CORRADINI (Coradin), Antonio
Rossella Vodret Adamo
Nacque ad Este (Padova) il 6 sett. 1668 da Bernardo e Giulia Gatolin (Biasuz, 1935, p. 278 nota). La sua famiglia era di estrazione popolare, suo padre [...] (Mariacher, 1947, p. 204), la Fede (con velo sugli occhi), la Speranza e il Redentore, opere strettamente legate al tardobarocco veneto, ma nelle quali è già evidente il gusto di far trasparire il modellato dei corpi sotto i pesanti panneggi, che ...
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CHIAVERI, Gaetano
Rose Wishnevsky
Secondogenito di Maffeo, commerciante di vini di origine bergamasca, nacque a Roma nel 1689, secondo quanto annotava nel 1766 il conte G. Carrara nello Zibaldone di [...] con la chiesa cattolica di corte il C. conseguì l'attuazione delle sue idee architettoniche; con questo capolavoro del tardobarocco europeo si affermò a livello internazionale.
Fonti e Bibl.: Per una dettagliata bibl. sul C. vedi E. Hempel, G ...
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SALINI, Tommaso, detto Mao
Gianni Papi
SALINI, Tommaso, detto Mao. – È recente la scoperta dell’atto di battesimo del pittore, avvenuto a Roma il 21 novembre 1577 (Cavietti - Curti, 2012, pp. 418-422). [...] morte, in Paragone, s. 3, L (1999), 23, pp. 96-104; A. Cottino, La natura morta a Roma dal naturalismo caravaggesco al tardoBarocco, in L’anima e le cose. La natura morta nell’Italia pontificia nel XVII e XVIII secolo (catal., Fano), a cura di R ...
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FRANCESCHINI, Baldassarre detto il Volterrano
Marco Gallo
, Baldassarre Figlio dello scultore Gaspare, nacque a Volterra nel 1611.
Gaspare è l'autore della statua di S. Francesco, in tufo, per la chiesa [...] , Pitture fiorentine del Seicento ritrovate, in Paragone, XXV (1974), 297, pp. 58-62; G. Ewald, in Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze, 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, nn. 188 s.; F. Borroni Salvadori, L'esposizione del 1705 a Firenze, in ...
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MEDICI, Ferdinando
de’
Francesco Martelli
– Nacque a Firenze il 9 ag. 1663, figlio primogenito di Cosimo (dal 1670 granduca Cosimo III) e di Margherita Luisa d’Orléans, figlia di Gastone, duca di Orléans [...] ereditato «un guizzo di irrequietezza, di amore per l’avventura e la novità» (Chiarini, in Gli ultimi Medici. Il tardobarocco…, p. 156), mostrò costante affetto rimanendo in contatto epistolare con lei anche dopo il suo ritorno in Francia, nel 1675 ...
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FERRI, Antonio Maria
Lorenzo Finocchi Ghersi
Nato a Firenze il 31 marzo 1651 da Alessandro e Caterina di Santi Pucci, probabilmente si formò come aiuto di noti architetti fiorentini quali P. F. Silvani [...] , Tuscan villas, London 1973, pp. 61, 66, 71, 164, 273, 275, 277 s., 280; G. Chigiotti, in Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze (catal.), a cura di M. Chiarini-F. Cummings, Firenze 1974, pp. 448, 450, 452, 468, 474, 488; F. Borroni Salvadori ...
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CATALANI, Angelica
Raoul Meloncelli
Nata a Senigallia il 10 maggio 1780 da Antonio, commerciante in pietre preziose e primo della cappella del duomo della città, e da Antonia Summi, anconetana di umili [...] più che al controllo e alla sobrietà di un Crescentini, ma rivelava una natura musicalissima forse di stampo tardobarocco, destinata comunque a lasciare un'impronta nella storia dell'interpretazione musicale.
Fonti e Bibl.: Notizie in Allgemeine ...
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GREGORINI, Domenico (Domenico Paolo)
Claudio Varagnoli
Nacque a Roma il 21 ag. 1692 da Ludovico, architetto, e da Antonia Ficadenti, nella parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini (Varagnoli, 1988, cui [...] dall'Accademia di S. Luca con un "Tabernacolo per altare maggiore" che rivela una matura conoscenza del linguaggio tardobarocco, filtrato attraverso le contemporanee esperienze di Juvarra (altare per il santuario di Caravaggio, 1712). Nel 1722 fu ...
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FORTINI, Giovacchino
Mara Visonà
Nacque a Settignano presso Firenze il 20 ott. 1670 da Pier Maria e da Margherita Tortoli.
Fratello maggiore di Benedetto, il F. apparteneva a una famiglia che contava [...] XVIII (1974), pp. 25, 30, 85; L. Monaci, Inediti fogginiani, in Paragone, XXV (1974), 289, p. 55; Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze (catal.), Firenze 1974, p. 29, nn. 44-47, 236 a-b; B. Riederer Grohs, Florentinische Feste des Spätbarock ...
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GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] in Studi di storia dell'arte, 1991, n. 2, pp. 213-241; L. Rosati, Aspetti meno noti di un originale protagonista del tardobarocco romano: A. Gherardi. Le opere reatine, in Il Territorio, VIII (1992), 3, pp. 131-172; E.A. Sannipoli, Gli stucchi della ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.