BRUSASORCI (Brusasorzi), Domenico
Franco Barbieri
Nasce il 1516 circa a Verona da un Agostino pure pittore, ricordato dalle fonti, ma del quale nulla ci è pervenuto (per le origini della famiglia, cfr. [...] (Storie di s. Orsola) che accentuano una tardiva inclinazione a modi veronesiani, o nel ritratto di Bonuccio G. Schweikhart, Il trionfo di L. Emilio Paolo di D. B. ..., in Antichità viva, IX (1970), pp. 21-28; L. Franzoni, La gall. Bevilacqua, ...
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BONFINI (Bonfinius, de Bonfinis), Antonio
Gerhard Rill
Nacque a Patrignone (Ascoli Piceno) nel dicembre 1427 o nel 1434, da Francesco (o Pierfrancesco) di Achille, appartenente a una famiglia, locale, [...] definitivamente insieme al figlio Francesco a Buda (inizio del 1491). Nella tarda estate o nell'autunno del 1492 il B. presentò al re le ricostruzioni il B. ricerca il collegamento con l'antichità per quel che riguarda la popolazione (così ad ...
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CECCO di Pietro
Miklòs Boskovits
Pittore pisano attivo nella seconda metà del sec. XIV. Non si conoscono la data della sua nascita né le circostanze della sua formazione artistica; ma se il documento [...] di lavoro, Francesco di Neri da Volterra. Nei numeri più antichi del suo catalogo, un po' infiacchito dal disegno angoloso e didattica semplicità delle raffigurazioni che caratterizza tutta la sua tarda produzione. La sua pittura risulta, d'altra ...
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APPENDINI, Francesco Maria
Armando Pitassio
Nacque a Poirino (Torino) il 6 nov. 1769, e a Torino compì gli studi umanistici. Recatosi a Roma a 17 anni, vesti l'abito degli scolopi il 15 apr. 1787: ammesso [...] di Ragusa; frutto di ciò furono le Notizie storico-critiche sull'antichità, storia, letteratura dei Ragusei (2 voll., Ragusa, Martecchini, entusiasmo l'opera, nonostante la stanchezza dovuta alla sua tarda età e gli ostacoli dovuti, tra l'altro, alla ...
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CACCIANIGA, Francesco
Antonhy M. Clark
Figlio del pittore Paolo, nacque a Milano il 6 ag. 1700. Studiò con Pietro Giraldi, suo parente, che si era formato a Roma, e dal 1717 lavorò a Bologna, dove prese [...] da asini. Il quadro, ridipinto dal C. nella sua tarda età e regalato ai Borghese, è ora nella collezione 2024, 8 ott. 1752)chiedendo di essere impiegato come disegnatore per le Antichità di Ercolano.Nel 1765 era in loco la pala per l'oratorio della ...
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GIOVANNI di Martino da Fiesole
Andrea Franci
Non si conoscono i dati biografici di questo scultore originario di Fiesole, attivo tra Venezia e la Toscana nella prima metà del Quattrocento. La prima [...] Maria dell'Orto. Probabilmente l'opera più tarda della carriera di G., comunque realizzata nella seconda -68 e passim; H. Dell Wing, Un tabernacolo degno di nota a Firenze, in Antichità viva, VIII (1969), 2, pp. 52-64; G. Goldner, The tomb of Tommaso ...
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BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] mostra una certa acutezza, coni 1 e, ad esempio, quando sostiene l'origine tarda della vocalizzazione masoretica della Bibbia ebraica o quando rivendica l'antichità della lingua ebraica rispetto all'aramaico, riportando quest'ultimo ad Abramo (che è ...
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Storico dell'antichità italiano (Pavia 1927 - 2013); prof. univ. dal 1958, ha insegnato storia romana a Pisa, quindi a Pavia. Socio nazionale dei Lincei dal 1992. Si è occupato di storia romana tardo-repubblicana [...] storiografia. Tra le opere Appiano e la storia delle guerre civili (1956), le due raccolte di scritti Esercito e società nella tarda repubblica romana (1973; trad. ingl. 1976) e Del buon uso delle ricchezze (1988), Dionigi e la storia di Roma arcaica ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] da ricomporre il dialogo, caro a Michelangelo e al suo tempo, tra l’Antico e i moderni.
Al di là di un muretto e di un sottile secondo l’uso del tardo Quattrocento, che rielaborava gli schemi delle pitture romane antiche nella Domus Aurea e nella ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] omerica fu vastissima; di essa molto ci è giunto, per lo più conservato in tardi commenti bizantini che raccoglievano materiale più antico. Dal primo alessandrino, Zenodoto, derivarono Xenone ed Ellanico, i cosiddetti χωρίζοντες ("i separanti"), che ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...