GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] 'iscrizione nel 1313 non era più in servizio. Anche questa opera tarda di G., smembrata già nel sec. 17°, si è conservata Firenze 1681, pp. 41-42 (rist. anast. a cura di P. Barocchi, I, Firenze 1974); G. Milanesi, Documenti per la storia dell'arte ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La ceramica
Laura Buccino
Fernando Gilotta
Filippo Giudice
Ettore M. De Juliis
Le importazioni vascolari e la nascita della produzione locale
di [...] (430-370 a.C.); Apulo Medio (370-340 a.C.); Apulo Tardo (340-300 a.C.). Va detto subito che la cronologia della ceramica una decorazione ricca ed esuberante, per questo detta “barocca”, che caratterizzerà la successiva fase tardoapula. In questa fase ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] di Letteree composizioni di diversi cui si unirono più tardi i sonetti L'Edipo di M. Golzio, i G. Spini, Alcuni appunti sui libertini italiani, ibid., pp. 117-124; Il romanzo barocco tra Italia e Francia, a cura di M. Colesanti, Roma 1980, pp. 32 ...
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Vedi SPERLONGA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SPERLONGA (v. vol. VII, p. 439 e S 1970, p. 751)
B. Andreae
A tre chilometri a SO dal promontorio di Amyclae, sulla quale è situata la cittadina di S., si [...] lavorazione di grande effetto, il cui pàthos barocco richiama immediatamente le sculture dell'Altare di nelle sembianze di una spaventosa piovra, bensì, come verrà descritta da poeti più tardi e, in diversi passi, da Ovidio (Met., VII, 64 s.; XIII, ...
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Tradizione
Alessandro Cavalli
Origine e storia del concetto
La parola tradizione deriva dal latino traditio. Nel diritto successorio romano, traditio indica la trasmissione di un bene, mobile o immobile, [...] ad esempio, l'opera di Mozart occupa una posizione strategica nella transizione tra la tradizione della musica tardo-barocca prodotta ed ascoltata nelle corti aristocratiche e la tradizione romantica, che troverà sostegno nel pubblico borghese delle ...
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La letteratura in Italia
Giulio Ferroni
Il tempo a venire
La letteratura non sfugge al crollo di modelli, schemi, certezze che si profila sull’orizzonte sociale e culturale del nuovo secolo. Non può [...] l’inarrivabile Beckett verso una abnorme superfetazione barocca, ma di un barocco legnoso e altezzoso, sfuggente verso la romanzi (romanzi non ‘storici’, ma di escavazione storica) del tardo Novecento, Sebastiano Vassalli (n. 1941) con La morte di ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Architettura e struttura fra tradizione e scienza della costruzione
Joël Sakarovitch
Architettura e struttura fra tradizione e scienza della costruzione
Il mondo dell'architettura [...] essa, stanca, almeno in parte, degli eccessi del Barocco e stimolata dalle recenti scoperte archeologiche, opera un ritorno avrebbe preso il nome di École Polytechnique un anno più tardi ‒ segnano l'atto di nascita della geometria descrittiva. Questa ...
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Vedi PERGAMO dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERGAMO (Περγαμον, Pergamum)
L. Laurenzi
A. Bisi
Capitale del regno degli Attalidi nell'Asia Minore, uno dei maggiori centri culturali ed artistici dell'ellenismo.
Fino [...] di Telefo, all'arrivo di Auge in Misia, seguita più tardi da Telefo, che non conosceva la madre, fino alla Ritornarono in quel tempo gli schemi di figure appoggiate scomparsi durante il barocco. Così è ad esempio l'Ermafrodito. Fra le copie di opere ...
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CONTARINI, Simone
Gino Benzoni
Nato il 27 ag. 1563 a Rubiana, nel Padovano, da Giambattista (1531-1563) di Simone e Marietta di Alessandro Gritti, il C. ebbe una sorella, Chiara, sposa a Girolamo Zane [...] Soranzo, tra l'autunno del 1621 e la tarda primavera del 1622, 10 è pure - rifiutata Sarpi tra Venezia e l'Europa, Torino 1979, pp. 216 s.; La civ. con. nell'età barocca, Firenze 1959, p. 274, Dispacci degli amb. ... Indice, Roma 1959, pp. 12, 63, 66 ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] oltre la fine del II sec. a. C., e quelle più tarde giungono almeno all'inizio del III sec. d. C. La quasi formale, viene meno; si affermano invece la frontalità, un gusto barocco per la decorazione massiccia (su un altare da Seia sono scolpiti ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.