STEFANO III
Eugenio Susi
Nato in Sicilia "ex patre Olibo" (Le Liber pontificalis, p. 468) presumibilmente verso il 720, S. si trasferì ancora fanciullo a Roma venendo ben presto accolto da papa Gregorio [...] oscuri, Roma-Bari 1975, pp. 180-90; H. Geertman, More Veterum. Il Liber Pontificalis e gli edifici ecclesiastici di Roma nella TardaAntichità e nell'Alto Medioevo, Groningen 1975, pp. 2, 116, 123, 219; Storia della Chiesa, a cura di H. Jedin, IV ...
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SERGIO I, santo
Vera von Falkenhausen
Secondo il Liber pontificalis, unica fonte di informazioni su di lui, S. nacque a Palermo. Il padre Tiberio era di origine sira, della regione d'Antiochia; è probabile [...] . Le basiliche paleocristiane di Roma (Sec. IV-IX), IV, ivi 1976, pp. 243-66 (S. Susanna); L. Paroli, Ostia nella tardaantichità e nell'alto medioevo, in La storia economica di Roma nell'alto Medioevo alla luce dei recenti scavi archeologici, a cura ...
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Il saeculum: l’elefante nella stanza
Peter Brown
Ritornare alle lezioni tenute al Warburg Institute nel 1958 su Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo nel quarto secolo significa ritornare a una [...] era come un mondo fatto comparire dal nulla, che Alphons Augustinus Barb descrive nel suo The Survival of the Magical Arts, nella tardaantichità: «il cumulo, sincretistico e corrotto, dei rifiuti delle religioni morte o moribonde di tutto il mondo ...
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LANDOLFO Seniore
Paolo Chiesa
Con questo nome viene tradizionalmente chiamato l'autore di una Historia (o Chronica) nella quale, attraverso la presentazione delle vicende della Chiesa milanese dall'età [...] . 44-54, 99 s., 311-319; C. Alzati, Ambrosiana Ecclesia. Studi su la Chiesa milanese e l'ecumene cristiana fra tardaantichità e Medioevo, Milano 1993, pp. 187-206, 212-217, 221-253; C. Zey, Pref., in Arnulfus Mediolanensis, Liber gestorum recentium ...
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Romani antichi
Tommaso Gnoli
Con la spada e con le leggi alla conquista del mondo
Originati da una mescolanza di elementi latini, sabini ed etruschi, in poche centinaia di anni i Romani divennero i [...] di Romolo Augustolo da parte di Odoacre nel 476 – che gli storici moderni fanno finire la storia romana. La tardaantichità, periodo in cui l’antichità si sovrappone al Medioevo, si chiuse in Italia con la discesa dei Longobardi (568 d.C.), mentre in ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il computo del tempo storico
Paolo Delogu
Il computo del tempo storico
L’origine dei modi di computare il tempo storico in uso nell’età medievale e moderna va cercata [...] in uso solo tra i copti egiziani fino ai tempi moderni.
La datazione degli atti
Già si è detto che nella TardaAntichità e per gran parte del Medioevo gli atti delle autorità pubbliche (diplomi, leggi) e i documenti con valore legale (atti notarili ...
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SUFETULA (Sufetula)
N. Duval
Città romana della Byzacena, nell'odierna Tunisia, vicino all'attuale Sbeitia (provincia di Kasserine).
La storia della città romana è nota solo attraverso la documentazione [...] alle strade che conducono all'arco di Settimio Severo a N-O e a quello della tetrarchia a S-E.
Nella tardaantichità l'assetto urbano fu rimaneggiato; per esempio una fontana è stata costruita su una piattaforma che interrompe il decumano massimo ...
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La fine del mondo antico
Andrea Giardina
Nel 476 d.C. l’imperatore romano d’Occidente Romolo, detto già dai contemporanei, per la sua giovane età, Augustolo, il «piccolo Augusto», fu deposto e relegato [...] come un’epoca autonoma potrebbe, applicando una logica rigorosa, affermare che il mondo antico abbia esaurito la sua esistenza con l’inizio della tardaantichità. La fine potrebbe dunque essere datata, secondo le differenti opzioni, con l’epoca ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Bavari
Volker Bierbrauer
I bavari
Popolazione germanica, chiamata dalle fonti anche Baiuvari, che emerge come [...] , Corbinion e Rupert), trovarono dunque il terreno preparato. Le piccole comunità cristiane sopravvissute dalla TardaAntichità (Passau, Regensburg, Salisburgo, Augsburg) non ebbero alcun ruolo nel processo di cristianizzazione. Gruppi superstiti ...
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LANDOLFO Sagace
Paolo Chiesa
Con questo nome è noto l'autore di una compilazione storiografica elaborata con ogni probabilità nell'Italia meridionale nell'ultimo quarto del X secolo. Il titolo originario [...] ha comunque, sul piano letterario, il fatto che L. citi talvolta l'epitome di Valerio Massimo eseguita nella tardaantichità da Nepoziano, andata per il resto in gran parte perduta. Maggiore interesse ha invece il progetto complessivo dell'opera ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...