(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] la descrizione nelle Metamorfosi di Ovidio e l'episodio finale del 4° libro delle Georgiche di Virgilio.
L'arte della tardaantichità ha prediletto il motivo di Orfeo che ammansisce le fiere (noto fin dal 1° sec., ma diffuso specialmente fra il ...
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L’arte fiorita in Germania, e in parte in Lombardia, sotto l’egida degli imperatori sassoni fino all’anno Mille circa. Sostanzialmente legata alla riforma monastica del 10°-11° sec. e all’esaltazione dell’idea [...] imperiale, riprende temi che il primo Medioevo aveva tentato di mutuare dalla tardaantichità e da Bisanzio, e sottomette gli apporti del passato e del presente a un’impostazione unitaria, a una forma plastica e monumentale. Nella scrittura, così ...
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Detto di lettera dell’alfabeto scritta o stampata nella forma ordinaria, in contrapposizione alla lettera grande o maiuscola.
Nella scrittura latina, per molti secoli rimasta di impianto maiuscolo sia [...] nell’uso agli uffici dell’amministrazione romana, sono all’origine di quasi tutti i tipi di scrittura latina adoperati in Europa nella tardaantichità e nell’Alto Medioevo.
La m. assume con l’inizio del 6° sec. una sua tipizzazione, cui si dà il nome ...
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Storico dell'arte austriaco naturalizzato britannico (Vienna 1909 - Londra 2001). Studiò con J. Schlosser. Dal 1936 si trasferì a Londra al Warburg Institute, che diresse dal 1959 al 1974. Insegnò storia [...] nelle univ. di Oxford, Londra, Cambridge e alla Harvard University. Dedicò numerosi studî all'arte della tardaantichità e del Rinascimento, dibattendo vivamente i problemi teorici dell'esperienza artistica con particolare riferimento alla psicologia ...
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Salamina (gr. Σαλαμίς o Σαλαμίνη) di Cipro Città greca sulla costa orientale dell’isola di Cipro, fondata secondo la leggenda da Teucro. Colonizzata da stirpi elleniche dalla fine del 2° millennio a.C., [...] ellenistica; il teatro augusteo; un ginnasio ellenistico, parzialmente trasformato in edificio termale riccamente decorato nella tardaantichità. Notevoli i resti degli edifici bizantini, fra i quali due basiliche. La vasta necropoli ha rivelato ...
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Latinista francese (n. Orléans 1912 - m. 1980); prof. nell'univ. di Bordeaux (1941-44), poi (1944-52) a Parigi, quindi (dal 1952) al Collège de France; dal 1965 membro dell'Institut (Académie des inscriptions [...] et belles-lettres). Si è occupato soprattutto della letteratura della tardaantichità e dell'inizio del Medioevo (Boèce et l'école d'Alexandrie, 1936; Études sur les commentaires de la Consolation de Boèce, 1939; Les lettres grecques en Occident de ...
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Storico dell'arte (Vienna 1902 - ivi 1988). Studiò con A. Riegl a Vienna e poi a Berlino con A. Goldschmidt, M. Dvořák, J. Schlosser e A. Löwy. Docente di storia dell'arte a Heidelberg (1933), nel 1936 [...] 1972 diresse l'Institut für Kunstgeschichte di Vienna. Autore di studî sulla tardaantichità, sulla pittura medievale (specialmente sulla miniatura), sulla pittura del tardo Medioevo in Francia e in Fiandra, ha sentito in maniera vivissima i problemi ...
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Lettera o epigrafe con la quale l’autore o l’editore offre un libro; in genere segue il frontespizio e precede il testo. In forma di figurazioni le d. sono frequenti nei manoscritti miniati, e hanno un’importanza [...] con una certa ampiezza nei codici medievali, non è improbabile che si rifacciano a un uso già vivo nella tardaantichità. Per lo storico hanno uno speciale interesse in quanto spesso riproducono aspetti del cerimoniale, del costume e le stesse ...
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Benedettino (n. dopo 841 - m. 908 circa) nell'abbazia di S. Germano di Auxerre, ne diresse la scuola (876 circa), e passò poi a insegnare a Reims e Parigi; può considerarsi uno dei maggiori rappresentanti [...] . Il suo insegnamento, e la sua produzione letteraria, sono strettamente legati al commento di grammatici della tardaantichità (Donato, Prisciano, Foca, Eutiche) e di scrittori latini (Giovenale, Prudenzio, Sedulio e Disticha Catonis). Di notevole ...
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Nome di due scrittori greci (spesso, e già nella tardaantichità, confusi in una sola persona): 1. Poeta didascalico di Còrico in Cilicia (sec. 2º d. C.), autore di un poema, La pesca (῾Αλιευτικά, Halieutica) [...] in 5 libri, in esametri, dedicato a Marco Aurelio e Commodo, in lingua e versi eleganti, e con stile ricercato. 2. Poeta didascalico di Apamea in Siria (sec. 3º d. C.), autore di un poema La caccia (Κυνηγετικά, ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...