MAITANI, Lorenzo
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo architetto nativo di Siena, figlio di Vitale di Lorenzo soprannominato Matano, maestro di pietra e di legname, e di donna [...] 1997, pp. 67-82; V. Franchetti Pardo, Il duomo di Orvieto: un "fuori scala" medievale, in Città, architetture, maestranze tra tardaantichità ed età moderna, Milano 2001, pp. 157 s. n. 2; A. Franci, Guido Farnese, Ramo di Paganello e il capitello ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli ebrei nel Medioevo centrale
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla vita e alla cultura ebraica dei secoli XI-XII [...] , che malgrado l’ideologia antiebraica delle autorità ecclesiastiche, l’ebraismo seguita ad esercitare, come già nella tardaantichità, un fascino ambivalente sui cristiani, specie nei settori meno infimi della popolazione. Alcune notizie su tali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni che precedono la peste del 1348 si osserva in gran parte d’Europa un aumento [...] Il legame tra medico e paziente non si gioca però solo a livello individuale, ma, come e più che nella tardaAntichità, i medici possono essere ingaggiati con contratti di diverso tipo dalle città o dalle comunità rurali, monastiche, o dagli eserciti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La retorica nelle universita
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’università è una delle “invenzioni” più durature che [...] articolate come oggi in facoltà (al massimo quattro, non sempre compresenti): Arti, cioè Arti liberali (che fin dalla tardaantichità erano alla base di ogni formazione letteraria e scientifica), Diritto canonico (e, finché non fu vietato dal papa ...
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BEROALDO, Filippo, senior
Myron Gilmore
Nacque da nobile famiglia il 7 nov. 1453 in Bologna. La madre, Giovanna Casto, provvide alla sua educazione, essendo morto il padre quando il B. aveva soltanto [...] Romano per il "palazzo del tè" a Mantova.
Il B. dava così corso alla versione moralizzata di un mito della tardaantichità classica; tuttavia il suo manifesto proposito era di dare una spiegazione storica e filologica del testo. "Sed nos non tam ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il diritto romano e la compilazione giustinianea
Lucio De Giovanni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il diritto romano non ha avuto caratteri [...] ’oscurità delle norme, i dubbi sull’autenticità dei testi costituiscono questioni assai rilevanti per tutto il principato fino alla tardaantichità; nel IV secolo, lo storico Ammiano Marcellino e un anonimo autore che scrive il De rebus bellicis si ...
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essenza
La realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come la forma generale, l’universale natura delle singole cose appartenenti allo stesso genere o specie.
Da Aristotele alla tarda [...] antichità
Nella Metafisica (➔) Aristotele, trattando la questione generale della determinazione di cosa sia la sostanza (➔), indica, in relazione a essa, l’e. come «τὸ τί ἦν εἶναι» (VII, 3, 1028 b 34), espressione traducibile con «che cos’era essere» ...
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Almandino
V. Bierbrauer
L'a., denominato così dalla città di Alabanda (od. Arabhisar) nella Turchia sudoccidentale, è la pietra dura più frequentemente adoperata nella TardaAntichità e nell'Alto Medioevo. [...] . Alcune cifre possono chiarire questo fenomeno per quanto riguarda le opere a cloisonné, di gran lunga le più pregiate nella TardaAntichità e nell'Alto Medioevo; per la c.d. corazza di Teodorico (già al Mus. Naz. di Ravenna) sono stati necessari ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande innovazione della poesia religiosa bizantina è senza dubbio la poesia di tipo innico, che utilizza [...] XI-XII).
Di tutt’altro tenore la parafrasi del Vangelo di Giovanni di Nonno di Panopoli, il poeta più importante della tardaantichità, che ha riscritto il quarto vangelo in esametri barocchi e in uno stile arduo, unendo alla cura stilistica un forte ...
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Acquedotto
A. Berger
Il termine indica, in senso ampio, i sistemi di conduzione dell'acqua, istallati fin dall'Antichità per l'approvvigionamento idrico di città e altri complessi edilizi; essi raggiunsero [...] , in parte per la decadenza subita da terme, fontane monumentali e fontane a getto, che nella TardaAntichità rendevano necessario un approvvigionamento enorme, notevolmente superiore al fabbisogno di una moderna metropoli. Nei paesi mediterranei a ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...