Pesi e misure
Piero Morpurgo
Lucia Travaini
Gran parte della tradizione metrologica medioevale proviene dal mondo antico e se "è ragionevole accettare la definizione secondo la quale l'uomo è 'un animale [...] , p. 158 n. 32). Dopo il 1278, anno della riforma monetaria di Carlo I d'Angiò che istituì la zecca di Napoli, i tarì non furono più coniati, sostituiti dai carlini d'oro e d'argento. Ecco come Jacopo da Firenze spiega il sistema del Regno dopo il ...
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Amalfi
Gerardo Sangermano
Attestata per la prima volta alla fine del VI sec. come castrum e sede vescovile, Amalfi si emancipò da Napoli, costituendosi in ducato autonomo, intorno alla metà del sec. [...] nelle zecche di Brindisi e Messina. In realtà già dall'età normanna la zecca di Amalfi aveva un ruolo locale e batteva tarì più scadenti di quelli siciliani e usati solo come moneta divisionale; anzi, quelli di età sveva, fino al 1221, furono coniati ...
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Organizzazione militare
Giovanni Amatuccio
Nel Regno di Sicilia Federico II ereditò in parte l'organizzazione militare già delineata dai re normanni, apportandovi cambiamenti e modifiche relativi soprattutto [...] ) e il seguito. La paga mensile di un serviente oscillava tra i 3 e i 6 tarì, in alcuni casi si arrivava ad un quarto d'oncia (10 tarì); a queste somme si aggiungeva il vitto. Gli stessi saraceni ricevevano compensi monetari, forse in occasione ...
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Napoli
Giovanni Vitolo
La città al momento della scomparsa di Guglielmo II nel 1189 e dello scoppio della guerra per la sua successione tra i sostenitori dell'imperatore Enrico VI, in quanto marito [...] mercato locale, ma erano anche esportate, soprattutto verso il Nordafrica e il Medio Oriente, previo il pagamento del dazio di 1 tarì a salma, come si evince dalle istruzioni che nel 1231 Federico II impartì ai fundicarii di Napoli (Vitolo, 1992, pp ...
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Colletta
Kristjan Toomaspoeg
La colletta, menzionata nelle fonti anche con i termini di auditorium, auxilium, subsidium, subventio, subventio generalis, auditorium quod ex nostre gentis consuetudine [...] una tassa determinata sulla base della proprietà immobiliare (Acta Imperii inedita, nr. 812). La somma minima da pagare era di 2 tarì d'oro.
Dal momento che l'importo da pagare era determinato sulla base della proprietà personale di ciascun individuo ...
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Fiere e mercati
Jean-Marie Martin
La documentazione di età normanna e sveva è scarsissima in proposito. L'evidenza più chiara è di carattere istituzionale e riguarda l'importanza del plateaticum. Questa [...] di mercanti e artigiani. La pena per i delinquenti sarà, la prima volta, una multa di una libbra d'oro (360 tarì) o la fustigazione, la seconda volta il taglio della mano, la terza volta l'impiccagione. La costituzione successiva obbliga i mercanti ...
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Ifriqiyya
DDavid Abulafia
Il termine 'Ifriqiyya', derivato dalla denominazione di due province romane dell'odierna Tunisia e Algeria orientale, fu utilizzato all'epoca di Federico II dagli arabi per [...] di Amalfi, entrambi membri di influenti famiglie. L'affitto del consolato di Tunisi sotto Pietro Capuano fu fissato a 3.000 tarì (100 once d'oro), una somma che rifletteva la crescente importanza del legame commerciale tra la Sicilia e Tunisi sotto ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] da essere oggetto di compravendita: nel 1241-1242, fu assegnato a Pietro Capuano di Amalfi, dietro pagamento di 3.000 tarì d'oro. Va anche ricordato, tuttavia, come, nello stesso anno, Oberto Fallamonica venisse inviato come ambasciatore presso l ...
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tari
(o tèri) s. m. [dall’indostano]. – Nome indiano di un albero indomalese (Caesalpinia digyna), e dei suoi legumi (detti in commercio dividivi indiani), che sono adoperati quale materiale da concia essendo molto ricchi di tannino.
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...