SALANDRA, Antonio
Augusto Torre
Nato a Troia (Foggia) il 13 agosto 1853 da famiglia molto agiata, i cui membri più volte avevano preso parte alla vita pubblica locale, morto a Roma il 9 dicembre 1931. [...] dove venne foggiando la propria coscienza filosofica e giuridica all'ispirazione di Bertrando Spaventa, Giuseppe de Blasis, Antonio Tari, e soprattutto di Francesco De Sanctis. Laureatosi il 29 febbraio 1872, si diede all'esercizio professionale dell ...
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Erede dei Bonel, venuti coi primi Normanni in Sicilia, pare nascesse, se non da Tancredi, dal di lui padre Guglielmo, signore di Caccamo e di Prizzi, nel 1136. Giovane, aitante della persona, fu ben voluto [...] la figlia in moglie e gli fece restituire i beni paterni, già devoluti alla Duana Baronum, con l'obbligo di pagare 6000 tarì d'oro.
Ma, d'animo leggiero ed incostante, il B. s'innamorò di Clemenza contessa di Catanzaro, figlia naturale di Ruggiero II ...
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SICILIA, REGNO DI, PORTI
PPietro Dalena
Alla fine del Regno normanno il sistema portuale era incardinato essenzialmente sui porti di Bari, Brindisi, Otranto, Taranto, Messina, Catania, Milazzo e Palermo, [...] altri porti italiani pagavano 6 soldi se superiori ai 7 colli di portata e 2 tarì per ogni collo se inferiori a 6 colli. Le navi di Scala e di Ravello pagavano 2 tarì per ogni collo (Vitolo, 1974, pp. 90-91, 114-115). L'imperatore concesse anche ad ...
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Iuc
s. f. inv. Acronimo di Imposta unica comunale.
• [tit.] Tassa sulla casa, ora tocca alla «Iuc» [testo] La Iuc, imposta unica comunale, sostituirà la Trise nel restyling della tassazione sulla casa; [...] . (Marco Mobili e Marco Rogari, Sole 24 Ore, 26 novembre 2013, p. 1, Prima pagina) • Sulla Iuc, composta da Tasi e Tari sui rifiuti, a regnare invece è il caos più totale. La legge di stabilità lascia ai Comuni totale autonomia su quando fissare le ...
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Numismatica. - Una fenice sul rogo era il rovescio dell'oncia d'oro e d'argento, fatte coniare a Palermo da Carlo VI imperatore nel 1732 e 1733, ripetuta la prima da Carlo di Borbone (1734-1759) e la seconda [...] da Ferdinando IV (1759-1825). Quindi il nome di fenice all'una e all'altra, che avevano il valore di 30 tarì.
Bibl.: M. Cagiati, La monetazione di Carlo VI imp. d'Austria in Sicilia, in Riv. ital. di numism., XXIV (1911); G. Castellani, Catal. della ...
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DE MARINI, Montano
Giovanni Nuti
Nacque nella seconda metà del sec. XIII a Genova. Non si conosce il nome del padre; suoi fratelli furono Paganino e Percivalle. Nel 1274 è ricordata la sua galea "Bonaventura" [...] partenza, nominò il fratello Percivalle ed Enrico "de Goano" suoi procuratori per chiedere la restituzione di un credito in tarì al banchiere lucchese Dato del fu Arrigo Moricone. Il viaggio prevedeva uno scalo a Napoli, perché il D. si impegnava ...
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MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] attestano le 61 cedole di tesoreria che riguardano il suo insegnamento, da cui si desume anche il compenso percepito: "ducati VIII, tarì II, grani X etc." (Percopo, 1893, cedola n. XXXIX). Nel 1480 ottenne dal re Ferdinando I d'Aragona il titolo di ...
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Scrittore romeno (Bucarest 1894 - ivi 1957). Si dedicò giovanissimo al giornalismo e alla letteratura, sostenendo il ruolo preminente dell'intellettuale nella società: problema che affrontò poi in gran [...] Nazionale di Bucarest, scrisse molto per le scene; fra l'altro: Jocul ielelor ("Il gioco delle streghe", 1916-18); Suflete tari ("Anime forti", 1925); Act veneţian ("Atto veneziano", 1928); Mitică Popescu (1927); Danton (1931); Bălcescu (1949). ...
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SIGINOLFO, Sergio
Serena Morelli
– Nacque a Napoli, molto probabilmente da Giovanni Siginolfo e da Maria de Putheolo, nella seconda metà del XIII secolo.
La sua famiglia, iscritta al seggio di Capuana [...] di Carlo II d’Angiò –, come feudatario della città di Napoli a Siginolfo fu imposto il pagamento, pro feudalibus medii militis, di 10 tarì e 17 grani e mezzo (I registri della cancelleria..., a cura di R. Filangieri et al., XXXII, 1982, p. 14); nell ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] , il nome e il titolo del sovrano, l'anno e il luogo di coniazione. La loro emissione iniziò nell'875: i primi tarì non recano il nome della zecca, ma furono probabilmente battuti nella zecca di Palermo, che aveva già coniato la moneta d'argento. I ...
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tari
(o tèri) s. m. [dall’indostano]. – Nome indiano di un albero indomalese (Caesalpinia digyna), e dei suoi legumi (detti in commercio dividivi indiani), che sono adoperati quale materiale da concia essendo molto ricchi di tannino.
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...