COTUGNO, Raffaele
Luigi Agnello
Nato a Ruvo di Puglia (Bari) il 21 febbr. 1860 da Biagio e da Rosa Quinto, studiò all'università di Napoli, dove si laureò in giurisprudenza il 23 nov. 1881 ma seguì [...] corsi di filosofia svolti da A. Vera. B. Spaventa e A. Tari. A quest'ultimo, cui era stato indirizzato dallo Spaventa, per averne consigli della propria dottrina metafisica (Le lettere di A. Tari in difesa dell'Innominabile, Trani 1905).
Per la ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] Giuseppina Matronola, di Cassino, era pronipote del filosofo hegeliano A. Tari), si formò presso l'università partenopea. Seguì i corsi filosofici di F. Masci, di A. Chiappelli e di I. Petrone, ma anche quelli letterari di F. D'Ovidio e di F. Torraca ...
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DE BELLA, Antonino
Giuseppe Masi
Nacque a Nicotera (Catanzaro) il 10ag. 1850 da Francesco e da Teresa Mamone. Compiuti gli studi secondari nel locale seminario, s'iscrisse all'università di Napoli, [...] dove tra il 1867 e il 1868 seguì le lezioni di A. Tari e di B. Spaventa, il filosofo hegeliano che tanta influenza esercitò sulla cultura italiana del tempo. Rientrato a Nicotera senza aver conseguito la laurea in legge, continuò da autodidatta gli ...
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DE MARINI, Montano
Giovanni Nuti
Nacque nella seconda metà del sec. XIII a Genova. Non si conosce il nome del padre; suoi fratelli furono Paganino e Percivalle. Nel 1274 è ricordata la sua galea "Bonaventura" [...] partenza, nominò il fratello Percivalle ed Enrico "de Goano" suoi procuratori per chiedere la restituzione di un credito in tarì al banchiere lucchese Dato del fu Arrigo Moricone. Il viaggio prevedeva uno scalo a Napoli, perché il D. si impegnava ...
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MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] attestano le 61 cedole di tesoreria che riguardano il suo insegnamento, da cui si desume anche il compenso percepito: "ducati VIII, tarì II, grani X etc." (Percopo, 1893, cedola n. XXXIX). Nel 1480 ottenne dal re Ferdinando I d'Aragona il titolo di ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] liberali. Raccomandando senza esito (23 luglio 1861) il diciottenne L. a F. De Sanctis ministro della Pubblica Istruzione, A. Tari lo presentava come "un valoroso giovane, cultore e speranza della nostra filosofia" (Carteggio, I, p. 3).
Nell'autunno ...
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GUARNA, Nicola Matteo
Francesco Storti
Nacque a Salerno, primogenito di Andrea e di Cizza Cavaselice, membri di due tra le più illustri famiglie della ricca città campana. È sconosciuta la data di nascita, [...] enti ecclesiastici.
Tenne lo iuspatronato della chiesa di S. Andrea, da cui traeva una rendita annua di 8 once e 20 tarì; fu compadrone dello iuspatronato di S. Gregorio con gli eredi di Giovanni Guarna, suo prozio, e con alcuni membri delle famiglie ...
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CASP, Jaume de (Jacme, Joanne, Giacomo)
Fabio Troncarelli
Ignote sono le origini del C.: il cognome sembrerebbe suggerire, che provenisse, lui o la sua famiglia, dalla città di Casp, in provincia di [...] ", e a Jaume Torres, canonico di Valencia; al C. e ad altri due impiegati era assegnato un salario di ventun ducati e tre tari, di un terzo inferiore rispetto a quello di chi occupava posti più importanti. Altre note di spese, del 27 febbraio, del 23 ...
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FAVA, Onorato
Franco D'Intino
Nacque a Collobiano, in provincia di Vercelli, il 7 luglio 1859 da Eusebio e da Gioacchina Fighetti.
Il padre, maestro elementare e autore di alcuni scritti di argomento [...] l'università, ove, laureandosi in lettere, ebbe modo di seguire le lezioni di F. De Sanctis, L. Settembrini e A. Tari. Nonostante vincesse vari concorsi a cattedre nelle scuole medie del Regno, non volle mai lasciare la città partenopea; ottenne ...
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DE VIGILIA, Tommaso
Gioacchino Barbera
Di questo pittore palermitano, citato nei documenti anche come Masius de Vigilia, de Virgilio o de Gilia, ma che nei dipinti superstiti si firmava "Thomas de Vigilia", [...] , il contratto del 1454 con un operaio chiamato a lavorare nella sua vigna, l'acquisto di un mantello per due once e sei tari nel 1460, la vendita di una mula (cfr. Di Natale, 1974, pp. 13 s.; Bresc Bautier, 1979. passim).
Dal numero elevato di ...
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tari
(o tèri) s. m. [dall’indostano]. – Nome indiano di un albero indomalese (Caesalpinia digyna), e dei suoi legumi (detti in commercio dividivi indiani), che sono adoperati quale materiale da concia essendo molto ricchi di tannino.
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...