BEROALDO, Filippo, senior
Myron Gilmore
Nacque da nobile famiglia il 7 nov. 1453 in Bologna. La madre, Giovanna Casto, provvide alla sua educazione, essendo morto il padre quando il B. aveva soltanto [...] Romano per il "palazzo del tè" a Mantova.
Il B. dava così corso alla versione moralizzata di un mito della tardaantichità classica; tuttavia il suo manifesto proposito era di dare una spiegazione storica e filologica del testo. "Sed nos non tam ...
Leggi Tutto
LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] Wirklichkeit, II, Esslingen 1962, pp. 16-25; H. Geertman, More veterum. Il Liber pontificalis e gli edifici di Roma nella tardaantichità e nell'Alto Medioevo, Groningen 1975, pp. 37-70, 82-129; P. Llewellyn, Roma nei secoli oscuri, Roma-Bari 1975 ...
Leggi Tutto
PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] etico e poetico del dramma).
Non durò invece a lungo l’interesse, ereditato da Vitelli e Festa, per testi greci della tardaantichità, dopo l’edizione del commento di Proclo al Cratilo di Platone e l’impegno per l’edizione delle epistole di Gregorio ...
Leggi Tutto
DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] area bizantina (o latina) si alimentava di temi e motivi ch'eran stati correnti nelle scuole platoniche e neoplatoniche della tardaantichità.
Né D. ebbe alcuna familiarità con la medicina o la farmacopea araba, della quale non è traccia nel Sēfer ha ...
Leggi Tutto
LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] in Je vous écris d'un pays lointain (Milano 1971, premio Bagutta 1972), storie che provengono dai paesi lontani della tardaantichità e del futuro; proseguì con il romanzo La camicia bruciata (ibid. 1973, premio D'Annunzio) e con il racconto Tela ...
Leggi Tutto
CAPPARONI, Pietro
VV. Cappelletti-F. Di Trocchio
Nacque il 25 apr. 1868 a Roma, da Silverio, pittore dei palazzi apostolici, e da Luisa Aloisi, e qui si laureò nel '92 in medicina e chirurgia a pieni [...] in seguito -, poiché "tra tutte le cognizioni mediche trasmesse alla scuola di Salerno dal primo periodo della tardaantichità, questa teoria dei quattro umori conteneva implicite conseguenze filosofiche, e fu, infatti, sviluppata sempre più dagli ...
Leggi Tutto
LANDOLFO Seniore
Paolo Chiesa
Con questo nome viene tradizionalmente chiamato l'autore di una Historia (o Chronica) nella quale, attraverso la presentazione delle vicende della Chiesa milanese dall'età [...] . 44-54, 99 s., 311-319; C. Alzati, Ambrosiana Ecclesia. Studi su la Chiesa milanese e l'ecumene cristiana fra tardaantichità e Medioevo, Milano 1993, pp. 187-206, 212-217, 221-253; C. Zey, Pref., in Arnulfus Mediolanensis, Liber gestorum recentium ...
Leggi Tutto
GIRALDI, Lilio Gregorio
Simona Foà
Nacque a Ferrara il 13 giugno 1479 da Giraldo e da una tale Santa. Oltre al G., ebbero come altri figli Giovanni Antonio, che il G. ricorderà nell'Epistola in qua [...] Giovanni Boccaccio. In esso il G., superando l'interpretazione allegorica dei miti che tanta fortuna aveva conosciuto nella tardaantichità e nel Medioevo, abbraccia la teoria evemeristica, secondo la quale gli dei pagani furono uomini che per aver ...
Leggi Tutto
LEONE II, papa, santo
Eugenio Susi
Eletto nel gennaio del 681, Leone, figlio di Paolo, fu consacrato pontefice soltanto diciotto mesi più tardi, quando l'imperatore bizantino Costantino IV Pogonato [...] , Spoleto 1975, p. 69; H. Geertman, More veterum. Il Liber pontificalis e gli edifici ecclesiastici di Roma nella tardaantichità e nell'Alto Medioevo, Groningen 1975, p. 162; G. Kreuzer, Die Honoriusfrage im Mittelalter und in der Neuzeit, Stuttgart ...
Leggi Tutto
GIROLAMO da Siena
Franco Pignatti
Il documento che ci consente di risalire all'anno di nascita di G. è un'ordinanza del padre generale dell'Ordine agostiniano con la quale, in data 3 ott. 1357, G. veniva [...] dalla scolastica, sia l'approccio diretto ai suoi testi (salvo quelli più comuni e circolati in maniera ininterrotta dalla tardaantichità, come il De civitate Dei, le Confessioni, i Sermoni, il Commento al Vangelo di s. Giovanni), che maturò nella ...
Leggi Tutto
tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...