CAPUA, PORTA DI
MMario D'Onofrio
Detta anche Porta delle due Torri, la monumentale struttura fortificata fu costruita per espresso volere di Federico II di Svevia, fra il 1234 e il 1239-1240, dinanzi [...] suggerito Deichmann (1983), bensì come le effigi simboliche dei due giuristi di corte, amici e collaboratori cari di Federico II, Taddeo da Sessa e Pier della Vigna, quest'ultimo nato a Capua, impegnato fra l'altro a collaborare alla redazione delle ...
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GREGORIO da Montelongo
Maria Pia Alberzoni
Figlio di Lando, nacque probabilmente a Ferentino nei primi anni del XIII secolo, una datazione che sembra meglio corrispondere ai tempi della successiva carriera, [...] alle azioni militari. Il prestigio di Federico II era oramai profondamente scosso: in questa azione, infatti, perse la vita Taddeo da Sessa, uno dei suoi più fidi collaboratori, e il tesoro imperiale fu saccheggiato. Il successo di Parma risollevò ...
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ERASMO da Narni, detto il Gattamelata
Antonio Menniti Ippolito
Nacque intorno al 1370 a Narni (prov. di Terni) da Paolo, di professione fornaio, e da Melania Gattelli di Todi. Il suo vero nome di battesimo [...] Viscontei e dai loro alleati.
Partì con 4.000 cavalli e 1.000 fanti, dopo aver lasciato in Brescia, sotto la guida di Taddeo d'Este, 600 cavalli e altri 1.000 fanti. L'esercito attraversò la Val Sabbia, poi senza danni le terre dei Lodrone, grazie ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] (che nel 1239 a Verona bandì Azzo d'Este e altri nemici di Ezzelino; Historia diplomatica, IV, pp. 318-323) o Taddeo da Sessa. Compare anche, negli ultimi anni, la denominazione di iudex generalis, riferito a un giudice attivo a fianco di Riccardo di ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] anche Guittone d'Arezzo che a lui inneggiò nelle sue Rime (E Monaci, Crestomazia, p. 183) e l'illustre medico Taddeo Alderotti che al D. dedicò il trattatello De conservanda sanitate. A distanza di due secoli il Machiavelli, dopo aver in breve ...
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BURGUNDIONE (Burgundio, Burgundi, Burdicensis, Bergonzone, Burgundo, Berguntio) da Pisa
Filippo Liotta
Giurista, traduttore, diplomatico, esperto, probabilmente, nell'arte medica, nato a Pisa intorno [...] traduzioni arabe. La fortuna incontrata dalle opere mediche tradotte da B. fu grande. Costantino da Salerno, e ancor più Taddeo degli Alderotti (morto nel 1303) ne fecero largo uso; soprattutto il secondo, il quale, nei suoi scritti, raffronta spesso ...
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Onorio IV
Marco Vendittelli
Giacomo Savelli, nato a Roma intorno al 1210, appartenne ad una delle più importanti famiglie romane del sec. XIII, la cui piena affermazione nell'ambito dell'aristocrazia [...] tradizione erudita afferma che si prese cura della sua salute anche il celebre professore di medicina dello "Studium" di Bologna Taddeo Alderotti. L'immagine di un uomo vecchio e malato, tanto deformato dalla malattia che "ce estoit horreur à lui ...
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CORREGGIO (de Corigia, da Corezo), Azzo da
Giorgio Montecchi
Nacque verso il 1303 da Giberto e dalla sua seconda moglie - sposata nel 1301 - appartenente alla famiglia dei da Camino. Fanciullo fu avviato [...] da una parte Guido da Correggio con Luchino Visconti e i Gonzaga; dall'altra il C., Obizzo d'Este, Mastino della Scala e Taddeo Pepoli. La guerra andò per le lunghe, finché nel settembre del 1346 Obizzo III d'Este, venuto meno l'aiuto dei Bolognesi e ...
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GRIFFONI, Matteo
Marino Zabbia
Nacque a Bologna il 23 giugno 1351 da Guiduccio di Matteo, morto nel 1362, e da Zanna di Matteo "de Crescenciis", morta nel 1392. La sua era un'importante famiglia di [...] 1400, inventario a cura di B. Neppi, Roma 1961, pp. 249 s., 260 s., 291, 293, 316; G. Orlandelli, La supplica a Taddeo Pepoli, Bologna 1962, pp. 28 s.; Bianchetti, Giacomo, in Diz. biogr. degli Italiani, X, Roma 1968, p. 49; G. Ortalli, Notariato e ...
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INNOCENZO X, papa
Olivier Poncet
Giovanni Battista Pamphili nacque a Roma il 7 maggio 1574 da Camillo e da Flaminia Del Bufalo.
Nei secoli XIV e XV la famiglia Pamphili, originaria di Gubbio, divideva [...] fornito a loro volta un esempio. Malgrado le probabili difficoltà giuridiche di queste azioni, i fratelli Francesco e Taddeo erano sufficientemente convinti della determinazione del papa da prendere la decisione di fuggire anch'essi, nella notte fra ...
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leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con gli occhi sopra un testo scritto o stampato,...
pastoso
pastóso agg. [der. di pasta]. – 1. Che ha consistenza molle come pasta, che è morbido e cedevole al tatto: lavorare l’argilla fino a renderla p.; una materia pastosa. Anche delle carni del corpo, spec. di quello femminile, in quanto...