Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Ferro, vede la massima fioritura dell’edilizia nuragica. La fase più tarda si prolunga fino agli inizi della dominazione romana.
La nozione geografica di Italia, nella più antica tradizione classica, è sottoposta a oscillazioni. Alla fine del 6° sec ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] riflessi se ne colgono in tutta la tradizione erudita antica, che largamente ne dipende. Attorno a essa si quadrivio (l'opera fu largamente usata anche in epoca tarda); scritti specifici sui singoli argomenti seguivano questa enciclopedia. Di ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] ebbe e non volle avere niente di comune con la realtà e la presupposta oggettività. Perciò il ritratto, già svalutato dalla tardaantichità, il modello come viene concepito da noi, non ebbe alcun senso per il gotico schietto, come non ne aveva per l ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] e grecoromana. I ventidue libri De civitate Dei affondano, sì, le radici, non nel medioevo non ancora venuto, ma nella tardaantichità come sostenne il Troeltsch; ma essi recano in sé un'immagine di vita terrena, sociale e statale, tutta diretta da ...
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LAZIO (XX, p. 681; App. II, 11, p. 170; III, 1, p. 971)
Paolo Migliorini
Mario Torelli
Popolazione. - Secondo il censimento demografico del 1971, la popolazione residente nel L. assomma a 4.702.093 [...] ; singoli monumenti degni di menzione sono il grande tempio etrusco-romano e la sontuosa domus tardo-repubblicana di Vulci, una domus tardo-antica di Gravisca, l'area forense, un singolare edificio di culto etrusco-romano e le case repubblicane ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] dentati e archi a sesto ribassato. Si costituirono gradatamente nuove forme regionali di capitelli, sviluppi di prototipi della tardaantichità o dell'arte sassanide. Le cupole si elevarono di consueto su peducci e nicchie angolari, in territorio ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] e della C. imperniata sulla verità dottrinale. La natura dei grandi conflitti vissuti dai cristiani nella tardaantichità li aveva indotti a esprimere la fede e a renderla riconoscibile e comunicabile soprattutto mediante elaborazioni concettuali ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] correnti minori, che tennero con varia fortuna il campo della dottrina dell'arte in tutto il periodo della tardaantichità. Aristotele aveva, in certo senso, difeso l'arte contro Platone riconoscendole un valore intellettivo: e gli stoici, basandosi ...
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UMBRIA
Alberto Melelli
Alessandra Manfredini
Dorica Manconi
Maria Rita Silvestrelli
Paola dell'Acqua
(XXXIV, p. 654; App. II, II, p. 1057; III, II, p. 1010; IV, III, p. 715)
Popolazione e assetto [...] Umbria Marche, Roma-Bari 1980; D. Manconi, M.A. Tomei, M. Verzar, La situazione in Umbria dal III a.C. alla tardaantichità, in AA.VV., Società romana e produzione schiavistica. L'Italia: insediamenti e forme economiche, 1, Bari 1981, pp. 371-406; M ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] proprio delle realtà studiate dalla metafisica nei confronti di quelle studiate dalla fisica. Già presente nella tardaantichità, questa interpretazione, che trasforma il titolo del libro aristotelico nel nome comune della scienza in esso ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...