NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] divenne fervida fucina di cultura e di opere d'arte. L'arte gotica che era giunta nella prima metà del sec. XIII, con l' tempo dei re di casa d'Aragona (1442-1501) la tarda storia del teatro napoletano assume andamento più continuo, mercé sempre più ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] 40 o 42 linee ciascuna, di carte 324 e 319, stampate con grossi caratteri gotici in rosso e nero: essa è nota col nome di "Bibbia Mazarina" (v. Gheinen stampava ancora nel 1508.
Ma se la stampa tardò tanto ad apparire e fu così pigra in Danimarca, ...
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GERMANIA (XVI, p. 667; App. I, p. 650)
Elio MIGLIORINI
Luciano MIURIN
Hubert JEDIN
Amedeo TOSTI
Italo FALDI
Georg LILL
Bonaventura TECCHI
Gli ingrandimenti territoriali della Germania nazional-socialista. [...] convegno col maresciallo Pétain a Montoire (24 ottobre) e più tardi nelle trattative con l'ammiraglio Darlan (25 dicembre). E nemmeno o meno ad un cumulo di rovine i palazzi comunali gotici d'Aquisgrana, Münster, Ulm, Schwäbisch-Hall, quello dell' ...
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LAZIO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARDINALI
Roberto ALMAGIA
Giulio BERTONI
Raffaele CORSO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Ugo ANTONIELLI
Bruno PARADISI
Pietro TOESCA
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E uno dei compartimenti in cui [...] del sec. XV l'architettura si mantenne nelle forme gotiche, risentendo anche del complesso goticismo meridionale, come si vede nel palazzo del cardinale Giovanni Vitelleschi (1439) a Tarquinia, e più tardi in parti del monastero di S. Scolastica a ...
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Capitale della repubblica germanica e dello stato prussiano, forma con i suoi sobborghi e con le città vicine un centro che per numero d'abitanti è superato soltanto da New York e da Londra.
Posta tra [...] Königs Vorstadt e la Spandauer Vorstadt e a ovest, più tardi, la Friedrichsstadt. Il fondatore di questa (Federico Guglielmo I) solo col sec. XIII, tra il periodo romanico e il gotico. Ciascuno dei due quartieri originarî della città, Berlino e Kölln, ...
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. Il nome Basilicata, col quale noi indichiamo una parte dell'antica Lucania (che si estendeva dal Sele al Lao sul Tirreno, dal Bradano al Crati sull'Ionio; v. lucania e bruzio), appare per la prima volta [...] . nel 1778; oltrepassa i 488 mila nel 1841, tocca vent'anni più tardi i 492.959; culmina nel 1881 con 524.500 ab. (Per questi francescani a Cancellara, circondato da una scritta in caratteri gotici e riferibile al sec. XIII. Due begli esemplari di ...
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L'arte della ceramica concerne la fabbricazione di prodotti formati di terra, foggiati a mano o meccanicamente, e cotti. La parola è derivata dal nome greco dell'argilla (κέραμος) ed è passata nelle lingue [...] ancora nella sua infanzia; solo l'esecuzione di pavimenti gotici a mattonelle di una tecnica simile a quella del loro fabbrica, terza in Europa per ordine di data (1735), più tardi (intorno al 1740) la corte di Napoli istituì l'officina di ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] vocabolo mimesi nei trattati κερὶ μιμήσεως di questo periodo. E quando, più tardi, fra I e II secolo d. C., l'eloquenza diviene un gusto verso il romanzesco o quello che noi chiameremmo gotico, cresce la possibilità d'intendere e di apprezzare Dante ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] (croci, reliquiarî a torre e a cappella) anche nella Spagna che in questo periodo dipende dall'Italia.
Nel tardo periodo gotico restano più numerosi gli oggetti d'uso profano accanto agli ostensorî, ai calici, alle croci, in cui prevale soprattutto ...
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PALERMO (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Gaetano Mario COLUMBA
Ernesto PONTIERI
Luigi BIAGI
Eugenio ROSSI
Giuseppe CARLOTTI
Tammaro DE MARINIS
Pietro SGADARI di LO MONACO
Adelmo DAMERINI
Città [...] Candelai, i resti dentro il Liceo Umberto.
Le forme gotiche continuano, con influssi catalani, anche nel sec. XV: ), che si fuse nel 1818 con l'Accademia siciliana, prendendo più tardi (1832) il titolo di Reale Accademia di scienze e belle lettere ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...