MICHELE Arcangelo, santo
E. Federico
Arcangelo il cui nome, che in ebraico significa 'chi come Dio?' (Mīkā'el), è più volte esplicitamente citato nei libri vetero e neotestamentari e nei testi apocrifi [...] internazionale, Monte Sant'Angelo 1992", a cura di C. Carletti, G. Otranto, Bari 1994; S. Pricoco, Il pellegrinaggio cristiano nella tardaantichità e il santuario di San Michele sul Gargano, ivi, pp. 107-124; B. Martin-Hisard, Le culte de l'archange ...
Leggi Tutto
BIZANTINA, Arte
Red.
L'arte b. raggiunge la sua piena espressione in tempi che sono cronologicamente al di fuori dei limiti posti a questa Enciclopedia. Perciò l'arte b., per se stessa e nei suoi monumenti, [...] di notevoli dimensioni e di grande altezza d'arte in cui è raggiunta un'espressione formale non più tardo-antica, ma pienamente bizantina: ad esempio, una celebre testa-ritratto da Efeso, nel Kunsthistorisches Museum di Vienna (Eutropio ?); la ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANO I (Flavius Petrus Sabatius Iustinianus; Φλάβιος Πέτρος Cαββάτιος ᾿Ιουστινιάνος)
C. Bertelli
Imperatore romano; successe allo zio Giustino I. Regnò dal 527 al 565. Fu console nel 521, nel [...] che nell'iconografia e nei simboli politici e religiosi imperiali culminerà in G. II (v.).
Due interessanti monumenti della tardaantichità sono stati erroneamente attribuiti a G.: il mosaico nella navata destra di S. Apollinare Nuovo a Ravenna, con ...
Leggi Tutto
SATIRI E SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
P. E. Arias
La testimonianza più antica sui satiri e sui sileni ci è tramandata da Esiodo (fr. 198 ed. Rzach apud Strab., x, 471): "dicono... che dalla figlia di Foroneo [...] rappresentazione dei tipi silenici, sia nei rilievi marmorei del I sec. d. C. che anche nella tardaantichità.
Monumenti considerati. - Arìballoi, kòthon, anforette, crateri corinzî con danzatori panciuti: H. G. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931 ...
Leggi Tutto
HESTIA (῾Εστία, ῾Ιστία)
W. Fuchs
La dea greca del focolare e della casa. L'etimologia ne è ancora oscura, difficilmente si può mettere in rapporto con la Vesta romana (v.), sebbene questa abbia funzioni [...] solo vagamente all'autentica arte arcaistica del IV sec. a. C. e sembrano piuttosto sviluppi di epoca romana.
c) Nella tardaantichità: già nelle speculazioni filosofiche dell'età classica, specie in Platone, H. ha assunto una parte importante (P. M ...
Leggi Tutto
OSSO
V.H. Elbern
L'o. come materiale per la produzione di oggetti d'arte fu usato generalmente nel Medioevo come surrogato dell'avorio, materiale più raro, di più difficile reperibilità e quindi più [...] e spesso anche candeggiato.L'impiego in campo artistico dell'o. nel Medioevo risale direttamente alle tradizioni artigiane della TardaAntichità. Il repertorio più ricco e meglio conservato di lavori in o. si trova in ambito copto-egiziano, anche se ...
Leggi Tutto
TYCHE
J. Gy. Szilàgyi
La Sorte, tutto il bene e il male che accade a qualcuno o avviene senza la sua attiva partecipazione, per questo anche "destino", "caso", (all'opposto perciò di ϕύσις, ἀρετή, τέχνη). [...] In Italia e nelle province occidentali dell'Impero Romano la sua figura si confonde con quella della Fortuna; nella tardaantichità si dissolve a volte in una dea panteistica. Sappiamo anche della venerazione della T. di singole persone (ad esempio ...
Leggi Tutto
RIEGL, Alois
R. Bianchi Bandinelli
Storico dell'arte austriaco (Linz 14 gennaio 1858 - Vienna 17 giugno 1905). Nel gruppo di studiosi costituenti la "scuola di Vienna", insieme al coetaneo Wickhoff [...] conseguenza, di assoluto decadimento, viene oggi generalmente indicato col termine di Spätantike, tradotto in italiano con "tardaantichità" (ingl. late antiquity; manca un termine corrispondente francese), che il R. gli dette. Fondamentale, a questo ...
Leggi Tutto
ROTULO
G. Cavallo
Il r. costituì la forma normale di libro nel mondo antico, prima che, all'incirca tra i secc. 2° e 4°, venisse sempre più affiancato e poi definitivamente sostituito dal codice.Il [...] ), queste si dimostrano anch'esse di modesta portata.Il trionfo del codice come forma normale di libro, a partire dalla TardaAntichità, non determinò la totale scomparsa del r., il quale continuò a vivere nel Medioevo sia greco sia latino, pur se ...
Leggi Tutto
PISSIDE
V.H. Elbern
La denominazione della p. (gr. πυξίϚ; lat. pyxis 'vasetto o scatola di bosso', dal gr. πύξοϚ 'bosso') ha avuto in Occidente molteplici alternative, a seconda della varietà delle [...] in cristallo e in pietra dura. Alla molteplicità di forme e materiali corrisponde un uso diversificato. Nell'Antichità e nella TardaAntichità la p. venne spesso usata come contenitore di cosmetici e pertanto faceva parte del mundus muliebris, ma ...
Leggi Tutto
tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...