FRANCESCHINI, Vincenzo
Paola Cassinelli Lazzeri
Secondo il Gabburri nacque nel 1695 - probabilmente a Roma, città nella quale fu attivo - e imparò a disegnare presso G. Odazzi per poi essere introdotto [...] nn. 1335, 1411; W. Drugulin, Historischer Bilderatlas, II, Hildesheim 1964, p. 362 n. 4426; Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze, 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, p. 484; Th.B. Riederer-Grohs, Florentinische Feste des Spätbarock, Frankfurt ...
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CORALLO, Francesco
Mario Bencivenni
Artista di ignote origini, operò negli ultimi tre decenni del Seicento a Roma assieme ai numerosi artisti che gravitavano attorno alla corte del cardinale Flavio [...] Chigi, notoriamente uno dei centri più importanti del tardobarocco romano.
Impegnato nel 1671 come doratore in lavori di scarso rilievo per il casino di Nettuno (Golzio, 1939, p. 260, doc. n. 1634), qualche anno dopo caratterizzò la sua attività ...
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GRECO, Gennaro
Alessandro Serafini
Nacque a Napoli intorno al 1665, se si dà fede al racconto di De Dominici (p. 555), che lo dice morto nel 1714 non ancora cinquantenne. Secondo le antiche fonti, il [...] per i pittori di "architetture". Questa specializzazione lo portò a collaborare con i maggiori decoratori del tardobarocco partenopeo, come Paolo De Matteis e Francesco Solimena, mettendolo spesso in concorrenza con Francesco Saracino, pittore ...
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HOLZMANN (Holzmain), Bernardo
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo orefice, figlio di Giusto, probabilmente tedesco e attivo in Toscana tra il XVII e il XVIII secolo. [...] dell'Opera del duomo, II, Milano s.d. (ma 1970), pp. 23, 257-259; C. Ashengreen Piacenti, in Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze. 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, pp. 350 s., 362; E. Nardinocchi, B. H. argentiere in Galleria, in MCM. La ...
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FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] quella dei Serpotta, con i quali erano imparentati, sviluppando stilisticamente un ventaglio di moduli espressivi fra tardo-barocco e neoclassicismo.
Giuseppe nel 1754 lavorò insieme con il fratello Gaspare e con lo stuccatore Bartolomeo Sanseverino ...
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BAY (Bai, Baia, Baÿ, Baÿa, Baj)
Irena Malinowska
Famiglia di lapicidi e architetti italiani documentati a Varsavia dal 1655.
Carlo nacque probabilmente a Varsavia alla fine del sec. XVII; architetto, [...] ; T. Jaroszewski, J. Kowalczyk, Kilka uwag o grupie pṝźnobarokowychkoṡciołow w Polsce (Alcune osservazioni sulle chiese del tardobarocco in Polonia), ibid., pp. 384-390; J. Lejpiarczyk, Kilka uwag o kościele Wizytek w Warszawie (Alcune osservazioni ...
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FALEZZA, Giuseppe (fra' Giuseppe carmelitano)
Enrico Maria Guzzo
Sono poche le notizie certe su questo pittore attivo a Verona agli inizi del sec. XVIII, oggetto di varie confusioni (in U. Thieme-F. [...] F. e comunque vicini ai suoi modi. In questi, e nelle tele di villa Allegri, i tagli compositivi, di impianto tardo-barocco, e le tipologie floreali mostrano una chiara dipendenza dai modi del parmigiano Felice Bigi (Felice dei Fiori), a lungo attivo ...
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DEVITA (De Vita), Sebastiano Giuseppe
Kruno Prijatelj
Figlio di Pietro (il cui padre Sebastiano era probabilmente funzionario militare al servizio della Repubblica veneta) e di Matija Krstulović, ambedue [...] del pittore.
Artista mediocre, ma con particolari non privi di qualità pittoriche, fu tipico rappresentante provinciale del tardobarocco veneziano con lontani riflessi del Tiepolo e dei suoi seguaci uniti a una componente ritardataria di derivazione ...
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DELLA GIACOMA (Jacoma, nelle fonti russe Della Giacomo), Antonio
Carla Muschio
Mancano notizie sulla formazione, in Italia, di questo decoratore originario di Predazzo (Val di Fiemme; Ambrosi, 1883); [...] diplomatico di Caterina la Grande; vi si vedono le pareti della sala affrescate da cima a fondo nello stile tardobarocco veneziano. A difficile stabilire quale parte della ricca decorazione sia stata realizzata dal D.: per quel poco che si ...
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BRENNO (Brenni, Breni)
Ludwig Döry
Famiglia di artisti per lo più girovaghi; oltre ai più noti Giovanni Battista e Carlo Enrico sono da ricordare:
Francesco (Francesco Giulio?), originario di Salorino [...] presso Mendrisio, appartenne a quella vasta schiera di artisti italiani che introdussero lo stile tardobarocco nella Germania devastata dalla guerra dei Trent'anni. Nel 1678 decorava con stucchi il presbiterio e le cappelle laterali della cattedrale ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.