ITALIA
L. Travaini
Il toponimo I., di origine osca, accostato dal punto di vista etimologico al lat. vitulus ('vitello') e variamente interpretato (Rauhut, 1953; Marcato, 1990), si riferiva inizialmente [...] per Federico II (1220-1250) -, stelle e crescenti lunari, e in gran parte sono prevalentemente epigrafici. Restarono in uso i tarì d'oro, monete di origine araba, che ancora sotto Enrico VI e Federico II conservavano leggende in arabo corretto, poi ...
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LO CASCIO, Marco
Gaetano Bongiovanni
Figlio di Silvio nacque a Giuliana, nel Palermitano, nel 1523.
Il padre, nato probabilmente negli ultimi anni del XV secolo, fu il capostipite della famiglia di [...] e del fercolo processionale con angeli, già iniziato da Passalacqua. L'importo globale ammontava a 43 once e 15 tarì. Nel testamento di Silvio datato 22 ag. 1603, questi dichiarava di dover ancora ricevere dalla Confraternita di Caltabellotta 20 ...
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Vedi LUCERNA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUCERNA (v. vol. iv, p. 707-718)
In questi ultimi anni si è avvertita sempre più la necessità di uno studio sistematico di questa vasta classe di materiali che [...] , 6846
l. synpho[....], C.I.L., X, 8053, 271
c. t, C.I.L., XV, 6847
c. t f, C.I.L., X, 8053, 240
tari fec, C.I.L., VIII, 22644, 381
tari flo, DENEAUVE
tarin f, C.I.L., XIII, 10001, 438
teiriti, C.I.L., VIII, 22644, 392
thaiv, C.I.L., XV, 6848
tibo, C ...
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JUVARRA (Ibarra, Ivara, Luvara, Houara, Yuuara)
Giovanni Molonia
Famiglia di argentieri attivi a Messina nei secoli XVII e XVIII, discendenti dalla casata spagnola dei Guevara, che si stabilirono a Messina [...] Pietro ricevette da Francesco Capano, cappellano della chiesa di S. Maria Incoronata di Camaro, la somma di 337 onze e 22 tarì a estinzione del prezzo pattuito per la "vara del glorioso S. Giacomo", opera che si conserva, in parte rimaneggiata, nella ...
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DI LUCCA, Antonio
Vincenzo Rizzo
Nato presumibilmente verso il 1710, maestro marmoraro e scultore, prese parte alle più importanti imprese decorative - non tutte identificate - che si compirono a Napoli [...] e i disegni degli architetti L. Vanvitelli e M. Gioffredo, adoperando, per la enorme somma di 12.723 ducati e 47 tari, marmi preziosi simili all'onice e gialli di Siena quasi dorati, che offrono valori cromatici rari, pressoché orientali.
Nel 1765 ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] in Ragghianti 1975) e, inoltre, un'intensa attività realizzativa firmando, tra il 1948 e il 1964, una ventina di documen-tari nei quali il cinema è usato come strumento di analisi oltre che di divulgazione. Il problema delle differenti basi tecniche ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] una piccola moschea posta all'esterno delle mura. In Iran molte delle antiche moschee avevano p. in terra battuta: così nella c.d. Ṭārī-Khāna di Dāmghān (750-789), nel primo impianto di tipo arabo della Masjid-i Jum῾a di Isfahan (772) e nella piccola ...
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tari
(o tèri) s. m. [dall’indostano]. – Nome indiano di un albero indomalese (Caesalpinia digyna), e dei suoi legumi (detti in commercio dividivi indiani), che sono adoperati quale materiale da concia essendo molto ricchi di tannino.
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...