GIOVANNI di Michele
Laura Traversi
Non è nota la data di nascita di questo intagliatore e intarsiatore di legnami attivo a Pisa nella seconda metà del Quattrocento, figlio di Michele di Giovanni detto [...] , in Il Museo dell'Opera del duomo di Pisa, a cura di G. De Angelis d'Ossat, Pisa 1986, pp. 137-144; R.P. Novello, Le tarsie lignee, in Il duomo di Pisa, a cura di E. Carli, Pisa 1989, pp. 144-156, 235; G. Lucchesi, Il Museo dell'Opera del duomo di ...
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Famiglia d'intagliatori, intarsiatori e pittori di Lendinara. Andrea, ricordato nel 1447, e i suoi figli, Lodovico, Lorenzo e Cristoforo, collaborarono (1449) con i da Baiso. Lorenzo (n. Lendinara 1425 [...] - m. 1477) risentì l'influenza di Piero della Francesca, e sviluppò l'arte della tarsia in maniera pittorica. Non sembra probabile l'identificazione con Lorenzo Canozzi, tipografo. Ebbe per aiuti il figlio Giovan Marco e il genero Antonio dell'Abate. ...
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ALINARI, Giuseppe
Paola Tentori
Nato a Firenze il 29 apr. 1836, compì i primi studi nell'Istituto fondato dal Guicciardini coll'epiteto assai modesto di "Asilo infantile",e, appena giovanetto, entrò [...] nelle rinomate botteghe del Falcini per apprendervi l'arte della tarsia. Nel 1854 fu associato dal fratello maggiore Leopoldo, che già si era iniziato allo studio della fotografia e aveva aperto uno stabilimento fotografico al piano terreno di una ...
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BARILI (Barile), Antonio
Margherita Lenzini Moriondo
Figlio di Neri d'Antonio di Bartolomeo da Lajatico, nacque in Siena il 12 ag. 1453. Svolse, parallelamente a quella di intagliatore in legno in cui [...] Kunst und Industrie, Wien 1914, tav. 125; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VIII, 1, Milano 1923, p. 903; E. Carli, Le tarsie di San Quirico d'Orcia, in La critica d'arte, VIII (1950), p. 473; Id., La scultura lignea senese, Milano-Firenze 1951 ...
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INCROSTAZIONE
G. Becatti
− La tecnica dell' i. di elementi varî su una superficie da decorare è molto diffusa fin dalle più antiche manifestazioni artistiche; si usarono metalli diversi, madreperla, [...] , terrecotte, ma questo termine assume un più preciso significato nel linguaggio archeologico riferito alla particolare decorazione a tarsia marmorea parietale. Questa è una tecnica nota sia nel mondo greco dove fu detta πλαᾒκωσις, sia in quello ...
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DE SIMONE, Giovanni
Vincenzo Rizzo
Documentato a Napoli dal 1734 al 1753, nacque presumibilmente verso la fine del Seicento. La sua attività di pittore decoratore, sempre per interventi di alto livello, [...] è relativa alle decorazioni pittoriche (ornamentazioni) del complesso residenziale, almeno in fase progettuale, del napoletano palazzo Tarsia, progettato dall'architetto D. A. Vaccaro per il principe F. V. Spinelli.
Delle decorazioni pittoriche ...
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Pittore (Borgo S. Sepolcro 1430 circa - Siena 1495). È a Siena già nel 1453. La sua prima opera (Madonna e santi nel museo dell'Opera di Siena, 1460) rivela ricordi assai vivi della pittura umbro-marchigiana, [...] Domenico di Bartolo. Successivamente si accosta ai fiorentini, soprattutto al Pollaiolo (si vedano le sue celebri Stragi degli Innocenti: tarsia del pavimento del duomo di Siena, 1481; nella chiesa di S. Agostino di Siena, 1482; nella pinacoteca di ...
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CORRADINI (Coradin), Antonio
Rossella Vodret Adamo
Nacque ad Este (Padova) il 6 sett. 1668 da Bernardo e Giulia Gatolin (Biasuz, 1935, p. 278 nota). La sua famiglia era di estrazione popolare, suo padre [...] il Biasuz (1935, p. 268), egli si trasferì a Venezia ancor giovane e in quella città divenne allievo compagno di Antonio Tarsia di cui sposò la figlia Maria, dalla quale ebbe molti figli. Non si conoscono opere precedenti al 1709, anno in cui il ...
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CANGIULLO, Francesco
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 17 genn. 1884 da Gennaro e Concetta Pennino, primo di dieci figli.
Discendeva, per linea paterna, da affermati intagliatori in legno: il nonno, Francesco, [...] reggia di Caserta e per la reggia di Napoli. Il padre aveva aperto una bottega presso il convento di S. Antonio a Tarsia, dove in seguito aveva lavorato come istrut tore per i corsi di allievi falegnami; trasferitosi poi nel rione Sirignano a Chiaia ...
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FRANCESCO di Stefano, detto Pesellino
Alessandra Uguccioni
Nacque a Firenze intorno al 1422 dal pittore Stefano di Francesco e da Nanna, figlia maggiore del pittore Giuliano d'Arrigo, detto il Pesello. [...] a suo avviso era a circa metà dalla conclusione, mentre la vedova la dichiarava "quasi fornita" (Bacci, 1940-41, p. 367). Madonna Tarsia ricevette il saldo per la parte realizzata il 14 giugno 1458 e la tavola fu completata da Filippo Lippi entro l'8 ...
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tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...