PIFFETTI, Pietro
Daniele Rivoletti
PIFFETTI, Pietro. – Nacque a Torino il 17 agosto 1701, primogenito di Giuseppe Maria, oste, e di Secondina Margherita Damaggio (Cifani - Monetti, 2000, p. 226).
Mancano [...] M. Trionfi Honorati, Ipotesi per il P. e il decorativismo del tardo Seicento, in Antichità viva, XVI (1977), 1, pp. 38-47 del gusto. Le arti decorative in Italia fra classicismi e barocco. Il granducato di Toscana e gli stati settentrionali, Milano ...
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DI MARIA, Francesco
Ciro Fiorillo
Figlio di Filippo (Prota Giurleo, 1953), nacque a Napoli nel 1623 (De Dominici, 1743, p. 302), data confermata dal certificato di morte (1690) del pittore all'età "di [...] la Deposizione di S. Agostino degli Scalzi, e non più tardi del 1660 Calvario e S. Pietro d'Alcantara adorato da s naturalismo al barocco, ibid., V, 2, 1972, p. 947; K. Prijatelj, Due dipinti di Dubrovnik appartenenti al barocco napol., Zagabria ...
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LONGHI (Lunghi, Longo), Martino, il Giovane
Gianluigi Lerza
Nacque a Roma il 18 marzo 1602, nella casa di via Alessandrina ai Pantani. Fu figlio di Onorio Martino e nipote di Martino, detto il Vecchio, [...] Tale esperienza fu elaborata ulteriormente nel periodo più tardo della sua vita (1650 circa) nel cantiere scritti dei Longhi, in I Longhi, una famiglia di architetti tra manierismo e barocco (catal., Viggiù), a cura di L. Patetta, Milano 1980, pp. 18 ...
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PAZZI, Arturo
Giovanni Duranti
PAZZI, Arturo. – Figlio di Roberto, commerciante, e di Luigia Germiniasi, nacque a San Martino dall’Argine, nel Mantovano, il 19 settembre 1867.
Terminati gli studi primari [...] tour.
Secondo l’attitudine tipica della cultura artistica tardo-ottocentesca, nel corso di quelle autentiche escursioni agli etimi classicisti della Roma umbertina e ai fasti del barocco romano.
Dal 1901 al 1905 lavorò per conto della Società ...
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D'ELIA, Alessio
Domenica Pasculli Ferrara
Nacque il 25 giugno 1718 a San Cipriano Picentino (Salerno), da Bartolomeo e da Peregrina Sarli, secondo un documento ritrovato di recente (Cioffi, 1987, p. [...] pp. 72, 75, 89; M. D'Elia, Mostra dell'arte in Puglia dal tardo antico al rococò, Roma 1964, pp. 87 s.; Id., Attività delle Soprintendenze. 372 nn. 26 ss.; M. D'Elia, in La Puglia tra barocco e rococò, Milano 1982, p. 294; D. Pasculli Ferrara, Arte ...
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PODESTI, Giulio
Fabrizio Di Marco
PODESTI, Giulio. – Nacque a Roma il 10 luglio 1842, primogenito di Francesco, pittore, e di Clotilde Cagiati.
Dopo aver frequentato il collegio Nazareno, dove si diplomò [...] loggia tripartita al piano nobile (prot. 32654/1888) o il più tardo palazzo Tabet, con il fronte curvo su piazza Fiammetta definito all’ultimo in facciata, con modulazioni sintattiche vicine al barocco. Tendenza a un disinvolto riuso degli stili ...
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BENDAZZOLI, Giovanni Battista
Franco Barbieri
Nacque a Verona nel 1739, da Giangiacomo e da Maddalena Olivieri. Fu nella città natale, discepolo del cognato, lo scultore L. Muttoni (che aveva sposato [...] il 1765 ed il 1790, egli sa inserire, tra la dialettica delle due opposte correnti, una fresca vivace vena tardo-barocca e "rococò", con esiti non lontani dalla grande scultura e pittura veneziana contemporanee o immediatamente precedenti: ed è solo ...
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PETRINI, Antonio
Lucia Longo Endres
PETRINI (Pedrini), Antonio. – Nacque a Lasino nella pieve di Calavino (nei pressi di Trento) nel 1620 o nel 1621.
L’ipotesi di una provenienza trentina dell’artista [...] impegnato Petrini dal 1699 al 1701: la ricostruzione barocca dello Juliusspital, il già menzionato ospedale fondato nel facendosi precursore apprezzato del linguaggio di un artista più tardo, di altissimo livello artistico: Balthasar Neumann, l’ ...
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GAVIGNANI, Giovanni
Alfonso Garuti
Figlio di Bernardino e Margherita Mazzoccoli, nacque a Carpi nel 1632 (Garuti, in Cabassi, p. 209 n. 207) e non nel 1615 come indicato da Cabassi (p. 93), in una famiglia [...] uguale a quello in S. Nicolò di Carpi ma più tardo, firmato e datato al 1666.
Oltre ai paliotti d'altare ; V. Lucchese, G. G. e la scagliola carpigiana. Il luminismo barocco nella parrocchiale di Brancolino, Trento 1996; A.M. Massinelli, Scagliola, l ...
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LANDI, Giuseppe Antonio (Antonio, Antonio Giuseppe)
Silvia Medde
Nacque a Bologna il 30 ott. 1713 dal dottore in filosofia e medicina Antonio, lettore nell'Università, e da Antonia Maria Teresa Guglielmini [...] e del L. medesimo. Collaborò con Buonamici qualche anno più tardi incidendo la maggior parte delle tavole che corredarono il volume Metropolitana coniugare l'influenza esercitata dal lussureggiante barocco locale con la tendenza alla semplificazione ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.