Filosofo greco (n. 624 o 623 - m. tra 548 e 545 a. C.), secondo la tradizione dossografica il più antico filosofo greco. Poche e incerte le notizie sulla sua vita; inattendibili le attribuzioni delle opere. T. (che fu considerato il primo dei Sette sapienti) viene rappresentato dalla tradizione come uno scienziato, distaccato dalla vita quotidiana, e insieme come un abile politico e uomo pratico. Aristotele ...
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Filosofo e scienziato greco (610 - 547 a. C.). È il rappresentante della scuola ionica, immediatamente successivo a Talete; mentre questi pone come principio dell'universo una delle tante realtà particolari [...] (così nell'umido hanno origine i primi animali - pesci o simili a pesci -, da questi gli uomini). Andò più in là di Talete nelle conoscenze astronomiche: si pensa che conoscesse l'inclinazione dello zodiaco, e che fosse l'inventore dello gnomone. ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] che al centro è posto il fuoco, mentre la Terra è uno degli astri, e si muove in circolo attorno al centro, producendo in tal modo la notte e il giorno. Essi poi costruiscono anche un’altra Terra opposta a questa, a cui danno il nome di ‘anti-Terra ...
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Filosofo greco (585 o 584 - tra 528 e 524 a. C.), forse condiscepolo di Anassimandro e suo ideale successore nella scuola di Mileto. Egli pone, con Talete, l᾿ἀρχή, "principio" delle cose, in una delle [...] cose particolari; tra le quali però sceglie quella che meno sembra fornita di limite e di forma (il che dimostra che in qualche modo egli ha tenuto presente la dottrina di Anassimandro), e cioè l'aria, ...
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Filosofo greco (sec. 5º a. C.), nato a Samo o a Reggio (Magna Grecia), e probabilmente vissuto ad Atene nell'età di Pericle. È noto per aver rimesso in onore la concezione di Talete, dell'acqua principio [...] di tutte le cose. Fu considerato dall'antichità uno dei filosofi negatori della religione. Cratino lo mise in burla nella commedia Gli onniveggenti ...
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Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] rivolte soprattutto contro le speculazioni dei primi ‘physiológoi’ (Talete, Anassimandro e Anassimene) Senofane pone un freno alla nascente scienza greca: «Il certo nessuno mai lo ha colto né alcuno ci sarà che lo colga e relativamente agli dèi e ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] Libro I (74, 1-2; 75, 3-6; 170, 1-3) delle sue Storie, nel racconto delle imprese scientifiche e tecniche di Talete non s'usano mai i termini astronomia e geometria intesi come ambiti disciplinari ben definiti. E lo stesso avviene a proposito delle ...
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Medico e filosofo naturale (Colchester 1540 - Londra 1603). Compiuti gli studî a Cambridge, a trent'anni si trasferì a Londra dove divenne medico di fama. In vita pubblicò solo il fortunato De magnete, [...] quell'elemento prevale, mentre quelli magnetici sono immateriali, qualcosa che proviene dalla forma, dall'anima, come aveva detto Talete. G. vede nel magnetismo la manifestazione di una forma interiore propria a ogni corpo per natura sferico: i corpi ...
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natura
Anna Lisa Schino
Le cose e gli esseri attorno a noi e non da noi prodotti
Il mondo, in tutte le sue manifestazioni, è oggetto di continua osservazione e interpretazione da parte dell’uomo. Alcuni [...] (in greco phýsis), intesa come insieme di tutte le cose che nascono e si trasformano, e di cui cercano il principio. Così per Talete l’acqua è il principio della vita e di tutte le cose; per Anassimene è l’aria il principio del cosmo in quanto soffio ...
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Spazio
Paolo Casini
Spazio è un sostantivo polisenso che designa in generale un'estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri [...] dello spazio ispirata all'aritmologia qualitativa della tradizione platonica, pitagorica, cabalistica e magico-ermetica. Si trovò in tal modo a condividere alcuni motivi della rivoluzione astronomica già in atto e ad anticiparne altri. Reagì tuttavia ...
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talare
agg. [dal lat. talaris, propr. «che scende fino ai talloni», der. di talus «tallone»]. – Abito t., o veste t. o tonaca t. o anche assol. talare s. f., l’abito del clero cattolico, di colore nero per i sacerdoti (chiamato, questo, anche...
talia
tàlia s. f. [lat. scient. Thalia, dal nome del medico e botanico ted. J. Thal, latinizzato Thalius (c. 1542-1583)]. – Genere di piante della famiglia marantacee, con una decina di specie delle regioni tropicali e subtropicali delle Americhe...