MONTI, Virginio
Dimitri Ticconi
, Virginio Figlio di Andrea, decoratore e pittore noto nell’ambiente romano dell’epoca, nacque a Genzano, sui Colli Albani, il 12 settembre 1852.
Il padre (nato a Genzano [...] al cospetto di figure di santi dipinti entro edicole che evocano ostentamente la composizione e il frasario stilistico dei dittici tardo-gotici.
Artista molto prolifico, all’inizio degli anni Novanta Monti si era anche recato a Milano per decorare a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da Padova lo stile rinascimentale centro-italiano giunge a Venezia attraverso l’influenza [...] e santi del 1465, Napoli, Museo di Capodimonte), in anticipo su Giovanni Bellini.
Tuttavia, la persistenza dei caratteri tardo-gotici appare evidenti nella mancanza di coerenza spaziale, oltre che nella diversa scala di grandezza della Madonna col ...
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ANDREA di Onofrio (Andrea Nofri), detto Andrea da Firenze
Oreste Ferrari
Nacque nel 1388 a Firenze, ove iniziò la sua attività di scultore. È ricordato per la prima volta in un atto di pagamento del [...] ritenere, con maggiore probabilità, di A., nel sepolcro di re Ladislao, quelle sculture nelle quali l'impianto compositivo tardo-gotico tende a slargarsi in una massività già di gusto evidentemente donatelliano: le statue di Ladislao e di Giovanna II ...
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CASTAGNOLA, Bartolomeo
Renata Serra
Il ritrovamento di un atto notarile del 5 sett. 1598 (in Archivio di Stato di Cagliari, Atti notarili, D. Bonfant, LX, c. 564), che indica "Bartholomeo Castagnola [...] per la predilezione dei fondi aurei ancora tardo-gotici. Quanto agli influssi napoletani presenti nella , pp. 134 s.; R. Serra, F. Pinna, Pittore cagliaritano della maniera tarda, in Annali della Fac. di lettere dell'Univ. di Cagliari, XXX (1966-67 ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] con il Medioevo, mentre a Siena si afferma nel 14° sec. e si affina con S. Martini il diverso linguaggio tardogotico dalle linee ondulate, dal colore irreale e splendente. Pur nell’orbita di tale gusto, Ambrogio Lorenzetti realizza nuova potenza ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] dalla civiltà di Hallstatt – attraverso l’arte della tarda età di Hallstatt delle tombe e residenze principesche (6 Notre-Dame di Beauvais (1247-72). Massimo esempio tra i portali gotici è quello «dei Re» di Chartres (1150-60) che influenza, ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] alta’ di quella stessa cultura e mentalità.
Il periodo del tardo 17° sec. e del primo 18°, detto spregiativamente notte Polonia. Fra il 14° e il 16° sec. si sviluppò lo stile gotico, d’influsso francese a S e a Cracovia, tedesco a N; esso influì ...
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(fr. Paris) Città capitale della Francia (10.900.952 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sulle rive della Senna, al centro dell’Île-de-France, e alla confluenza nella [...] Sassoni e Alemanni nel 3° secolo.
Sulla città romana e tardo imperiale si sovrappose, nel primo Medioevo, un nuovo sviluppo nell’ ; anche la chiesa di Notre-Dame, capolavoro dell’architettura gotica francese (1163-1246, compiuta 14° sec.), nella Cité, ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] e di una traduzione della Bibbia (1579-90). La Controriforma non tardò a farsi sentire e partì dai territori del Granducato. In quest’epoca Anna a Vilnius, chiesa in «gotico lituano», 16° sec.). Elementi gotici si ritrovano anche in edifici privati e ...
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(ted. Wien) Città dell’Austria (1.900.547 ab. nel 2018), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente [...] città era situato nella zona dell’odierno Rennweg. Più tardi V. fu campo militare romano. Sopravvissuta alle invasioni S. Stefano (ricostruzione, 1359) divenne uno degli edifici gotici più importanti dell’arte tedesca, incorporando, oltre a parti ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...