LI VOLSI, Scipione (Simone, Simeone)
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Tusa (nell'attuale provincia di Messina) da Giuseppe e Angelica Cardita, poco prima del 12 luglio 1588, giorno in cui fu battezzato. [...] ancora l'adesione del L. al tardo manierismo qui presente attraverso una straordinaria campionatura 468; A. Pettineo, in Splendori di Sicilia. Arti decorative dal Rinascimento al barocco (catal., Palermo), a cura di M.C. Di Natale, Milano 2001, pp ...
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NATOLI, Glauco
Lionello Sozzi
NATOLI, Glauco. – Nacque a Teramo il 15 febbraio 1908 da Adolfo e da Amelia Oriolo.
Visse la prima giovinezza a Messina, entrando precocemente in contatto con il circolo [...] , meno noti in Francia e tuttavia prossimi alle voci del tardo simbolismo. A Parigi nel 1947 tenne la conferenza Sur l'esprit alla poesia che segnò il distacco dalla Pléiade approdando al barocco di Theodor Agrippa d'Aubigné e di Jean de Sponde ...
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IL (Lo) VERSO, Antonio
Rossella Pelagalli
Nacque a Piazza Armerina da Clementia e Matteo de lo Verso intorno al 1560. Il suo nome compare per la prima volta in un atto notarile del 19 genn. 1569, stipulato [...] e G. Palazzotto Tagliavia. L'I. fu attivo fino a tarda età: un passo della sua Historia contiene riferimenti a fatti del , 80; Id., "O soave armonia", classicità, maniera e barocco nella scuola polifonica siciliana, in Studi musicali, III (1974), ...
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REALFONZO, Tommaso, detto Masillo
Gianluca Forgione
REALFONZO (Realfonso), Tommaso, detto Masillo. – Non si conoscono con certezza gli estremi biografici di questo pittore: secondo Ulisse Prota-Giurleo [...] a replicarne la formula di successo ancora nel tardo Vaso figurato di fiori del Museo Correale di . pp. 337-349, figg. 17-29); N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento. Dal Barocco al Rococò, Napoli 1986, pp. 67-69, 86 nn. 120-129, 96, 166, ...
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NICCOLINI, Giovanni
Andrea Zagli
NICCOLINI, Giovanni. – Nacque a Firenze il 6 marzo 1544 da Agnolo di Matteo e da Alessandra di VincenzoUgolini.
Dopo la morte prematura del fratello primogenito Matteo [...] banditismo dello Stato pontificio nella seconda metà del Cinquecento, Roma 1985, ad ind.; R. Spinelli, Il Pantheon privato tra tardo Rinascimento e Barocco. La cappella N., in Il Pantheon di S. Croce a Firenze, Firenze 1993, pp. 83-143; G. Procacci ...
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BONO, Michele, detto Giambono
Giovanni Mariacher
Figlio di Taddeo di Giovanni, fu attivo a Venezia come pittore e musaicista nel secolo XV.
Il soprannome Giambono deriva dal nonno paterno Giovanni Bono [...] 1895, pp. 12 s.). Giovanni abitava a S. Gregorio, come più tardi lo stesso B., ed è ancora ricordato per questioni di eredità in un , dove più spiccato appare il suo gusto quasi gotico-barocco (Coletti). Altre opere, non facilmente databili, sono il ...
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FIALETTI, Odoardo
Vincenza Maugeri
Nacque a Bologna il 18 luglio 1573 (Malvasia, 1678, p. 228), figlio postumo del "Dottore Odoardo"; affidato al fratello maggiore, questi lo mise "a dozzena" presso [...] decorativi che si armonizzarono poi con gli elementi del linguaggio barocco.
In una lettera del 1660 inviata al Malvasia, genere ritrattistico il F. rimane legato al repertorio del tardo manierismo veneziano. Sono da ricordare i quattro ritratti di ...
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CURTONI, Domenico
Franco Barbieri
Nato a Verona nel 1564 (Gazzola, 1962, p. 164), ultimo discendente della famiglia di Michele Sarimicheli (Langenskiöld, 1938, p. 182) e forse nipote di questo (Zannandreis [...] una decorazione di tele ed affreschi, concludendosi però solo più tardi, già dopo la sua morte (D'Arcais, 1974, , pp. 6, 44 s., 103 s., 111, 135; P. Gazzola, Il barocco a Verona, in Boll. del Centro internaz. di studi di architettura A. Palladio, IV ...
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FIORINI, Gabriele
Angela Ghirardi
Figlio del pittore Giovan Battista e di Laura Armani, nacque intorno al 1570, anche se il Malvasia (1678, p. 252) lo ricorda, nel 1571, nel consiglio della Compagnia [...] rivitalizzare schemi ornamentali e tipologie spesso ancora legati al tardo manierismo.
Fonti e Bibl.: Bologna, Bibl. 57; E. Riccomini, Ordine e vaghezza. La scultura in Emilia in età barocca, Bologna 1972, pp. 65-69; G. Cammarota, G. F., uno ...
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MONTI, Giovan Giacomo
Alessandro De Lillo
MONTI, Giovan Giacomo (Giangiacomo). – Nacque a Bologna nel 1620 secondo l’opinione pressoché unanime della critica, sebbene alcuni biografi (Orlandi, 1763; [...] , Bologna 1972, pp. 119-123, 127-130 e passim; A.M. Matteucci, Contributo alla storia dell’architettura tardo-barocca bolognese, in Atti e memorie. Deputazione di storia patria per le Province di Romagna, n.s., XXIV (1973), pp. 225-252; R. Roli ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.