CAPPONI, Mattia
Giorgio Ciucci
Nacque il 2 ag. 1720 a Cupramontana nelle Marche. Studiò a Roma, ma svolse la sua attività di architetto principalmente a Cupramontana e a Iesi. Il primo lavoro che gli [...] . XVIII; in un ambiente cioè che, nel pieno dell'influenza del Vanvitelli, registra il passaggio fra il gusto del tardobarocco romano e l'interesse per il recupero di una semplicità classica; il C. esprime, con la sua professionalità, queste nuove ...
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BOLOGNINI, Giovan Battista, il Giovane
Silla Zamboni
Figlio di Giacomo (nipote di Giovan Battista il Vecchio) e di Antonia Contoli, nacque a Bologna nel 1698. Fu avviato alla pittura dal padre: è possibile [...] il monumento di Benedetto XIV, busto in bronzo e statue allegoriche in stucco, opera plastica tra le più singolari del tardobarocco in Bologna. Statue in stucco sono tuttora nel palazzo Bolognini (ora Salina-Amorini) a Farneto (San Lazzaro di Savena ...
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BOSCHI, Giuseppe
Hugh Honour
Nacque a Roma intorno al 1760. Nulla sappiamo della sua attività sino al 1783, anno in cui vinse il primo premio della seconda classe di scultura dell'Accademia di S. Luca [...] dei tre angeli, tuttora conservato nelle collezioni dell'Accademia, che rivela la sua abilità di modellatore in uno stile tardobarocco sfiorato da spirito neoclassico. Nel 1786 compare nello Stato d'anime di S. Andrea delle Fratte come "scultore aet ...
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BRUSCHI, Gaspero
Leonardo Ginori Lisci
Nacque a Firenze nei primissimi anni del sec. XVIII. Allievo dello scultore G. Ticciati, si distinse per alcune opere giovanili, fra le quali un busto del granduca [...] fra loro.
Un'opera di maggiore importanza, nella quale il B. mostrò la sua diretta derivazione dai migliori scultori del tardobarocco fiorentino, fu il busto in porcellana di Carlo Ginori (1702-57), nel quale l'artista seppe esprimere le doti di ...
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CASTALDI (Gastaldi, Gastoldi, Gustelding), Filippo
Andrzej Ryszkiewicz
Figlio di Marco e di Giovanna Ranaldi, nacque ad Arpino (Frosinone) il 16 nov. 1734, e fu battezzato nella parrocchia di S. Andrea. [...] , che fa appello alla iconografia della pittura del XVI sec. (fra l'altro di Raffaello); il suo stile passa dal tardobarocco al neoclassico; nei ritratti vi è una buona caratterizzazione dei tipi umani, nei quadri di soggetto religioso si nota una ...
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CERONI, Carlo
Piotr Bieganski
Originario della Valsolda, nacque verso il 1647; si hanno notizie solo della sua attività di architetto e imprenditore edile in Polonia; morì a Varsavia il 19 apr. 1721 [...] , con il convento dei padri riformati (1675-1715), dedicata a S. Pietro di Alcantara, ha la facciata tipica del tardobarocco dell'Italia settentrionale.
Ma nella maggior parte dei casi l'attività del C. si limitava alla direzione dei lavori come già ...
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BAGUTTI (Baguti), Pietro Martire
Rossana Bossaglia
Scultore ornatista, fu attivo a Bologna fra il 1753 e il 1782, come si può desumere dalle notizie contenute nelle guide settecentesche, che fino al [...] delle parti figurate. Si tratta di stucchi abbastanza banali, ma non volgari, in linea con il gusto del tardobarocco bolognese, che adottava i temi obbligati dei timpani spezzati, delle conchiglie, delle volute spiraliche e così via, elaborandoli ...
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BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] : ormai ogni arte svolge uno specifico ruolo ad essa assegnato; ed è per questo che l'architettura berniniana più tarda è meno barocca e più classicista che non quella del quinto decennio. Ma la sua funzione è mutata nel senso di una sorta ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...]
Le Vite erano dunque in preparazione dal 1732, al più tardi; e forse furono stese in un ordine diverso da quello in apertissima a un apprezzamento di tutte le varietà del "barocco": sia nella trascolorante libertà coloristica di Luca Giordano, sulla ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] di paragone Raffaello e gli antichi. Il B. scelse solo dodici artisti del tardo '500 e primo '600: Annibale e Agostino Carracci, Domenico Fontana, Barocci, Caravaggio, Rubens, van Dyck, Duquesnoy, Domenichino, Lanfranco, Algardi e Nicolas Poussin.
È ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.