CARINZIA
W. Deuer
(ted. Kärnten; Carantanum, Carinthia nei docc. medievali)
Regione dell'Austria con capoluogo a Klagenfurt, confinante a N con la catena degli Alti Tauri e con le Alpi Carinziane, a [...] alpini; a differenza di quanto accadde nel vicino Tirolo, in C. non è finora provata alcuna continuità culturale tra la TardaAntichità e l'Alto Medioevo. Il principato degli Slavi carantani - dai confini in parte incerti e con il centro principale a ...
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NONANTOLA
G. Zanichelli
Centro dell'Emilia-Romagna, posto a km 10 a N-E di Modena, sulla riva destra del Panaro, il cui toponimo deriva dalla centuriazione romana.L'insediamento, sorto come colonia [...] romana, decadde nella TardaAntichità a causa delle esondazioni del fiume, che ridussero a palude il terreno circostante; nel tempo, una fitta boscaglia ricoprì il territorio, che i Longobardi acquisirono solo con Liutprando (712-744). Nel 751 ...
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CAGLIARI
R. Serra
(lat. Carales, Karales, Karali, Castrum Caralis)
Città della Sardegna meridionale, capoluogo della regione, posta al centro del golfo omonimo.Menzionata da Pausania (Periégesis, X, [...] periodo tardoromano al medioevo: problemi archeologici e prospettive di ricerca, ivi, pp. 203-211; id., Le città sarde tra tardaantichità e medioevo: uno studio appena iniziato, in L'Africa romana, "Atti del V Convegno di studio, Sassari 1987", a ...
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CHIESA
G. Arnaldi
Quando Gesù (Mt. 16, 18) disse a Simone figlio di Giona: "Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam", dichiarò solennemente [...] è prevalso nell'uso il termine di basiliche (v.), hanno subìto in seguito.Ereditando la forma 'basilica' dalla TardaAntichità come modello consolidato e diversificato di c.-edificio, il Medioevo che, per convenzione, si fa principiare con il sec ...
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ZODIACO
M. Bussagli
Il termine deriva, attraverso il lat. zodiacus, dal gr. zodiakós, derivato a sua volta da zódion, diminutivo di zóon (animale). Zódion significa letteralmente 'animaletto', ma anche [...] come il Tetrábiblos, furono consegnate definitivamente alla cultura greco-romana. La riprova è che non esiste autore della TardaAntichità, che si sia occupato, sia pure marginalmente, di astrologia o astronomia, che non abbia citato Tolomeo (Boll ...
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BRESSANONE
M. E. Savi
(ted. Brixen; Pressena, Prihsna, Brixina nei docc. medievali)
Città dell'Alto Adige sviluppatasi in epoca medievale presso la confluenza dell'Isarco e del Rienza, nell'area dello [...] sperone di Stufels.Quest'area era abitata fin dal sec. 6° a.C. e, nonostante gli itinerari della TardaAntichità non menzionino qui alcun insediamento, anche in epoca romana il sito dovette avere una posizione di rilievo nella valle dell'Isarco, come ...
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SULMONA
I. Carlettini
(lat. Sulmo; Solmona nei docc. medievali)
Città dell'Abruzzo (prov. Aquila), collocata su un pianoro al margine meridionale della valle Peligna, in uno snodo vitale delle comunicazioni [...] Michele in Abruzzo e Molise dalle origini all'Altomedioevo, in Culto e insediamenti micaelici nell'Italia meridionale fra tardaantichità e Medioevo, "Atti del Convegno internazionale, Monte Sant'Angelo 1992", Bari 1994, pp. 507-551; F. Bologna, La ...
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TARRAGONA
J. Camps i Sòria
(lat. Tarraco; arabo Ṭarraqūna; Terrachona, Tarracona nei docc. medievali)
Città della Spagna, in Catalogna meridionale, capoluogo della omonima provincia, collocata lungo [...] e vicino al paese di Constantí si trova il complesso di Centcelles, uno dei monumenti più importanti della TardaAntichità nel Mediterraneo occidentale, la cui sala trasformata in mausoleo, forse dedicata all'imperatore Costante (assassinato nel 350 ...
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MAITANI, Lorenzo
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo architetto nativo di Siena, figlio di Vitale di Lorenzo soprannominato Matano, maestro di pietra e di legname, e di donna [...] 1997, pp. 67-82; V. Franchetti Pardo, Il duomo di Orvieto: un "fuori scala" medievale, in Città, architetture, maestranze tra tardaantichità ed età moderna, Milano 2001, pp. 157 s. n. 2; A. Franci, Guido Farnese, Ramo di Paganello e il capitello ...
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Almandino
V. Bierbrauer
L'a., denominato così dalla città di Alabanda (od. Arabhisar) nella Turchia sudoccidentale, è la pietra dura più frequentemente adoperata nella TardaAntichità e nell'Alto Medioevo. [...] . Alcune cifre possono chiarire questo fenomeno per quanto riguarda le opere a cloisonné, di gran lunga le più pregiate nella TardaAntichità e nell'Alto Medioevo; per la c.d. corazza di Teodorico (già al Mus. Naz. di Ravenna) sono stati necessari ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...