BORTOLONI, Mattia
Maria Angela Novelli
Nacque a San Bellino (Rovigo) nel 1696 (Zani). Apprese dal veronese Antonio Balestra "i primi fondamenti dell'arte" (Zanetti, 1733) e dovette acquistare ben presto [...] e spoglio, che anticipa quasi il gusto neoclassico del tardo Settecento per l'accentuazione del formalismo del Balestra e . Tiepolo, London 1962, p. 6; G. Griseri, in Mostra del barocco piemontese, catalogo, Torino 1963, II, pp. 91 s.; T. Pignatti, ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] sovrappone alla nozione di enallage (lat. tardo enallagen, gr. enallagē´ «cambiamento»), che , in modo altrettanto ampio, anche nella prosa (ad es. dello scrittore barocco Francesco Fulvio Frugoni, 14), nella lingua poetica (Clemente Rebora, 15), come ...
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Muratori, Lodovico Antonio
Mario Fubini
Al rinnovato interesse per la poesia di D., che si manifesta nei primi decenni del sec. XVIII coi giudizi, a tacer d'altri, del Gravina, del Conti, del Vico, [...] del suo gusto, conforme ai canoni tardo-rinascimentali e razionalistici, alla conseguente diffidenza per di G. Falco e F. Forti, Milano-Napoli 1964; M. Fubini, D. dal Barocco all'Arcadia, in " Terzo Programma " 4 (1965); ID., Le ‛ Osservazioni ' del ...
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AGOSTINI, Giovanni Antonio
Marco Chiarini
Pittore e intagliatore udinese, risulta attivo dal 1570 circa. Fu discepolo del pittore P. Amalteo, allievo del Pordenone. Nel 1593 sposò una figlia di D. Mazzocco, [...] cornice che racchiude dipinti - inclusa a sua volta in un ricco altare più tardo - nella parrocchiale di Cadunèa (1592), si passa a quelle più espanse e già di gusto barocco dell'altare in S. Osvaldo di Avausa. Questa tendenza si sviluppa ancor più ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] di canto a più voci, si chiamava organum o diafonia. Più tardi in Inghilterra nacque il gymel, un canto a due voci per terze seconda metà del secolo si attuò il passaggio dallo stile barocco a quello del classicismo viennese. Nell’ambito dello stile ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] a scomparti geometrici, secondo l’uso del tardo Quattrocento, che rielaborava gli schemi delle pitture Vasari, La vita di Michelangelo nelle redazioni del 1550 e 1568, a cura di P. Barocchi, 5 voll., Milano-Napoli 1962, I, p. 6.
4 Cadogan 2000, p. 162 ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] segnare un’inversione di tendenza: lo studio del barocco, in particolare in campo architettonico, porta a Fontainebleau con il Rosso, il Primaticcio, N. Dell’Abate e più tardi nel resto d’Europa, a partire dai Romanisti di Anversa fino ai ...
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Famiglia di architetti lombardi, attivi (secc. 16º e 17º) prevalentemente a Roma, che documentano il passaggio dal linguaggio tardo manierista al nuovo gusto barocco. Su Martino il Vecchio (Viggiù prima [...] e soprattutto a Roma dove, inserendo nel contesto del barocco romano la tradizione iconografica lombarda, progettò la cappella soprattutto a Roma, fu anche a Napoli, in Sicilia e più tardi a Venezia e in Lombardia. Tra le sue opere principali a Roma ...
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Scultore e medaglista (Montevarchi 1656 - Galatrona, Montevarchi, 1740). Dopo aver studiato disegno a Firenze, alla scuola della Galleria fondata dai Medici, nel 1678 fu inviato a Roma dal granduca per [...] , come l'altare in S. Maria di Carignano a Genova (1699). Lo stile di S. B. rivela la sua formazione tardo manieristica fiorentina nella estrema raffinatezza ed eleganza delle medaglie e nella ricerca di perfezione tecnica dei bronzi, nei quali si ...
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Santuario costituito da varie cappelle, dedicate a misteri della fede o a episodi del ciclo cristologico o mariano, e disposte in un itinerario tematico in spazi aperti, su un’altura. Il prototipo del [...] struttura furono realizzati a volte nell’arco di secoli, è dovuta soprattutto alla sensibilità teatrale del tardo Cinquecento e del Barocco. Le cappelle, realizzate con intento scenografico e con attenzione all’effetto prospettico, accolgono al loro ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.