BIFFI, Gianandrea, il Vecchio
Rossana Bossaglia
Da un censimento del 1610 (B. Besta) risulterebbe nato fra il 1580 e il 1581.
Queste date sono parzialmente in contrasto con le notizie degli Annali della [...] .
Artista dignitoso, ma senza genialità, il B. si muove tra i due poli di un tardo manierismo solenne, già disposto ad aprirsi in oratoria barocca, e un vagheggiamento purista che trova modo di esprimersi nei rilievi più belli della cinta del coro ...
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COPPOLA, Giovanni Andrea
Pina Belli D'Elia
Figlio di Orsino, di nobile famiglia napoletana trapiantata in Puglia fin dal XV secolo, e di Elisabetta Pane, nacque a Gallipoli e fu battezzato il 13 genn. [...] per una nobile oratoria, che conferisce a molte sue opere un carattere precocemente barocco; sia pure di un barocco sovrapposto e spesso confuso col sostrato tardo manieristico della sua più remota formazione, rinvigorito forse a contatto coi più ...
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FAMA BUZZI (Fama Bussi), Giuseppe
Gaetano Bongiovanni
Non si conoscono gli estremi biografici dì questo architetto e sacerdote, che nacque a Palermo probabilmente nei primi anni del XVIII secolo. Il [...] . 32, 40; Id., Notizie sull'architetto frate Alberto Maria di S. Giovanni Battista e su altri architetti tardo-barocchi nell'area iblea [1987], in Barocco mediterraneo, a cura di M. L. Madonna - L. Trigilia, Roma 1992, p. 211; M. C. Ruggieri Tricoli ...
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DELL'UVA, Benedetto
Flavio De Bernardinis
Nacque nel 1540 a Capua da antica e nobile famiglia, e vi morì molto probabilmente alla fine del 1582.
È indubbio comunque che fosse ancora vivo il 25 agosto [...] benedettini cassinesi, Roma 1886, p. 22; B. Croce, Letteratura del pieno e del tardo Rinascimento..., in Quaderni della critica, XIX-XX (1951), pp.173 e 176 s., A. Quondam, Dal Manierismo al Barocco, in Storia di Napoli, V, 1, Napoli s.d., pp. 455-59 ...
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CARAVOGLIA (Garavoglia, Garavoglio, Caravoglio), Bartolomeo
Giovanna Grandi
Figlio di Lorenzo, nacque intorno al 1620 a Crescentino (Buffa [cit. in Schede Vesme, p. 135], Dionisotti, Bertolotti) o a [...] , nel 1660 compare tra gli artefici del più risonante barocco in palazzo reale. Qui gli sono affidate le decorazioni nel Fogg Museum di Cambridge, Mass.: cfr. Pinto, 1972). Più tardi, nell'anno 1676, l'artista dipinse un Cristo in croce per la ...
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DEL MAZZA, Lotto
Isabella Innamorati
La notorietà che il mondo letterato e patrizio del tardo Cinquecento fiorentino accordò alle commedie del D. contrasta un po' curiosamente con la rarità delle notizie [...] dipendenza da taluni schemi d'azione divenuti ormai canonici nel tardo Rinascimento. Si veda ad esempio ne IFabii l'accorgimento intermezzi, prologo delle imponenti messe in scena del melodramma barocco, e dall'altro la forza comica dei lazzi degli ...
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GAMBA, Paolo
Alessandro Serafini
Pittore attivo soprattutto in area abruzzese-molisana, nacque a Ripabottoni, nella diocesi di Larino (nel Molise) il 30 ott. 1712 dal pittore Giovan Battista e da Caterina [...] la sua attività pittorica.
Il padre, un modesto decoratore tardo-manierista attivo a Sulmona e Pescocostanzo, gli insegnò le prime sua adesione alle forme scenografiche e luministiche del barocco partenopeo. È vero comunque che nel primo Settecento ...
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DUPRÀ, Giuseppe
Alberto Cottino
Fratello minore di Domenico, nacque a Torino nel 1703. Giovanissimo, dovette recarsi a Roma per studiare sotto Marco Benefial (G. Bottari-S. Ticozzi, Raccolta di lettere, [...] Vittorio Amedeo III con scettro e corona, più tardo del precedente; Vittorio Amedeo III in abiti borghesi 1966, pp. 437-443; L. Tamburini, Le chiese di Torino dal Rinascimento al Barocco, Torino s.d. [1968], pp. 69, 90; N. Gabrielli, Racconigi, ...
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CIGNAROLI, Vittorio Amedeo Gaetano
Franca Dalmasso
Figlio del pittore Scipione e di Marianna Caretti, nacque a Torino intorno al 1730. La data di nascita viene stabilita sulla base dell'atto di morte [...] specchi, quattro sovrapporte con Storie dell'Antico Testamento che si ritengono (Griscri, in Mostra del Barocco piem., II, Pittura, p. 110) del periodo tardo. Altre opere del C. sono: quattro Paesaggi fluviali nel castello di Aglié (da non confondere ...
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D'ALESSANDRO, Giuseppe
Magda Vigilante
Nacque nel 1656 a Pescolanciano (prov. di Campobasso), in "citeriore Aprutio", dal duca Fabio e da Isabella Amendola. In seguito alla morte precoce del fratello, [...] cfr. Ad un velocissimo e nobile cavallo) per ritrarre lo slancio inarrestabile del cavallo in corsa. Consona, inoltre, al tardo gusto barocco è l'enfatica affermazione che il D. rivolge, verso la fine del sonetto, all'amato cavallo: "Per te acquistan ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.