semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] e filosofia del linguaggio
Il termine s. entra nel dibattito filosofico negli anni 1930, in particolare con l’opera di A. Tarski e C. Morris. Quest’ultimo (Foundations of the theory of signs, 1938), aveva distinto le tre discipline, sintattica, s. e ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] 'indipendenza di un termine da altri in una determinata teoria deduttiva. Il vero fondatore del metodo semantico è, però, A. Tarski, che nel 1931, con la sua teoria della definizione, si propose di studiare se, dato un insieme I di entità matematiche ...
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metalinguaggio
Linguaggio attraverso il quale è possibile fare riferimento o fornire una trattazione o teoria (definendone sintassi e semantica) di un altro linguaggio detto linguaggio oggetto. Il linguaggio [...] per un enunciato del linguaggio L, e p è la sua traduzione nel m. in cui la definizione è formulata. Tarski, inoltre, evidenziò come l’identificazione del m. e del linguaggio oggetto nei linguaggi naturali fosse alla base della generazione in questi ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] proposto di utilizzare una teoria della verità per un linguaggio naturale L come teoria del s. per L. Le equivalenze metalinguistiche di tipo tarskiano della forma ‘E è vero-in-L se, e solo se, T’ (dove E sta per il nome di un qualsiasi enunciato di ...
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Vienna, circolo di
Vienna, circolo di circolo intellettuale costituito da un gruppo di filosofi, matematici e scienziati riuniti per la prima volta nel 1922 dal filosofo tedesco Moritz Schlick (1882-1936). [...] , Carl Menger, Herbert Feigl, Viktor Kraft, Ludwig von Bertalanffy. Ne furono ospiti occasionali: Hans Reichenbach, K. → Gödel, Carl Hempel, A. → Tarski, W. van O. → Quine, Arne Naess. La scuola di pensiero a cui si rifà il circolo di Vienna è l ...
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Logico (Leopoli 1913 - Vancouver 1975), dal 1947 prof. all'univ. di Varsavia, dal 1956 membro dell'Accademia delle scienze polacca. È tra i più fecondi logici polacchi del secondo dopoguerra. Ha scoperto [...] of relations (1947), On recursive model of formalized arithmetic (1957), Undecidable theories (1958, in collab. con A. Tarski), Axiomatizability of some many-valued predicate calculi (1961), Thirty years of foundational stud ies; logic and the study ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] quella dei campi) e la teoria generale delle teorie elementari.
A partire dal 1950, specialmente a Berkeley per opera di Tarski e della sua scuola, la teoria dei m. ha ricevuto la definitiva sistemazione su cui si fondano le ricerche relative alla ...
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Modelli
Patrick Suppes
Il significato del termine 'modello' nelle scienze
Il termine 'modello' non è usato esclusivamente in ambito scientifico, ma nei contesti più vari. Ciascuno di noi sa che cosa [...] ."Si chiama modello di una teoria T una possibile realizzazione in cui risultino soddisfatti tutti gli enunciati validi di T" (v. Tarski, 1953, p. 11)."Quindi il modello di scelta razionale costruito a partire da confronti a due a due non sembra ben ...
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polivalente
polivalènte [agg. Comp. di poli- e -valente] [CHF] Detto: (a) di elemento che presenta più di un grado di valenza (per es., il ferro, che è bi-, tri- ed esavalente, raramente anche monovalente); [...] (logica tetravalente con due gradi di attendibilità, logica pentavalente con tre gradi di attendibilità, ecc.). La teoria delle logiche p. fu fondata tra il 1920 e il 1930 da J. Lukasiewicz, E.L. Post e A. Tarski, e sviluppata poi da molti altri. ...
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Varsavia, Scuola logica di
Movimento filosofico, iniziato sotto l’influenza di Twardowski come reazione all’irrazionalismo metafisico dei romantici polacchi; la scuola (propr. Scuola di Leopoli-Varsavia) [...] alla storia della logica. I più importanti esponenti della scuola si possono considerare, oltre a Łukasiewicz, Leśniewski, Tarski e Ajdukiewicz. Leśniewski insegnò anch’egli a Varsavia dopo essere stato allievo di Łukasiewicz a Leopoli. Nella sua ...
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