Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lorenzo Valla
Giovanni Rossi
Lorenzo Valla, benché non sia giurista, può a ragione considerarsi come l’umanista che per primo ha avviato una riflessione critica sul metodo della scienza giuridica medievale [...] e soprattutto antiscolastica. La sua idea alta e un po’ ingenua del ruolo della scienza si scontra però con le Decretum non possono essere sottoposti a verifiche testuali ditaglio filologico, ma solo a interpretazioni giuridiche, rinviando ...
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CAMERINI, Mario
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 6 febbr. 1895 da Camillo, noto socialista, avvocato, originario dell'Aquila, e da Laura Genina, di famiglia altoborghese, imparentata con P. S. Mancini.
Il [...] un po' presuntuoso, ma fondamentalmente buono, capace infine di apprezzare e accettare riconoscente l'amore di una regista corse qualche rischio e fu costretto ad una serie ditagli che, eliminando ogni accenno politico, fece prevalere il tono ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] . Il poema drammatico si muove con una rapidità di ritmi e ditagli scenici insolita nel C., tra un vociare rabbioso alfieriani, ma trasposizioni concrete di eroi ed eroine del Risorgimento in un'aura storica appena d'un po' più antica, e magicamente ...
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ALBERTAZZI, Adolfo
Alberto Asor Rosa
Critico e scrittore, nacque a Bologna di famiglia romagnola l'8 sett. 1866. Iscrittosi nel 1886 alla facoltà di lettere dell'università di Bologna, fu allievo del [...] di pensiero nè mezzi stilistici tali da permettergli l'impianto di un romanzo. La sua vena esile ha possibilità di efficace espressione solo nelle composizioni ditagliodi questa vena fantastica minore, un po' bonaria, un po' ironica e un po' ...
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DE NITTIS, Giuseppe
Maria Virginia Cardi
Nacque a Barletta (Bari) il 25 febbr. 1846 da Raffaele e da Teresa Buracchia. Visse gli anni della sua prima giovinezza nella città natale con i fratelli, dopo [...] ; pittore volubile, ne tradusse a suo modo i suggerimenti: studiò il taglio e l'impaginazione della pittura giapponese, gli effetti cinematici di Degas, amò le dissolvenze materiche di Monet (Piceni, 1979, p.23). Sempre nel 1874 si recò a ...
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DISCOVOLO, Antonio
Maria Flora Giubilei
Nacque a Bologna il 25 dic. 1874 da Mario, pittore, e da Gertrude Sarti. Frequentata a Pisa la scuola dei padri scolopi, s'iscrisse all'accademia di belle arti [...] di pittura; Nocentini, 1976, tav. 1) è la sua prima opera, ditaglio spiccatamente accademico. Dello stesso periodo sono alcuni ritratti (Testa di donna, olio su tavola, e Testa di attraverso ricordi di un gusto orientaleggiante un po' rétro (L ...
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Loach, Ken (propr. Kenneth)
Emanuela Martini
Regista cinematografico e televisivo inglese, nato a Nuneaton (Warwickshire) il 17 giugno 1936. Esordì negli anni Sessanta in televisione e si affermò subito [...] Ditaglio decisamente più intimista risultò invece The gamekeeper (1980), sorta di seguito di Kes e come questo tratto da un romanzo di Hines, che segnò l'inizio della collaborazione di agenda, un thriller un po' confuso sulle responsabilità dei ...
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Tierney, Gene (propr. Eugenia Angela Eliza)
Paolo Marocco
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 19 novembre 1920 e morta a Houston (Texas) il 6 novembre 1991. Divenne poco più che [...] o della mezzosangue (ruoli in cui veniva valorizzato il taglio a mandorla dei suoi occhi secondo quanto voluto da ragazza di buona famiglia, o comunque determinata a elevarsi socialmente, un po' misteriosa e a volte glaciale e spietata, tipico di ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] . 2) aveva rinunciato al fondo oro, ma non poteva farlo nel polittico, i cui committenti sembravano dubbiosi di ogni innovazione.
Il taglio nello spessore della pedana marmorea su cui sostano i santi è dimostrativo del ‘termine’ della piramide visiva ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] rilevante consiste nel forte spessore emotivo della narrazione, ditaglio ‘moderno’, che sembra preludere alla Commedia dantesca.
stata trasferita su un nuovo supporto, ma da un po’ di tempo nutro qualche perplessità circa l’inserimento dei piccoli ...
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spiegone s. m. 1. Spiegazione esplicita di taglio didascalico; anche, approfondimento particolareggiato di un determinato argomento. | In particolare, in una narrazione scritta o filmata, riepilogo delle informazioni necessarie per comprendere...
intimacy coordinator loc. s.le m. e f. Professionista che sul set cinematografico si preoccupa del benessere e della tranquillità di attrici e attori prima che affrontino scene di sesso o altre scene intime di particolare tensione fisica ed...