley per opera di Tarski e della sua scuola, la teoria dei m. ha ricevuto la definitiva sistemazione su cui si fondano le ricerche relative alla ...
Leggi Tutto
polivalente
polivalènte [agg. Comp. di poli- e -valente] [CHF] Detto: (a) di elemento che presenta più di un grado di valenza (per es., il ferro, che è bi-, tri- ed esavalente, raramente anche monovalente); [...] (logica tetravalente con due gradi di attendibilità, logica pentavalente con tre gradi di attendibilità, ecc.). La teoria delle logiche p. fu fondata tra il 1920 e il 1930 da J. Lukasiewicz, E.L. Post e A. Tarski, e sviluppata poi da molti altri. ...
Leggi Tutto
Filosofo neopositivista, nato a Wuppertal, Düsseldorf, il 18 maggio 1891. Prof. alle univ. di Vienna (dal 1926), di Praga (dal 1931), di Chicago (dal 1936), di Los Angeles (dal 1954); direttore, con H. [...] suggestione del pragmatismo americano, conseguente al suo trasferimento in S.U.A., e dei logici polacchi, principalmente di A. Tarski, il C. ha poi concepito, accanto alla "sintassi logica" del linguaggio, la semantica (v.) e la pragmatica, o analisi ...
Leggi Tutto