GNOSTICHE, Gemme
A. A. Barb
Classe di gemme ellenistico-romane così denominate dagli archeologi per gli elementi dottrinari che sono stati riconosciuti nelle loro iscrizioni. Sono pietre che generalmente [...] su queste pietre accreditarono il nome di "gemme gnostiche". Ma lo studio del numero sempre crescente di papiri magici tardo-antichi rinvenuti in Egitto ha dimostrato l'intimo rapporto tra questi intagli e le idee e le pratiche magiche dell'epoca ...
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COTTON, Genesi di
M.V. Marini Clarelli
È così denominato dal bibliofilo inglese Robert Cotton, che lo acquisì prima del 1617, il codice Cott. Otho B.VI della British Library di Londra, che raccoglie [...] sui problemi alessandrini a proposito delle miniature cottoniane e della pittura, in id., Studi di storia dell'arte sulla tardaantichità e sull'alto medioevo, Roma 1963, pp. 146-161; K. Weitzmann, Zur Frage des Einflusses jüdischer Bilderquellen auf ...
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CIMITILE
L. Pani Ermini
Centro della Campania in prov. di Napoli, a meno di km. 1 da Nola, la cui origine e il cui nome sono legati alla presenza nel suburbio dell'antica città romana di una vasta area [...] pp. 94-102; G. Cantino Wataghin, L. Pani Ermini, Santuari martiriali e centri di pellegrinaggio in Italia fra TardaAntichità e Alto Medioevo, in Peregrinatio, "12. internationaler Kongress für christliche Archäologie, Bonn 1991" (in corso di stampa ...
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PANDORA (Πανδώρα)
E. Simon
La prima donna mortale, l'"Eva" della mitologia greca, consorte del titano Epimeteo (Hesiod., Theog., 513; Op., 84 ss.) e madre di Pyrrha (Hyg., Fab., 142; Apollod., 1, 46); [...] dietro ad esso un senso più recondito e lo trovarono negli autori della tardaantichità, che interpretavano anch'essi razionalisticamente le leggende antiche. Secondo queste speculazioni P. sarebbe realmente la madre terra, "colei che dà tutto ...
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VENTI (ἄνεμοι)
H. Sichtermann
Pur divinizzati dai Greci fin dai primi tempi, i V. conservarono sempre le loro caratteristiche di forze della natura e, di conseguenza, non arrivarono mai ad essere completamente [...] 6 e secondo la graduazione della rosa dei v. possono essere citati quattro, otto o financo 32 nomi di v. (scrittori latini della tardaantichità). Nei rilievi della Torre dei Venti di Atene (v.) compaiono, oltre ai 4 v. omerici, Skiros come v. di N-O ...
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CACCIA
L. Vlad Borrelli
Anteriore alla coltivazione dei campi, la c. fu una delle prime attività dell'uomo per il proprio sostentamento (v. anche venatio). Essa ispirò pertanto le prime composizioni [...] Gulfi nel museo di Siracusa e dall'assunzione di questi motivi da parte della stessa arte cristiana. Già al limite dell'età tardo-antica, nel Palazzo di Teodorico in Ravenna (VI sec. d. C.) incontriamo ancora un pavimento a mosaico con scene di c. (G ...
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QUEDLINBURG
J. Terhalle
(Quidiligonburch, Quintilingaburg nei docc. medievali)
Città della Germania, nel Land di Sassonia-Anhalt, situata all'estremità settentrionale collinosa dello Harz (v.), sulla [...] . 168), provvista di una singolare decorazione in stucco. L'ornamentazione architettonica di grande qualità, con reminiscenze della TardaAntichità, articola la superficie della parete con colonne, archi a pieno centro e nicchie (Schubert, 1992, p. 5 ...
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SUFETULA (Sufetula)
N. Duval
Città romana della Byzacena, nell'odierna Tunisia, vicino all'attuale Sbeitia (provincia di Kasserine).
La storia della città romana è nota solo attraverso la documentazione [...] alle strade che conducono all'arco di Settimio Severo a N-O e a quello della tetrarchia a S-E.
Nella tardaantichità l'assetto urbano fu rimaneggiato; per esempio una fontana è stata costruita su una piattaforma che interrompe il decumano massimo ...
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RELIQUIARÎ
J. Kollwitz
Nell'anno 356 i resti di S. Timoteo vennero trasportati a Costantinopoli e tumulati sotto l'altare della chiesa degli Apostoli (Chron. pasc., Ol. 24, 1); segue nell'anno successivo, [...] ; lo stile corrisponde a quello dell'età di Ambrogio (anche se al momento della riapertura, quando gli studî sulla tardaantichità erano appena agli inizî, lo stile apparve in assoluto contrasto col concetto di "decadenza" che allora copriva tutta ...
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ARMARIUM
L. Speciale
Dal lat. classico arma, indica un ripostiglio o più spesso una nicchia ricavata in una parete per custodirvi armi, strumenti e più tardi libri; dall'Alto Medioevo l'a. designa generalmente [...] 'a., penetrarono anche nei monasteri le forme e gli ambienti dello studium universitario e con essi la cultura della città.
Bibl.:
TardaAntichità. - A. Mau, s.v. Armarium, in Pauly-Wissowa, II, 1, 1895, coll. 1176-1177; E. Bickel, s.v. Armarium, in ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...