Adjaye, David
Adjaye, David. – Architetto ghanese (n. Dar es Salaam, Tanzania, 1966) naturalizzato britannico, è stato fra i primi progettisti africani ad avere raggiunto notorietà internazionale. [...] Trasferitosi a Londra nel 1975, vi ha condotto gli studi laureandosi nel 1993 al Royal college of art, di cui in seguito è divenuto docente. Dopo le esperienze professionali negli studi di David Chipperfield ...
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Nome di due differenti gruppi dell’Africa orientale, uno localizzato in Tanzania, l’altro in Kenya.
I M. della Tanzania, che chiamano sé stessi Varwa, hanno un’organizzazione sociale fondata sulla presenza [...] di gruppi di discendenza patrilinea, localizzati nel territorio, al cui vertice si trova un capoclan. Esiste poi un capo tribale, scelto in un preciso clan, cui tutti gli altri capiclan devono obbedienza.
I ...
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(WaGogo) Importante popolazione di lingua bantu occupante il ‘bacino chiuso’ nella Tanzania centrale. Nel corso del tempo hanno subito notevoli influenze culturali dal contatto con i gruppi nilo-camitici [...] del N (specialmente i Masai). Tradizionalmente dediti alla pastorizia, i G. sono oggi prevalentemente agricoltori e lavoratori nelle piantagioni. La società, fortemente segnata dalla migrazione verso i ...
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Kikwete, Jakaya
Kikwete, Jakaya. – Politico tanzano (n. Msoga 1950), eletto presidente della Tanzania nel 2005 con circa l’80% dei suffragi. Parlamentare dal 1982 per il Chama Cha Mapinduzi – partito [...] ha mutato la linea di cauto riformismo liberale che, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, aveva portato, la Tanzania ad aprirsi progressivamente a un’economia di mercato e aveva segnato il passaggio non traumatico dal partito unico al ...
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Stato dell’Africa orientale. È compreso fra il Ruanda (a N) la Tanzania (a E e a SE) e la Repubblica Democratica del Congo (a O), da cui lo separa il tratto della fossa tettonica centroafricana occupato [...] . A partire dal 1997 iniziò tra grandi difficoltà il processo di pace. Dopo vari incontri tra le parti in conflitto ad Arusha (Tanzania) con la mediazione di N. Mandela, nel 2003 fu firmato un accordo di pace che avviò una lunga fase di transizione ...
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Zwangendaba
Fondatore del regno ngoni sorto fra gli odd. Zambia, Malawi e Tanzania (n. 1785 ca.-m. 1845 ca.). Figlio del capo del clan Jere degli ngoni e comandante militare per il regno Ndwandwe, alleato [...] di Soshangane, fu sconfitto dalle forze zulu di Shaka. Intraprese un’epica migrazione verso N. raggiungendo l’altopiano di Viphhya dove, attraverso una serie di conquiste lunga 25 anni e la sistematica ...
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(o Chagga) Gruppo etnico di lingua bantu, stanziato sulle pendici del Monte Kilimangiaro (Tanzania), dedito all’agricoltura e alla pastorizia. ...
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Una delle grandi famiglie etnico-linguistiche dell’Africa, localizzata principalmente nel bacino dell’Alto Nilo (Sud Sudan e Uganda). Tale area, nettamente differenziata nelle tipologie etnologiche degli [...] dell’Uganda (Acholi, Langi, Karimojong, Teso), dei deserti settentrionali del Kenya (Turkana, Samburu), delle steppe del nord della Tanzania (Masaai, Datog) e le savane tra la Repubblica Democratica del Congo e l’Uganda (Alur). L’unità della famiglia ...
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Uomo politico finlandese (Viipuri 1937 - Helsinki 2023). Diplomatico di carriera, è stato ambasciatore in Tanzania (1973-77), rappresentante delle Nazioni Unite in Namibia (1977-86) e responsabile della [...] forza multinazionale dell'ONU inviata in questo Paese (1989-90). Nel febbraio 1994 è stato eletto presidente della Repubblica di Finlandia come candidato del partito socialdemocratico; è rimasto in carica ...
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tanzaniano
tanżaniano agg. e s. m. (f. -a). – Della Tanzània (o Tanzanìa), repubblica federale dell’Africa centro-orientale nata nel 1964 dall’unione della Repubblica di Tanganica con l’isola di Zanzibar: il territorio t., la popolazione t.;...