LEONATE
Umberto Longo
La data di nascita di L. può essere fatta risalire ai primi decenni del XII secolo. Apparteneva alla famiglia dei primi conti di Manoppello (nel Pescarese) titolo di cui, insieme [...] sì che la sua elezione al soglio abbaziale di S. Clemente fosse oggetto di una tenace opposizione da parte di Boemondo di Tarsia, che controllava il territorio nel quale sorgeva l'abbazia, e dello stesso re Ruggero II che ne aveva avallato le mire. L ...
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BARILI (Barile), Antonio
Margherita Lenzini Moriondo
Figlio di Neri d'Antonio di Bartolomeo da Lajatico, nacque in Siena il 12 ag. 1453. Svolse, parallelamente a quella di intagliatore in legno in cui [...] Kunst und Industrie, Wien 1914, tav. 125; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VIII, 1, Milano 1923, p. 903; E. Carli, Le tarsie di San Quirico d'Orcia, in La critica d'arte, VIII (1950), p. 473; Id., La scultura lignea senese, Milano-Firenze 1951 ...
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PAGELLO, Bartolomeo
Achille Olivieri
PAGELLO, Bartolomeo. – Nacque a Vicenza tra il 1446 e il 1448 da Lodovico di Leonardo e da Dorotea de' Spiciaroni da Cividale, il cui padre Francesco insegnava [...] a Vicenza a spese del Comune già a partire dal 1422. Dal matrimonio nacquero anche Lionello e quattro femmine, Chiara, Tarsia, Caterina, Filippa.
La famiglia Pagello era tra le più illustri di Vicenza, dove si era stabilita nel 1136, proveniente ...
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DE SIMONE, Giovanni
Vincenzo Rizzo
Documentato a Napoli dal 1734 al 1753, nacque presumibilmente verso la fine del Seicento. La sua attività di pittore decoratore, sempre per interventi di alto livello, [...] è relativa alle decorazioni pittoriche (ornamentazioni) del complesso residenziale, almeno in fase progettuale, del napoletano palazzo Tarsia, progettato dall'architetto D. A. Vaccaro per il principe F. V. Spinelli.
Delle decorazioni pittoriche ...
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Pittore (Borgo S. Sepolcro 1430 circa - Siena 1495). È a Siena già nel 1453. La sua prima opera (Madonna e santi nel museo dell'Opera di Siena, 1460) rivela ricordi assai vivi della pittura umbro-marchigiana, [...] Domenico di Bartolo. Successivamente si accosta ai fiorentini, soprattutto al Pollaiolo (si vedano le sue celebri Stragi degli Innocenti: tarsia del pavimento del duomo di Siena, 1481; nella chiesa di S. Agostino di Siena, 1482; nella pinacoteca di ...
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CORRADINI (Coradin), Antonio
Rossella Vodret Adamo
Nacque ad Este (Padova) il 6 sett. 1668 da Bernardo e Giulia Gatolin (Biasuz, 1935, p. 278 nota). La sua famiglia era di estrazione popolare, suo padre [...] il Biasuz (1935, p. 268), egli si trasferì a Venezia ancor giovane e in quella città divenne allievo compagno di Antonio Tarsia di cui sposò la figlia Maria, dalla quale ebbe molti figli. Non si conoscono opere precedenti al 1709, anno in cui il ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Giovan Girolamo (Giangirolamo)
Elena Fasano Guarini
Nacque nel 1600 da Giulio e da Caterina, figlia ed erede di Belisario Acquaviva, duca di Nardò, ed oltre ai titoli di conte di [...] causa e, il 22 maggio 1644, fu scarcerato e inviato a Madrid, dove fu seguito dal proprio agente, l'abate Paolo di Tarsia, che scrisse allora, in sua difesa, un Memorial a la católica y real Majestad el rey nuestro Señor D. Filipe IV,pubblicato nel ...
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CANGIULLO, Francesco
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 17 genn. 1884 da Gennaro e Concetta Pennino, primo di dieci figli.
Discendeva, per linea paterna, da affermati intagliatori in legno: il nonno, Francesco, [...] reggia di Caserta e per la reggia di Napoli. Il padre aveva aperto una bottega presso il convento di S. Antonio a Tarsia, dove in seguito aveva lavorato come istrut tore per i corsi di allievi falegnami; trasferitosi poi nel rione Sirignano a Chiaia ...
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FRANCESCO di Stefano, detto Pesellino
Alessandra Uguccioni
Nacque a Firenze intorno al 1422 dal pittore Stefano di Francesco e da Nanna, figlia maggiore del pittore Giuliano d'Arrigo, detto il Pesello. [...] a suo avviso era a circa metà dalla conclusione, mentre la vedova la dichiarava "quasi fornita" (Bacci, 1940-41, p. 367). Madonna Tarsia ricevette il saldo per la parte realizzata il 14 giugno 1458 e la tavola fu completata da Filippo Lippi entro l'8 ...
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DIVINI (De Divinis, Indovini, Devino), Eustachio
Maria Muccillo
Nacque il 4 ott. 1610 da Tardozzo e Virginia in San Severino Marche (od. prov. di Macerata). La sua famiglia discendeva, secondo A. Ricci [...] Macerata 1834, I, p. 235), da Domenico di Antonio Indivini, che verso la fine del sec. XV aveva aperto una scuola di tarsia e di cui restano intarsi nel coro dell'antica cattedrale di San Severino e in quello superiore della chiesa di S. Francesco in ...
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tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...