PIETRO
Giancarlo Andenna
– Nacque probabilmente a Roma (l’Elencus chronicus vicariorum urbis lo indica sempre con l’aggettivo romanus), in data ignota e da famiglia ignota.
Divenne cardinale del titolo [...] all’arcivescovo di Pisa di consacrarli. Pietro ottenne per sé una tangente di 303 once d’oro de tarinis, cioè in tarì, moneta del Regno di Sicilia; il 3 gennaio 1121 sottoscrisse poi la decisione di Callisto II, che riservava solo alla Chiesa ...
Leggi Tutto
LENTINI, Rainaldo (Reginaldo) da
Salvatore Fodale
Non ne conosciamo la data di nascita, da porre presumibilmente a Lentini, nel Siracusano, agli inizi del secondo quarto del XIII secolo; non sono noti [...] per privilegio pontificio, si concluse nel 1276 con un accordo, che prevedeva soltanto il pagamento ogni anno all'arcivescovo di 40 tarì.
Il 26 luglio 1276 il L. dette avvio al processo per la deposizione della badessa del monastero benedettino di S ...
Leggi Tutto
SIRACUSA
EEnrico Pispisa
Le notizie su Siracusa normanna e sveva sono molto limitate, poiché nelle fonti il nome della città compare assai raramente. Il suo sviluppo civile e commerciale in epoca normanna [...] ogni possibile malumore con provvidenze in favore della cittadinanza, come la concessione nel 1240, al censo annuo di 600 tarì e un decimo del mosto, di terre demaniali ad alcuni borghesi, per impiantarvi vigneti, e la tolleranza nei confronti ...
Leggi Tutto
– Il quadro costituzionale. La legge delega del 2009. I decreti delegati. Bibliografia
Volgendo lo sguardo al passato decennio, e ricorrendo a un’immagine icastica, si può dire che l’attuazione del f. [...] i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore sia dell’utilizzatore dell’immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. E veniamo ...
Leggi Tutto
TANNICO, ACIDO
Guido BARGELLINI
Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI
L'acido tannico ordinario, il più noto rappresentante della classe dei tannini, è contenuto nelle noci di galla: è distinto perciò [...] subalata (20-25% tannini). I dividivi sono i frutti della Caesalpinia coriaria dell'America Centrale e delle Antille (30-50%); i tari o teri i frutti di C. digyna (33,25%); i frutti di C. brevifolia costituiscono la droga detta algarobilla con 59-68 ...
Leggi Tutto
La famiglia di Croce, gli anni della formazione, le ricerche erudite
Alessandro Savorelli
Gli anni della formazione
Frugando «in caccia di vecchie carte» d’archivio a Napoli e in Abruzzo, durante uno [...] Il giovane Croce, ormai autonomo anche se incerto sulle strade da seguire, è attratto piuttosto dai corsi di estetica di Antonio Tari e da quelli di letteratura di Vittorio Imbriani, proprio alla metà di quegli anni Ottanta che vedono la scomparsa di ...
Leggi Tutto
DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] con la dottrina hegeliana dello spirito assoluto. Dopo aver chiamato in causa le teorie del Krause e di A. Tari, il D. concludeva che era "necessario approfondire maggiormente l'infinito matematico nell'infinito filosofico, e sottomettere così l ...
Leggi Tutto
VENTIMIGLIA, Giovanni.
Orazio Cancila
– Sesto marchese di Geraci (Gerace, per le fonti napoletane), principe di Castelbuono e principe di Belmontino, nacque probabilmente a Messina nel 1678 da Francesco [...] nome e di titolarsi Dei gratia nei suoi diplomi.
Un esemplare della moneta, mezza piastra d’argento del valore di 6 tarì, si conserva presso il museo Salinas di Palermo, dono nel 1901 di Vittorio Emanuele III. Risulta coniata nella Zecca imperiale di ...
Leggi Tutto
DE RISO, Matteo
Carmela Maria Rugolo
Nacque probabilmente a Messina nella prima metà del sec. XIII.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente della quale non conosciamo le origini e la provenienza, [...] Gastaldo e a Giovanni Pironto di Ravello, che avevano costituito una società. Risultava vincente infatti l'offerta del D. di 18.857 onze, 4 tari e 13 grana, 2.304 salme e 3 tumuli di frumento; 890 salme e 2 tumuli di orzo; 508 salme di vino: vale a ...
Leggi Tutto
SCORIGGIO, Lazzaro
Franco Pignatti
SCORIGGIO (Scorriggio), Lazzaro. – Nacque a Napoli probabilmente intorno agli anni Ottanta del XVI secolo.
Apprese l'arte tipografica forse nella bottega di Giovan [...] , p. 252), che non si sa se sia il figlio di Lazzaro: ricevette dal Banco del Popolo la somma di un ducato e un tarì per avere stampato 12 quinterni di carta per le polizze che si facevano per i pignoranti per il monte del Banco di pietà. Nel 1638 ...
Leggi Tutto
tari
(o tèri) s. m. [dall’indostano]. – Nome indiano di un albero indomalese (Caesalpinia digyna), e dei suoi legumi (detti in commercio dividivi indiani), che sono adoperati quale materiale da concia essendo molto ricchi di tannino.
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...