Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] torri; tipica, fino al 1740, la pianta ottagonale), in contrasto con la decorazione sfarzosa dell’interno: specialmente nel tardobarocco si manifesta il tipo della igreja toda de ouro («chiesa tutta d’oro»). Vanno ricordati i collegi gesuitici di ...
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Complesso di concetti teorici e di norme pratiche desunti dagli antichi Greci e Romani e applicati alla composizione e al giudizio delle opere d’arte. Fu soprattutto il Rinascimento italiano che propose [...] di Vienna. Tale stile fiorì nella triade F.J. Haydn, W.A. Mozart e L. van Beethoven e si protrasse fra il tardobarocco e il romanticismo, in un lasso di tempo compreso all’incirca tra il 1760 e il 1830. Prerogativa principale dello stile classico fu ...
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Musicista (Grünhain, Sassonia, 1586 - Lipsia 1630); studiò a Dresda con R. Michael; fu poi a Weissenfels precettore e musico presso una famiglia gentilizia; quindi alla corte di Weissen quale maestro di [...] concertante con le conquiste polifoniche tedesche del sec. 16º, creando così la base per la musica tedesca del tardoBarocco. Introdusse lo stile concertante nella compagine corale, ebbe grande importanza nella evoluzione della suite e della sonata ...
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VIENNA (ted. Wien; A. T., 56-57)
Antonio Renato TONIOLO
Hans TIETZE
Giuseppe GABETTI
Karl August ROSENTHAL
Roberto PARIBENI
Heinrich KRETSCHMAYR
Walter MATURI
Carlo MORANDI
Franco VALSECCHI
Capitale [...] .
L'attività artistica a Vienna si può suddividere soprattutto in quattro periodi: romanico seriore, gotico seriore, tardobarocco e sec. XIX. Il periodo romanico seriore - conformemente alla posizione periferica sul margine orientale della civiltà ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] .lasciò il servizio ducale ai primi di dicembre 1707 al più tardi, quando la corte del duca si sciolse in seguito all'avvertimento come grande contrappuntista e uno degli artefici del tardobarocco viennese. In Inghilterra ancora nella seconda metà ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] scuola napoletana che, ormai lontani dai caratteri del tardobarocco, appartenevano soltanto al "santuario del buon gusto e serio - che più chiaramente si evidenzia il passaggio dal barocco al sinfonismo classico.
Avendo esordito nell'opera seria, con ...
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CATALANI, Angelica
Raoul Meloncelli
Nata a Senigallia il 10 maggio 1780 da Antonio, commerciante in pietre preziose e primo della cappella del duomo della città, e da Antonia Summi, anconetana di umili [...] più che al controllo e alla sobrietà di un Crescentini, ma rivelava una natura musicalissima forse di stampo tardobarocco, destinata comunque a lasciare un'impronta nella storia dell'interpretazione musicale.
Fonti e Bibl.: Notizie in Allgemeine ...
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BONONCINI (Buononcini), Antonio Maria (erratamente Marco Antonio)
Carlo Frajese
Nacque a Modena il 18 giugno 1677 da Giovanni Maria e da Anna Maria Prezii. Rimasto orfano di madre pochi giorni dopo [...] a far scomparire col tempo - anche se ingiustamente - il suo nome dalla pratica viva delle esecuzioni. Buon operista del tardobarocco, ma già abituato "ad aggiungere al basso cifrato lo sviluppo completo delle parti d'archi" (Roncaglia, 1935, p. 230 ...
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BONONCINI (Buononcini), Giovanni Maria (Gianmaria)
Carlo Frajese
Nacque a Montecorone (Modena) da Lucio e da Lucia (il cognome da nubile è sconosciuto) il 22 (0 23) sett. 1642: fu battezzato, infatti, [...] francese verso quella italiana i suggerimenti e le correnti che tanta importanza ebbero e nell'evoluzione del tardobarocco rappresentato specialmente da Corelli, e per la genesi del Concerto grosso" (Schenk, p. 27).
Caratteristica essenziale dell ...
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BADIA, Carlo Agostino
Alberto Pironti
Nacque probabilmente a Venezia nel 1671 o 1672 ed iniziò presto l'attività musicale. Non si hanno notizie precise sui suoi studi, ma si sa che nel 1692 apparvero [...] e i Bononcini, a quel gruppo di artisti che spianarono la via in senso progressivo agli ultimi rappresentanti del tardobarocco viennese, Fux, Caldara e F. Conti. Ciò che Köchel giudica antiquato si deve piuttosto considerare un presentimento del ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.