FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] auf der Piazza del Popolo..., in Römisches Jahrbuch für Kurisigeschichte, XI (1967-68), pp. 239-255; Id., Progetti del tardoBarocco per il terzo braccio del colonnato..., in Commentari, XIX (1968), pp. 299-314; L. Pirotta, F. Fontana ... nel ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] Sanfelice ai quali si devono più interventi in ville vesuviane. In altre parole, il F. adeguò le scelte compositive al tardobarocco che conforma buona parte delle grandi residenze vesuviane dove, peraltro, fu impegnato in più di una villa, come nel ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] .lasciò il servizio ducale ai primi di dicembre 1707 al più tardi, quando la corte del duca si sciolse in seguito all'avvertimento come grande contrappuntista e uno degli artefici del tardobarocco viennese. In Inghilterra ancora nella seconda metà ...
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FOGGINI, Giovanni Battista
Morena Costantini
Figlio di Agnolo e Isabella Sercetti, nacque a Firenze il 25 apr. 1652 (Baldinucci [1725-1730], 1975, p. 373; Lankheit, 1962, p. 268). Secondo la biografia [...] , XVIII (1974), ad Ind.; A. González-Palacios, Fogginerie, in Arte illustrata, VII (1974), 59, pp. 321-330; Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze. 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, pp. 27-32, 48-78, 326, 328, 344-377, 416, 443, 446-450 e ...
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FERRI, Ciro
Laura Falaschi
Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Trastevere, il 3 sett. 1633 da Clara Bonilla, romana, e Antonio Auriga "alias Ferri" (L. Falaschi, in Pascoli [1730], ed. crit. [...] del cardinale Rinaldo d'Este (M. Fagiolo dell'Arco-S. Carandini, L'effimero barocco, Roma 1977, I, pp. 308 s.; II, ibid. 1978, p. 121 1973, ad Ind.; Gli ultimi Medici a Firenze. Il tardobarocco a Firenze 1670-1743 (catal.), Detroit-Firenze 1974, ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] scuola napoletana che, ormai lontani dai caratteri del tardobarocco, appartenevano soltanto al "santuario del buon gusto e serio - che più chiaramente si evidenzia il passaggio dal barocco al sinfonismo classico.
Avendo esordito nell'opera seria, con ...
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VANVITELLI, Luigi
Tommaso Manfredi
VANVITELLI, Luigi. – Nacque a Napoli il 12 maggio 1700 dal pittore vedutista olandese Gaspar van Wittel (detto Vanvitelli) e da Anna Lorenzani, figlia del medaglista [...] la sua cerchia (catal., Caserta), a cura di C. De Seta, Napoli 2000 (in partic. G. Cantone, Juvarra e V.: l’architettura dal tardobarocco al neoclassicismo, pp. 46-52; E. Kieven, L. V. e Nicola Salvi a Roma, pp. 53-78; F. Mariano, V. nelle Marche ed ...
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DOLCI, Carlo
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio di Andrea e di Agnese Marinari, nacque a Firenze il 25 maggio 1616. La fonte principale per le notizie relative a questo pittore è la biografia scritta [...] in Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz, XVIII (1974), pp. 80 s.; G. Ewald, in Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, pp. 24-19; C. McCorquodale, Aspects of Florentine Baroque Painting, in ...
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GHERARDINI, Alessandro
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 16 nov. 1655 da Domenico, stipettaio, e da Lisabetta Socci. Il mestiere lo apprese in giovane età da Alessandro Rosi, un tardo epigono [...] di S. Marco a Firenze, II, Firenze 1990, pp. 245 s.; M. Visonà, C. Marcellini. Accademico "Spiantato" nella cultura fiorentina tardo-barocca, Pisa 1990, ad indicem; F. Carrara - M.P. Mannini, Lo spedale della Misericordia e Dolce di Prato, Signa 1993 ...
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SALVI, Nicola (Niccolò). – Nacque a Roma il 6 dicembre 1695 da Giuseppe Andrea e da Anna Barbara Fiori «nella parrocchia di S. Biagio della Pagnotta» (Luzi, 1905, p. 161). Un imprecisato «negozio» del [...] sus escaleras principales, in Storia dell’arte, LXXII (1991), pp. 199-252; J. Kowalczyk, Il ruolo di Roma nell’architettura polacca del tardobarocco, Varsavia-Roma 1996, pp. 16-18; Il Settecento e l’Ottocento, a cura di M. Fagiolo, Roma 1997, pp. 68 ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.