ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] , il nome e il titolo del sovrano, l'anno e il luogo di coniazione. La loro emissione iniziò nell'875: i primi tarì non recano il nome della zecca, ma furono probabilmente battuti nella zecca di Palermo, che aveva già coniato la moneta d'argento. I ...
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AUGUSTALE
L. Travaini
(o agostaro, agostalo; lat. augustalis, augustarius)
Moneta d'oro fatta coniare da Federico II nelle zecche di Brindisi e Messina a partire dal dicembre 1231. È una delle più belle [...] contenuto aureo è di gr. 4,44; il suo valore corrispondeva a un quarto dell'oncia siciliana, pari a 7,5 tarì, di titolo inferiore; un'oncia corrispondeva a 5 augustali. Fu emesso anche il mezzo a., con gli stessi tipi.Secondo la classificazione ...
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DE VIGILIA, Tommaso
Gioacchino Barbera
Di questo pittore palermitano, citato nei documenti anche come Masius de Vigilia, de Virgilio o de Gilia, ma che nei dipinti superstiti si firmava "Thomas de Vigilia", [...] , il contratto del 1454 con un operaio chiamato a lavorare nella sua vigna, l'acquisto di un mantello per due once e sei tari nel 1460, la vendita di una mula (cfr. Di Natale, 1974, pp. 13 s.; Bresc Bautier, 1979. passim).
Dal numero elevato di ...
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CAPRA, Giuseppe
Antonino Ragona
Figlio di Giannantonio, originario di Chiusa (nel Palermitano), e di Perna Macrì, secondo il rivelo presentato dal padre in Caltagirone il 31 genn. 1584, era nato a Caltagirone [...] argentei per varie chiese e delle due mazze per i mazzieri del corteo del Senato cittadino, per le quali ultime ebbe onze 73, tarì 7 e grani 10. Fra gli anni 1601 e 1609, è probabile qualche viaggio del C. a Roma. Questo spiegherebbe l'amicizia con ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] era a quel punto una figura centrale nella scena politica internazionale alla quale l'augustale era diretto, mentre i tarì di origine araba continuarono a essere emessi con tipi tradizionali e con pseudo-leggende arabe deformate.In quest'ambito si ...
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LO FORTE, Salvatore
Maria Viveros
Nacque a Palermo il 20 marzo 1804 da Saverio e da Francesca Paola Caruso. Dopo un apprendistato nella pittura, prima presso G. Burgio e poi con V. Riolo (Riccobono, [...] all'Olivella a Palermo (Riccobono, 1993), il governo della città deliberò l'assegnazione al L. di un sussidio di "sei tarì al giorno" (Sgadari di Lo Monaco) perché potesse frequentare a Roma le lezioni di pittura di V. Camuccini presso l'Accademia ...
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PERSIA
M. Bernardini
Per P. medievale si deve considerare un territorio estendentesi ben oltre i limiti dell'omonima regione (antico persiano Parsa; arabo-persiano Fārs), compresa nell'od. Iran. Tale [...] primo periodo sopravvissute. Tra gli edifici più studiati, la Ṭārī Khāna di Dāmghān, del sec. 8°, è stata 183).
Bibl.: E. Diez, Churasanische Baudenkmäler, Berlin 1918; A. Godard, Le Tari Khāna de Damghan, GBA 12, 1934, pp. 225-235; id., Abarkūh, ...
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FAMA BUZZI (Fama Bussi), Giuseppe
Gaetano Bongiovanni
Non si conoscono gli estremi biografici dì questo architetto e sacerdote, che nacque a Palermo probabilmente nei primi anni del XVIII secolo. Il [...] il cantiere della chiesa normanna della Magione (Fasone, 1990) dal quale il 4 maggio 1750 ricevette il pagamento di 24 tari per aver fornito la relazione sulla cancellata di ferro (Fasone, comunicazione orale, aprile 1992).
Durante il quinto e il ...
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AQUILA
F. Panvini Rosati
L'a. aveva avuto straordinaria importanza nella mitologia e nell'arte del mondo antico, orientale, greco e romano; era stata infatti considerata uccello divino e, in quanto [...] Costanza, tra il 1195 e il 1197, nelle zecche siciliane. Lo stesso tipo di a., anche più stilizzato, è rappresentato sui primi tarì d'oro di Federico II (1197-1209, reggenza della madre Costanza), sui quali appare anche un'a. bicipite; dal 1220 sui ...
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tari
(o tèri) s. m. [dall’indostano]. – Nome indiano di un albero indomalese (Caesalpinia digyna), e dei suoi legumi (detti in commercio dividivi indiani), che sono adoperati quale materiale da concia essendo molto ricchi di tannino.
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...