SELINUNTE
Giorgio Gullini
(XXXI, p. 324)
L'insediamento sulla costa sud-occidentale della Sicilia, tra Capo Granitola e Capo S. Marco, è noto soprattutto per i resti monumentali della colonia greca, [...] più un grande centro catalizzatore e produttore di cultura, ma pur sempre a notevole livello economico e organizzativo.
La tardaantichità vede raggrupparsi gli abitanti delle ville-fattoria in alcuni vici che costituiscono le presenze insediative ...
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Repubblica autonoma sovietica [sigla: ADSSR), costituita il 20 gennaio 1921 con decreto del comitato esecutivo di Mosca; comprende tutto il territorio dell'antica provincia zarista del Daghestan, che fu [...] quella del Samur. Capitale è la città di Machač-Kala, antica Petrovsk.
Il Daghestan ("Paese della Montagna" o anche "Paese dei montanari detti Lesghi o Lesghini, termine usato sino dalla più tardaantichità, e che Erodoto ricorda nel V secolo a. C., ...
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(App. II, I, p. 124)
Archeologo e storico ungherese, nato a Pomàz (Budapest) il 27 agosto 1895, morto a Princeton, USA, il 12 febbraio 1981. Formatosi presso il Museo Nazionale ungherese (1919-23), dopo [...] religioni costituiscono altrettanti aspetti della sua ricerca, volta alle fasi estreme della storia di Roma (le origini e il tardoantico) e a momenti o figure centrali che riassumano o prefigurino questi due estremi, come per es. Cesare. Non minore ...
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Nell'oltretomba dei Greci, degli Etruschi e dei Romani, C. è il vecchio e stizzoso nocchiero che traghetta le anime dall'una all'altra riva dell'Acheronte. Il suo nome allude al fiammeggiar degli occhi [...] versi di Virgilio, Aen., VI, 299 segg.
Nella tardaantichità, C. appare di frequente come il simbolo stesso della , p. 308 segg.; C. Pascal, Le credenze d'oltretomba nelle opere lett. dell'antich. class., 2ª ed., I, Milano 1927, p. 44 segg.; II, p. ...
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Filologo classico tedesco, nato a Gaschwitz (Sassonia) il 6 agosto 1910, morto a Denzlingen (Baden) il 19 novembre 1981. Ha studiato presso il Philologisches Seminar di Lipsia, ove fu allievo di F. Klingner. [...] del Somnium Scipionis (1976).
Ulteriore campo di indagine di B. sono stati la tardaantichità e, in generale, i meccanismi di trasmissione del sapere antico alla cultura occidentale. A tal riguardo ricordiamo gli studi su Boezio, il saggio sulla ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] il 1453, con gli esuli bizantini, creò una nuova atmosfera, attraversata da forti spinte verso il mondo della tardaantichità, quando si infittirono gli incontri con un Oriente ‘mistico e magico’. Ermetismo, occultismo, magia, teurgia, astrologia ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] (cioè minuscola corsiva, dove le numerose legature determinano rilevanti mutamenti nella morfologia delle lettere) passano dalla tardaantichità all’Alto Medioevo, periodo in cui le diverse regioni europee, dove la diffusione dello scritto si era ...
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tardoantico Periodo della storia antica compreso all’incirca tra l’età dell’imperatore Commodo (180-192 d.C.) e il 7° sec., ben definibile sul piano delle manifestazioni della cultura, della società, della [...] parte degli storici dell’arte: A. Riegl e altri esponenti della ‘scuola viennese’ valorizzarono l’arte della tardaantichità, intendendola non più come deterioramento dell’esperienza classica, ma come una nuova forma artistica. Dopo la Seconda guerra ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] 7° sec., Berlino, Gemäldegalerie).
Alla tecnica a traforo si unisce la decorazione con pietre policrome: caratteristica della tardaantichità, originata forse in Oriente, si diffuse, attraverso i popoli barbarici, fino nel Nord della Germania, quindi ...
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Periodo dell’arte medievale compreso tra l’11° e il 12° sec., che coincise con i cambiamenti economici, politici e culturali dell’Europa occidentale.
Cenni storici
L’arte r. è considerata come un insieme [...] . Sono sensibili i rapporti tra questa architettura e quella di Como (S. Fedele), che sottintendono un’ispirazione alla tardaantichità. Un forte purismo monastico domina altre fabbriche tedesche (Quedlimburg, San Gottardo a Hildesheim, S. Giacomo a ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...