Architetto, scultore, intagliatore (Verona 1457 circa - ivi 1525). Monaco olivetano, lavorò in varî monasteri dell'ordine. A Verona (1491-1501) diresse i lavori del campanile ed eseguì gli stalli del coro [...] (1519), eseguì le specchiature che sono ora in S. Maria della Clemenza a Lodi. Suoi anche alcuni intarsî nel coro del duomo di Siena. Maestro di tarsia, si distinse per la novità dei motivi (animali, architetture fantastiche, nature morte, ecc.). ...
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FRANCESCO di Giovanni, detto Francione
Francesco Quinterio
Nacque a Firenze nel 1428 da Giovanni di Francesco, legnaiolo, e da Monna Lena; abitò nel quartiere di San Giovanni, "popolo" di San Pier Maggiore [...] di Stato di Firenze, Arte dei maestri di pietra e legname, 4, cc. 173 s.). È comunque con la qualifica di maestro di tarsia che F. compare a Pisa nei lavori della primaziale, dove, nel 1461, si impegnò a "facere uno sopracielo lavorato a quadri sopra ...
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Mobile ordinariamente di legno, di forma rettangolare, generalmente così basso da servire da sedile, chiuso da coperchio a cerniera, e usato per riporvi in special modo panni d'ogni sorta, abití e biancheria.
Le [...] si ispirano alle eleganze dell'arte internazionale. Ben più diffusi nello spazio e nel tempo sono invece i cassoni decorati a tarsia, in favore specialmente tra la fine del sec. XV e il principio del XVI, e resa celebre dalle scuole di Lendinara ...
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. Famiglia d'intagliatori, scultori e architetti. Originarî di San Gervasio, presso Firenze, i D. T. alla fine del sec. XV si stabilirono in città, nel rione di Sant'Ambrogio.
Chimenti o Clemente il Vecchio [...] (1430-1516), nel 1483-84 eseguiva varî lavori per Sant'Ambrogio e nel 1488 intagliava il coro di noce a profili di tarsia per la cappella Minerbetti in San Pancrazio, a Firenze. Il figlio Leonardo, insieme con il padre, alla morte di Benedetto da ...
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CELLINI, Baccio (Bartolomeo)
Ladislas Gerevich
Figlio di Andrea e fratello di Giovanni (padre di Benvenuto) nacque a Firenze intorno al 1447, dato che nella portata al catasto del padre nel 1487 risulta [...] " di Benedetto da Maiano, più vecchio di lui di circa cinque anni, all'epoca in cui Benedetto praticava la tarsia. Tutto fa supporre che provenisse dall'ambiente artistico di Clemente (Chimenti) Camicia, architetto del palazzo di Buda, con cui ...
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GIUVO (Giovio, Giovo, Juvo), Niccolò
Anna Laura Saso
Estremamente esigue sono le notizie riguardanti la biografia di questo letterato napoletano. Nato a Napoli intorno al 1680 da una famiglia umile, [...] che alla corte del Gaetani, presso le nobili dimore dei Carafa di Colobrano e di Ferdinando Vincenzo Spinelli principe di Tarsia, di cui fu bibliotecario (come si ricava dall'opera Componimenti diversi per la sacra real maestà di Carlo, re delle ...
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Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] , costringono il fiume a cercarsi faticosamente una via verso lo Ionio in una valle di erosione angusta e selvaggia (Valle di Tarsia), che è sfuggita dalle strade e dalla ferrovia. A mezzogiorno la Catena costiera e la Sila sono unite da una larga ...
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È il fiume maggiore della Calabria (antico Crathis), e sbocca nello Ionio. Nasce con il nome di Craticello dalle pendici meridionali del M. Tempone Bruno, a circa 1700 m. s. m.; a 7 km. dall'origine si [...] vero fiume, con largo letto; percorre poi un'ampia valle in direzione sud-nord, poi piega a nord-est, attraversando la stretta di Tarsia per entrare nell'ampia piana di Sibari, nella quale riceve, a soli 6 km. dal mare, il suo maggiore affluente, il ...
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CANIANA (Cagnana, Caniani)
Giorgio Lise
Famiglia di intarsiatori, intagliatori e architetti, attivi alla fine del secolo XVII e per tutto il secolo XVIII in provincia di Bergamo e in Lombardia.
Il suo [...] . Nel 1771-72 lavorò ai banchi del coro e della bussola della chiesa di Cologno. Le sue opere più famose sono le tarsie per la cappella Colleoni di Bergamo.
Del 1770 sono Il serpente di bronzo ela Consacrazione del Tempio, la Caduta della manna e ...
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Orafo, niellatore e disegnatore fiorentino, nato nel 1426 e morto nel 1464. Fu scolaro di suo padre Antonio, e aiutò il Ghiberti nella seconda porta del Battistero. Fino dal 1449 si era dedicato all'arte [...] di Bartolomeo di Sali. Nei suoi "ricordi" A. Baldovinetti notò (1463-64) di aver colorito le teste di cinque figure eseguite a tarsia da Giuliano da Maiano su disegni di Maso per gli armadî di S. Maria del Fiore. Una delle tavole, intarsiata con S ...
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tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...