ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] Bibbia e Vangeli, e per la parte aramaica del Talmūd v. targum; talmūd. Le scoperte di iscrizioni e di papiri hanno permesso 'Evangeliario gerosolimitano promoveva gli studî della letteratura palestinese aramaica, poi curati da molti altri semitisti ...
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PALEOGRAFIA
Guglielmo Cavallo
Paola Supino Martini
Giuliano Tamani
Angelo Michele Piemontese
(XXVI, p. 34; App. III, II, p. 352; IV, II, p. 724)
Paleografia greca. − Prima di questi ultimi decenni, [...] e Civiltà, 15 (1991), pp. 21-30; E. Crisci, Scritture greche palestinesi e mesopotamiche (III secolo a.C. -III d.C.), ibid., pp. ogni testo corrispondeva uno stile: così per la Bibbia, il Talmud e i manuali per la liturgia dei giorni festivi si usava ...
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GIOVANNI Evangelista, santo
Leone TONDELLI
*
Nella Bibbia portano il nome di G. il IV Vangelo canonico, tre Lettere, delle quali la seconda e la terza brevissime, e l'Apocalisse (v.). Nelle lettere [...] del Regno in tutti i villaggi e in tutte le città palestinesi, se non era diffuso nella capitale?
Come per l'attività . H. Strack e P. Billerbeck, Kommentar zum N. T. aus Talmud und Midrasch, II, Monaco 1924; a un misticismo giudaico, dedotto dal ...
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MATTEO, santo
Leone Tondelli
, Fu uno dei dodici apostoli (v.) di Gesù, di cui secondo la tradizione ecclesiastica scrisse per primo la vita e raccolse gl'insegnamenti. Il Vangelo "secondo Matteo" è [...] di M. diretta a Ebrei vide la luce in terra palestinese. Il contenuto lo prova. Nessun'altro Vangelo ha conservato alla Strack e P. Billerbeck, Das Evangelium nach Matthaeus erläutert aus Talmud und Midrash, Monaco 1922; H. J. Schonfield, An Old ...
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TARGŪM (aramaico e neoebraico targūm: plurale neoebraico targūmīm "traduzione", poi la "traduzione" per eccellenza)
Umberto Cassuto
Questo nome designa le traduzioni della Bibbia in aramaico giudaico.
A [...] , non significa che esso fosse stato composto colà: la sua origine palestinese è indubbia (per il dialetto, v. sopra). Il suo nome è dovuto al fatto che il Talmūd babilonese ne attribuisce la paternità a un proselita Onqĕlōs, che sarebbe stato ...
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SA‛ADYĀH ben Yōsēf al-Fayyūmī
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato nell'882 in Egitto, nel distretto del Fayyūm (o forse nel vicino villaggio Dilāṣ), morto nel 942 a Sūrā in Babilonia. Fu il massimo [...] 342-344). Ora essi vengono raccolti secondo l'ordine dei testi talmudici, da B. Lewin nel suo Ōṣar ha-Gĕ'ōnīm (Ḥaifā sul calendario, scritti polemici occasionati dal contrasto del dottore palestinese Ben-Mē'īr coi dottori di Babilonia (v. Malter ...
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GIUDA il Santo (ebr. Jĕhūdāh ha-Nāsī)
Umberto Cassuto
Patriarca (Nāsī), ossia capo supremo degli Ebrei dell'Impero romano e presidente dell'accademia giudaica palestinese, carica già precedentemente [...] fu definitivamente posta per scritto, è cosa su cui divergono le opinioni.
Varî aneddoti tramandati dalla letteratura talmudica, che hanno evidentemente carattere leggendario, ma sembrano contenere un nucleo di verità storica, presentano Giuda il ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] al sepolcro vuoto, che ha l'aspetto di una tomba palestinese, con attico e acroteri stellati.
Degli affreschi della parete 1933 ss.; L. Strack-P. Billeberck, Kommentar zum N.T. aus Talmud und Midrasch, 4 voll., 2a ed., Gottinga 1956; C. Peters, ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] o agadā). Assieme ai libri della Mishnāh, la Gēmārāh costituisce il Talmūd (dall'ebraico lamād, 'studiare', 'insegnare'). Vennero compilati però due Talmūd, quello palestinese (detto anche 'gerosolimitano') e quello babilonese. Fu quest'ultimo ad ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] che rende il ciclo particolarmente interessante è la sua probabile origine palestinese. La più ricca illustrazione dei libri di Samuele e Re è , eine Samml. alter Midraschim, Lipsia 1881 ss.; Talmud babilonese, a cura di L. Goldschmidt, Berlino-Lipsia ...
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talmudico
talmùdico agg. (pl. m. -ci). – Del Talmūd, che concerne il Talmūd, nome ebraico delle due grandi opere che raccolgono esegesi biblica, e soprattutto consulti giuridici a commento della mishnāh (la raccolta delle norme etiche, giuridiche,...
amoraico
amoràico agg. (pl. m. -ci). – Degli Amorèi, i dottori talmudici babilonesi e palestinesi, che dal 3° al 5° secolo d. C. si dedicarono allo studio della tradizione giuridica giudaica postbiblica (cioè della mishnāh): l’insegnamento...