JUVARRA (Ibarra, Ivara, Luvara, Houara, Yuuara)
Giovanni Molonia
Famiglia di argentieri attivi a Messina nei secoli XVII e XVIII, discendenti dalla casata spagnola dei Guevara, che si stabilirono a Messina [...] Pietro ricevette da Francesco Capano, cappellano della chiesa di S. Maria Incoronata di Camaro, la somma di 337 onze e 22 tarì a estinzione del prezzo pattuito per la "vara del glorioso S. Giacomo", opera che si conserva, in parte rimaneggiata, nella ...
Leggi Tutto
EUGENIO da Palermo
Vera Falkenhausen
Nacque intorno al 1130 a Palermo da una famiglia di alti funzionari greci al servizio dei re normanni.
Il capostipite, l'omonimo nonno di E., originario di Troina [...] ). Nell'aprile del 1201 Giovanni "filius Eugenii ammirati", sicuramente il figlio di E., vendette un orto a Palermo per 600 tari. Nell'aprile del 1202 papa Innocenzo III, in quanto tutore di Federico II, trasformò l'ufficio del "magister camerarius ...
Leggi Tutto
MONREALE
EEnrico Pispisa
In seguito alle persecuzioni dell'epoca di Guglielmo I, la presenza musulmana in Sicilia rimase significativa soltanto in Val di Mazara concentrandosi nel territorio montagnoso [...] un mese il loro presule, consegnato a Capparone molte ricchezze e messo le mani sulla maggior parte dei 10.000 tarì che costituivano il reddito annuo della mensa. Innocenzo III, con moderazione, cercò di sganciare i musulmani dall'alleanza con i ...
Leggi Tutto
TOMMASI, Donato
Laura di Fiore
Nacque a Napoli il 26 novembre 1761 in una benestante famiglia borghese, figlio di Felice Pasquale e di Teresa Gamboni.
Il padre, nato a Calimera, in Terra d'Otranto, [...] Regio Consiglio. Nello stesso anno divenne inoltre giudice delegato di tutti gli affari appartenenti al ramo della decima e tarì. La nuova posizione di conservatore consentiva a Tommasi di proseguire lungo le linee che avevano ispirato la sua azione ...
Leggi Tutto
DIAZ GARLON, Maria
Felicita De Negri
Figlia di Ferrante conte di Alife e di Violante Grappina, se ne ignorano data e luogo di nascita, probabilmente avvenuta nell'ultimo ventennio del sec. XV a Napoli, [...] beni, mobili e immobili, burgensatici e feudali, sui quali era pure garantito l'antefato di 2.833 ducati e i tari, che egli aveva costituito all'atto del matrimonio a favore della sposa. Ciononostante, il Sanseverino aveva continuato, come era già ...
Leggi Tutto
Ungheria (Ungaria)
Filippo Brancucci
Tibor Kardos
Carlo Martello indica a D. l'U. come quella terra che 'l Danubio riga / poi che le ripe tedesche abbandona (Pd VIII 65-66), dandoci un quadro abbastanza [...] nel poema dantesco.
Agl'inizi del sec. XV un altro cavaliere ungherese, notabile della corte dell'imperatore Sigismondo, Lörinc Tari, avendo perduto una persona a lui molto cara, dubitò della sorte dell'anima e decise di fare un pellegrinaggio con ...
Leggi Tutto
DALBONO, Cesare
Magda Vigilante
Nacque a Roma nel 1812, da Paolo ed Adelaide Lucangeli; era fratello di Carlo Tito.
Trasferitasi, alcuni anni più tardi, la sua famiglia. a Napoli, dove il padre ricevette [...] solo due copie, per sé e per l'amico. D'altra parte il D., come confessò in una lettera diretta ad A. Tari nel 1875, non sentiva la necessità di un pubblico che l'applaudisse, ed irrideva la brama di successo di tanti scrittori suoi contemporanei ...
Leggi Tutto
Napoli
Giovanni Vitolo
La città al momento della scomparsa di Guglielmo II nel 1189 e dello scoppio della guerra per la sua successione tra i sostenitori dell'imperatore Enrico VI, in quanto marito [...] mercato locale, ma erano anche esportate, soprattutto verso il Nordafrica e il Medio Oriente, previo il pagamento del dazio di 1 tarì a salma, come si evince dalle istruzioni che nel 1231 Federico II impartì ai fundicarii di Napoli (Vitolo, 1992, pp ...
Leggi Tutto
ELEONORA d'Angiò, regina di Sicilia (Trinacria)
Andreas Kiesewetter
Nacque a Napoli nel 1289, ottogenita (e terza figlia femmina) di Carlo II d'Angiò, re di Sicilia, e di Maria d'Ungheria. Ben poco si [...] dispose una verifica dei danni, concedendo al Maniscalea, qualora avesse dichiarato il vero, una riduzione di 1 oncia e 15 tari su un terzo della merce perduta. L'anno successivo E. ricevette le rimostranze della città di Siracusa sulla validità dell ...
Leggi Tutto
DI CAPUA, Giulio Cesare
Francesco Mottola
Nacque dopo il 1355, cadetto di famiglia nobile e potente, da Bartolomeo, secondo conte di Altavilla (attuale Irpinia) e da Andreina Acciaiuoli.
Il padre, che [...] il fratello Fabrizio, comandava 300 lance e 100 soldati per le cui paghe riceveva dal maestro camerario once 924, tari 10, grana 4). Inoltre, un forte malcontento serpeggiava tra i baroni napoletani vistisi relegati in secondo piano, soprattutto dopo ...
Leggi Tutto
tari
(o tèri) s. m. [dall’indostano]. – Nome indiano di un albero indomalese (Caesalpinia digyna), e dei suoi legumi (detti in commercio dividivi indiani), che sono adoperati quale materiale da concia essendo molto ricchi di tannino.
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...