GMÜND (o Schwäbisch Gmünd; A. T., 56-57)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Città del Württemberg (distretto di Jagst), in bella posizione, 321 m. s. m., con 20.438 abitanti nel 1925 (15 mila nel 1885), in [...] e a soffitto, è importante costruzione di stile romanico tedesco tardo, gravemente alterata da restauri nel secolo scorso: di pianta Grani, oltre a parecchie case d'abitazione in stile barocco o rococò, la maggior parte costruite da architetti della ...
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TESSIN
Axel Romdahl
. Famiglia di architetti svedesi operosi nei secoli XVII e XVIII. Nicodemus T. il Vecchio, nato a Stralsund nel 1615, morto a Stoccolma nel 1681, prese parte alle costruzioni promosse [...] Francia e l'Italia. Il suo stile eclettico segue nella struttura delle facciate gli edifici romani del tardo Rinascimento e del barocco, mentre si attiene nella decorazione degli interni all'architettura francese.
Dopo il suo ritorno a Stoccolma ebbe ...
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HILDEBRANDT, Johann Lukas von
Hans Tietze
Architetto, nato a Genova il 14 novembre 1668, morto a Vienna il 16 novembre 1745. Figlio di un capitano tedesco a servizio prima dei Genovesi, poi degl'imperiali, [...] acquistò attraverso le costruzioni militari le proprie cognizioni tecniche; nell'arte si ricollega al tardo stile barocco e dell'alta Italia, e particolarmente al Juvara. Nel 1696 si stabilì definitivamente a Vienna, ottenendo nel 1700 il titolo di ...
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ZICK, Januarius
Martin Weinberger
Pittore. Nato nel 1797 a Ehrenbreitstein presso Coblenza, vi morì nel 1797. Figlio del pittore Joannes Z. (1702-62) che lavorando a Würzburg vi aveva subito l'influenza [...] Questo naturalismo ebbe benefici risultati nei ritratti più tardi, mentre quelli giovanili sono caratterizzati da effetti figure conduce, non ostante il persistere dell'ordinamento generale barocco, ad un corretto disegno accademico, che s'ispira al ...
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HANN, Sebestyén (Sebastiano)
Tibor Gerewich
Orafo, nato nel 1644 a Löcse (ora Levoča), morto nel 1713 a Nagyszeben (ora Sibiu). È il più notevole orafo ungherese del '600. Sono celebri le sue brocche [...] con fiori e scene guerresche a sbalzo. Nelle sue forme e nelle decorazioni conserva ancora lo stile del tardo Rinascimento, mentre è movimentato e barocco nelle figure e nelle scene. Ha molte opere nel Museo nazionale e nel Museo di arte decorativa a ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] rilevanza del regno sono testimoniati anche dal fatto che, in epoca poco più tarda, il re Voccio - l'unico re norico di cui ci è stato Porolissense si avvertono le tendenze del «barocco norico» (altorilievo plastico, caratterizzato da ridondanti ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] del III sec. è il tempio A dello stesso largo Argentina.
4. La tarda Repubblica. - Nel II sec. a. C. i rapporti con la civiltà rilievo si richiama per la sua sovrabbondanza, per il suo "barocchismo" al gusto dell'età flavia, tanto che si è parlato ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] composito ionico-corinzio, di gusto che potrebbe dirsi barocco e che resterà tipico dell'arte romana. Ma particolarmente a. C. - 0
B = prima età imperiale 0-150 d. C.
C = tarda età imperiale = 150-350 d. C.
1. Crateri di bronzo. - I più antichi ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] Zoriâ, Gli scrittori italiani del '600 e gli slavi del sud, in Barocco in Italia e nei paesi slavi del sud, a cura di Vittore Branca v. Clelia Pighetti, L'influsso scientifico di Robert Boyle nel tardo '600 italiano, Milano 1988, ad vocem.
27. Cf. ...
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I Greci in Africa
Laura Buccino
Astrid Möller
Nicola Bonacasa
Giuseppina Alessandra Cellini
Lidiano Bacchielli
Anna Santucci
Ida Leggio
La presenza greca in africa in età arcaica
di Laura Buccino
La [...] mercante a Platea è databile nel 638 a.C.). A Rodi, dal tardo VIII e nel VII sec. a.C. è attestata l'attività di greco-romano, in RM, 77 (1970), pp. 72-109; Id., Fra barocco antico e moderno, in Studi di storia dell'arte in onore di Valerio Mariani, ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.