La pubblicazione degli atti della Prima Conferenza Italiana di Archeologia Medievale, tenutasi nel 1995 e dedicata agli scavi medievali in Italia nel biennio 1994-95, consente di fotografare gli indirizzi [...] di E. De Minicis, Roma 2001.
Le chiese rurali tra vii e viii secolo in Italia settentrionale, 8° Seminario sul tardoantico e l'alto medioevo in Italia settentrionale, Garda 2000, a cura di G.P. Brogiolo, Mantova 2001.
E. Hubert, L'"incastellamento ...
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OMAYYADI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ernst KUHNEL
. Forma europeizzata del nome arabo Banū Umayyah "i figli (discendenti) di Umayyah" (che è l'eponimo di una delle principali famiglie della tribù dei [...] come tale penetrò anche nell'architettura romanica dei paesi vicini. Dal capitello a foglie d'acanto della tardaantichità venne derivato un nuovo tipo che dalla forma vegetale condusse all'arabesco; così la decorazione parietale ancora naturalistica ...
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(V, p. 169; App. II, I, p. 296; III, I, p. 165; IV, I, p. 185)
Se l'intensa attività di ricerca degli ultimi decenni ha permesso di ricostruire in varie sintesi il quadro generale dei processi storici [...] di Panteno, nel 2° sec. d.C., fu costruito un lungo portico a botteghe, ristrutturato e ampliato nella tardaantichità. Nuove strutture tardoantiche sono state scavate sulle pendici dell'Areopago; la più articolata è una grande casa, decorata da ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] da Alarico nel 409. In quella stessa epoca, Claudiano invitava i sapienti etruschi e gli aruspici (che sono in questa tardaantichità detti più spesso "matematici") a indagare coi loro riti le cause delle presenti calamità. E ancora nel sec. VI sotto ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] poetica, sulla poesia e le sue specie, segnatamente la poesia tragica: opera che poco sembra sia stata conosciuta nella tardaantichità (ma, certo, nota ad Orazio), mentre nel Rinascimento e nell'età moderna ha acquistato una grande importanza nelle ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] perché opera di artisti occidentali. Tecniche diverse da quelle classiche usuali passarono all'oreficeria medievale dalla tardaantichità: quella dello straforo, che ritaglia gli ornamenti nel metallo, comune nell'Oriente cristiano (ne è esempio ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] elevate, come il parsismo e il giudaismo, erano fin dalla loro origine prive di immagini: un fatto che destò molta sorpresa nella tardaantichità. Come i profeti infierirono contro le immagini divine delle religioni circostanti, così i filosofi dell ...
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IUGOSLAVIA (XX, p. 15; App. I, p. 767; II, 11, p. 125; III, 1, p. 936)
Giorgio Valussi - Pio Nodari
Marco Dogo
Predrag Matvejevic
Sergio Rinaldi Tufi
Miodrag B. Protic
La Repubblica socialista federativa [...] ) ne appaiono permeate in maggior misura. Interessanti alcuni singoli monumenti, come l'edicola funeraria di Sempeter. Nella tardaantichità si ha un periodo di notevole fioritura, con la presenza della corte imperiale a Sirmium (qui vengono prodotti ...
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RIFORMA (ted. e ingl. Reformation)
Alberto Pincherle
Questo termine, che ha finito con acquistare larga varietà di accezioni, viene generalmente applicato a innovazioni o mutamenti profondi nella vita [...] ", nel regno messianico: secolo d'oro alla fine, non già all'inizio, dei tempi. Ma anche nella cultura della tardaantichità si veniva diffondendo, connessa con alcuni culti misterici, con le dottrine astrologiche, con la filosofia stoica, l'idea che ...
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PLAUTO (Plautus)
Giorgio Pasquali
Il maggiore dei commediografi latini. Della vita di P., se non teniamo conto, com'è doveroso, di vicende evidentemente leggendarie, sappiamo ben poco. Tutte le notizie [...] notevolissime, non meccaniche, ma si accordano poi in corruttele anche meccaniche. Esse derivano da un'edizione commerciale della tardaantichità, sfigurata già da errori. Che questa derivi a sua volta da un'edizione dell'illustre filologo della fine ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...